La versione di Zam: "Cosa può portare Stoner alla Ducati?"
Giovanni Zamagni, appena atterrato a Sepang, analizza il ruolo di Stoner all’interno del box Ducati e la sua effettiva utilità in veste di collaudatore.
«E’ andato forte! Tre secondi dalla pole si potrebbe dire, ma Casey non andava in moto da un sacco di tempo, ha usato solo la GP15, ha fatto 54 giri usando solo un treno di gomme e la pista era sporchissima. Per tutti questi elementi si può dire che Casey Stoner ha fatto quello che doveva fare e quello che ci si aspettava che facesse. Non è una sorpresa, lui è probabilmente il più grande talento dell’era moderna. Quello che mi lascia perplesso è il suo desiderio di fare un altro test insieme agli altri piloti nei prossimi giorni. A cosa serve questo test alla Ducati? Al di là dell’immagine e del gran parlare intorno a Stoner, cosa porta Casey come collaudatore? Lo sappiamo tutti, lui è capace di andare forte con moto che altri piloti non riuscirebbero a guidare neanche per uscire dalla corsia dei box. Il concetto è: Casey Stoner è unico. Farlo girare insieme agli altri piloti a me sembra che sia quasi una provocazione nei confronti di Iannone e Dovizioso. Quindi: cosa porta Stoner alla Ducati?».
-
Valentino.Masini, Cesena (FC)Nessuno della Ducati rivelerà mai i veri motivi che li ha spinti a servirsi di Stoner. Molto probabilmente è tutto molto semplice, infatti loro (non solo loro ) sanno benissimo che per prevalere in Moto GP oggi è necessario disporre di un pacchetto che sia il massimo disponibile: motore, telaio, accessori, gomme e piloti. Basta che uno di questi componenti non corrisponda al massimo disponibile che ogni speranza di prevalere su tutti diventa un miraggio. Loro (la Ducati) lo sanno meglio di chiunque altro in quanto a mio avviso, hanno avuto una moto all'altezza della concorrenza fin dagli esordi ma non poteva disporre delle gomme Michelin per esempio, che allora erano quelle vincenti, nemmeno i piloti considerati i primi della classe vollero rischiare con la piccola casa italiana. Si dovettero accontentare di chi era rimasto sulla piazza. Capirossi, la sua punta di diamante delle prime ore, vinse quasi subito delle gare e solo per mera sfortuna non riuscì a vincere il campionato del mondo prima che arrivasse Stoner. Allora si pensava che riuscisse a fare autentici miracoli poi quando (per puro caso) arrivò l'australiano gli dava 1 secondo al giro e tutti dovemmo ricrederci su quanto fosse competitiva la Ducati. Nel frattempo anche le Bridgestone erano diventati performanti, come e più delle Michelin e Stoner bastonò tutti con una facilità imbarazzante. Cosa avrebbe fatto la Ducati se avessero potuto disporre fin da subito dei piloti "giusti"? Moto vincente non si cambia, invece no, l'anno seguente la Ducati rivoluzionò la moto buttando alle ortiche il telaio in tubi per realizzare quello a motore portante. Vera macchina distruttrice di piloti, Stoner compreso, riuscì comunque a vincere anche con quel catorcio qualche gara prima di andare in crisi totale. All' epoca i piloti che hanno guidato quella moto si prendevano da Stoner 2/3 secondi al giro!!! Morale del discorso: hai visto mai che a questo gli sia ritornato la "carogna"? Hai visto mai che la Ducati sia una moto che con il miglior Stoner avrebbe già vinto anno scorso diverse gare? Hai visto mai che la Ducati sia una moto paragonabile alle migliori e e che con il migliore pilota a disposizione potrebbe vincere moltissimo? Scusate ma secondo Voi, che moto dovrebbe fare la Ducati per vincere con i piloti che ha ora? Mica che siano scarsi ma al confronto di Marquez o Lorenzo per esempio, pensate che non paghino 1/2 decimi al giro? Se invece avessero un pilota che 1/2 decimi al giro glie li da lui, la differenza mi sembra che sia alla fine di 2/4 decimi a favore della casa italiana, o no? Uomo immagine e collaudatore? Ma mi faccia il piacere!
-
jarno7491, Fiorano Modenese (MO)ma a rossi perche' interessa il tempo di stoner?