Jorge Lorenzo: "Emozionante tornare su una Yamaha"
Jorge Lorenzo lo ha ammesso: martedì è stata una giornata emozionante, e ritrovarsi in sella a una M1 dopo tre anni e le esperienze Ducati e Honda è stato un momento molto particolare. Lorenzo si è sentito in buone condizioni fisiche, la schiena non gli ha dato problemi, temeva che la moto fosse cambiata e invece ha ritrovato le tipiche caratteristiche di grande guidabilità. La M1 è già competitiva e ha un grande potenziale.
Entrando un po’ più nel dettaglio, il maiorchino ha confidato di essere partito piano e poi di aver spinto progressivamente sempre di più: arrivare a un secondo dal più veloce della giornata (Pol Espargarò con la KTM) è per lui un risultato positivo. Ha aggiunto che quarantacinque o quarantasei giri non sono sufficienti per capire bene la Yamaha e individuare le direzioni del lavoro, ma qualche idea da passare ai tecnici c’è già: come inizio è stato certamente positivo e andrà anche meglio nei prossimi giorni.
Dieci anni fa, il 10/10/2010 proprio qui a Sepang, Jorge conquistava con la Yamaha il primo dei suoi tre titoli iridati in MotoGP. Una bella combinazione, e all’ultima domanda dell’intervistatore Jorge ha risposto che sì, quello era stato un giorno molto speciale: lui era il primo pilota spagnolo a vincere il campionato della nuova classe. In generale, quello con Yamaha è stato un bel periodo della sua carriera, con tante vittorie, podi e titoli; poi ha voluto cambiare, ha affrontato nuove sfide, con la Ducati è anche riuscito a vincere delle gare, ma non è stato facile: il suo feeling con la Yamaha - ha concluso Jorge - è difficile da replicare.
I detrattori del grande Jorge se facciano una ragione perché lui non ha mai detto che avrebbe abbandaonato il circus della MotoGP, aveva detto che avrebbe smesso di fare il pilota professionaista.
Le sfumature sono importanti, se poi non si colgono, amen.
Stanno diventando polivalenti...