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La Moto GP a Laguna Seca. Le dichiarazioni dei piloti

- Tutti arrivano in California con una valigia di aspettative. Rossi punta al podio, Lorenzo al titolo e non alla singola prestazione. Pedrosa cerca un'altra vittoria mentre Stoner è ancora a caccia della prima | G. Zamagni, Laguna Seca
La Moto GP a Laguna Seca. Le dichiarazioni dei piloti

 
LAGUNA SECA – L’atmosfera è speciale, per certi versi unica. Perché la pista è affascinante, resa famosa dal “Corkscrew”, il Cavatappi, una sinistra-destra in forte pendenza, diventata ancora più celebre dopo l’indimenticabile sorpasso di Valentino Rossi su Casey Stoner nel 2008. I piloti, però, assicurano che non è poi tanto differente dagli altri tracciati.

«E’ speciale – racconta Rossi nell’intervista audio -, per quanto accaduto due anni fa, ma per il resto è un GP come gli altri. Dopo il GP di Germania la gamba non mi ha dato particolarmente fastidio e questo è sicuramente un aspetto positivo: l’obiettivo è salire sul podio, anche se per riuscirci bisogna battere uno almeno tra Pedrosa, Lorenzo e Stoner. Non è semplice: per riuscirci devi essere quasi al 100% e sarà anche importantissimo partire dalla prima fila».

La sua Yamaha, come quella del compagno di squadra Jorge Lorenzo, avrà una livrea speciale: sulla carenatura ci saranno i volti di 500 tifosi, in onore del lancio negli USA della Fiat 500.
«Per il momento – dice Lorenzo – questa pista mi ricorda solo del gran dolore, per le cadute nel 2008 e nel 2009. L’anno scorso, comunque, ero competitivo (nonostante le stampelle, arrivò terzo, ndr) e spero di poter fare bene. Come sempre, però, l’obiettivo primario è il titolo, non il singolo successo. Sono in forma, è un buon momento, ma questa è una pista molto difficile mentalmente e fisicamente».

Dopo lo strepitoso successo del Sachsenring, il favorito potrebbe essere Dani Pedrosa, vincitore a Laguna Seca l’anno scorso.
«Dentro al box – conferma – c’è decisamente più ottimismo rispetto all’inizio del campionato. Rispetto alle prime gare, la moto è molto cambiata nella ciclistica, nelle sospensioni, nella posizione di guida: adesso siamo sicuramente più competitivi, ma non sarà certo facile ripetersi a Laguna. Sicuramente però il momento è positivo, sono in buona forma».

Reduce dal terzo posto del Sachsenring, Casey Stoner spera in un ulteriore passo in avanti.
«Da un po’ di tempo – ammette – spero di vincere, ma per un motivo o per l’altro non ci sono ancora riuscito».
Secondo Casey, bisognerebbe rivedere qualcosa nelle gomme.
«In generale sono troppe dure: quest’anno è successo più volte che si potesse fare tutta la gara anche con le morbide, nonostante temperature elevate. Non è giusto».
Tolti i magnifici quattro, c’è naturalmente grande attesa per Nicky Hayden, qui vincitore due volte (2005 e 2006) e, soprattutto Ben Spies, che conosce benissimo il tracciato.

 

  • andrebu88
    andrebu88, Alessandria (AL)

    Come sempre....

    ..chi ha scoperto il cavatappi nel 2008 non ci capisce proprio una mazza di moto.e tu mi sembri uno di quelli zamagni.ogni due parole sputi fuori un "rossi", ma puoi?
  • Eddy74
    Eddy74, Vedano al Lambro (MB)

    Duke..

    ..secondo me è amore folle tra quei due!!! AAAAHHHHH!!!!
    Lamps
    PS Spero che Spies faccia i numeri Domenica!!!!
    RiLamps
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