I piloti Suzuki contenti a metà: adesso a mancare è Davide Brivio
Prima dei test di Sepang e di Mandalika non perdevano occasione per mettere le mani avanti. Chi? I piloti della Suzuki, con Alex Rins e Joan Mir che chiedevano più potenza, maggiore velocità e soluzioni tecniche all’avanguardia come quelle delle Ducati. Quasi a lasciar intendere che si aspettavano di dover faticare più del solito per tenere il passo. Invece, almeno a giudicare dalle loro stesse dichiarazioni, Suzuki li ha stupiti, portando una moto che in effetti è notevolmente migliorata.
Lo ha ammesso Joan Mir e lo ha ammesso anche Alex Rins, con i due che sono sembrati totalmente rinfrancati e pronti a coltivare grandi sogni in vista dell’inizio del mondiale, il prossimo 6 marzo in Qatar. Sono contenti, ma mai abbastanza – per dirla con un po’ di ironia – visto che adesso che sulla moto sembra non esserci nulla da dire, qualche “battutina” riguarda la squadra. L’ultimo in ordine di tempo a lasciarsene scappare una è stato Alex Rins: “Mi manca Davide Brivio, devo essere sincero. Sto spingendo tanto per farlo ritornare qui, ma i capi Suzuki sono dei bastar*i e non mi dicono niente”. Scherzava, sia inteso, ma in quella frase c’è anche un chiaro riferimento ad una figura che in Suzuki avevano promesso e che, invece, ancora manca: il team manager.
Il problema, però, come ha avuto modo di ribadire anche Shinichi Sahara, è che in seno al Team Ecstar nessuno intende accontentarsi della prima occasione utile, visto che il riferimento è uno solo: Davide Brivio, appunto. Che, però, è ancora sotto contratto con Alpine in Formula1 e che ha più volte ribadito, già nelle scorse settimane, che il suo ritorno al timone della squadra Suzuki in MotoGP non è (almeno al momento) tra le ipotesi al vaglio.
Gli auguro di essere soddisfatto ma credo che in Suzuki abbiano lasciato tutto pronto per lui.