MV Agusta Brutale 800 2016
MV Agusta torna alle origini, quando dalla fabbrica di Schiranna uscivano solo ed esclusivamente gioielli su due ruote. Non che adesso sia diverso, ma sulla piattaforma a tre cilindri si sono fatti esperimenti, vedi Brutale 675 e 800, per rendere più accessibili (o meno irraggiungibili) le moto varesine. Cambiano i tempi e di conseguenza possono cambiare anche le strategie di mercato, ed è per questo che la Brutale 800 versione 2016, ritorna alle origini e lo fa mettendo in mostra un look e finiture di gran pregio.
Com'è fatta
Che sia di rosso vestita, oppure in abito bianco o in versione total black, la nuova Brutale 800 strappa solo consensi. Curata sin nei minimi particolari, la tre cilindri italiana conquista al primo sguardo. Originale il nuovo codino, con quel foro d'alleggerimento che non ha precedenti se non quello della sorella Turismo Veloce, curatissime le piastre del faro anteriore, così come i convogliatori d'aria ai lati del serbatoio, e l'innesto del serbatoio stesso con la sella. Nulla appare fuori posto. Spariscono anche quei pochi tubi a vista sul lato destro del motore, raccolti e ordinati ora dietro il carter motore, mentre il regolatore di tensione è occultato dietro un carterino sul lato sinistro. Anche lo scarico, totalmente ridisegnato per soddisfare la normativa Euro 4, pur con un compensatore di maggiori dimensioni, non appare appesantito. Bella e ben fatta a guardare la cura degli accoppiamenti, le verniciature e la qualità dei materiali.
Anche la strumentazione è inedita, e se dal punto di vista del design non vi è nulla da dire, ci saremmo aspettati una maggiore completezza per quanto riguarda le informazioni visualizzate (manca l'indicatore del livello carburante tanto per fare un esempio) e soprattutto una migliore leggibilità, con l'aggravante che le spie di servizio in condizioni di luce intensa quasi non si vedono. Vista la dotazione elettronica della Brutale, che surclassa la concorrenza, uno sforzo in più da questo punto di vista si poteva fare.
La dotazione tecnica è di certo uno dei punti forte della Brutale 800, perché nessuna concorrente monta di serie il controllo di trazione, mappe motore, ABS regolabile, frizione idraulica, antisaltellamento e cambio elettroattuato, anche in scalata.
Motore
Il tre cilindri di 798 cc (alesaggio 79 mm per corsa di 54,3 mm) guadagna l'omologazione Euro 4, e perde qualche cavallo in virtù di un’erogazione e fluidità di utilizzo migliorate. I cavalli sono ora 116 (86,5 kW) a 11.500, invece dei 125 precedenti, con la coppia massima pari a 8,46 kgm (83 Nm) a 7.600 giri (il 90 % dei quali disponibili a partire dai 3.800 giri), che significa un incremento del 25%, ottenuto oltretutto a un regime inferiore di circa 1000 giri. Nuovi sono i pistoni e gli alberi a camme, così come sono stati rivisti i condotti di aspirazione e scarico.
Il raffreddamento del bialbero 12 valvole è naturalmente a liquido con radiatori separati per acqua e olio, da sottolineare che entrambi i circuiti sono integrati nel motore, una peculiarità di questo propulsore, così come l'albero motore controrotante, che riduce in maniera significativa l'inerzia di guida, rendendo le tre cilindri di Varese estremamente rapide nei cambi di direzione. Il reparto trasmissione prevede ora un comando della frizione idraulico, con sistema anti saltellamento, mentre il cambio estraibile è stato rivisto nella rapportatura, con il vantaggio di poter contare su una sesta marcia più distesa, che abbassa il regime del motore da 7.100 a 6.400 giri alla velocità di crociera di 130 km/h, con benefici effetti anche sui consumi (-20% il dato dichiarato). Il cambio prevede di serie il sistema elettronico up&downEAS2.0 che come dice il nome, permette di cambiare senza frizione sia salendo di rapporto che scalando.
La gestione del propulsore è affidata al sistema MVICS, che comprende le quattro mappe motore per la gestione dell'erogazione della potenza (Normal -Sport -Rain -Custom ), con potenze rispettivamente di 90, 116 e 80 cavalli, e il controllo di trazione regolabile su 8 differenti livelli. La mappa Custom permette come per il precedente modello, di poter regolare l'erogazione della coppia, il freno motore e la risposta del gas.
Telaio e sospensioni
Il telaio mantiene le caratteristiche della precedente versione, quindi rimane un traliccio in acciaio ALS con piastra laterali e forcellone monobraccio fusi in lega d'alluminio, ma è stato rivisto in alcune quote per rendere la Brutale più lineare e stabile, soprattutto alle alte velocità (i suoi 116 cv la spingono fino a quasi 240 km/h). L'interasse si attesta sui 1.400 mm, quindi +20 mm rispetto a prima, così come l'avancorsa che cresce da 95 a 103.5 mm, e il cannotto di sterzo che si apre fino a 24.4 gradi. La lunghezza totale arriva così a 2.045 mm, mentre il peso dichiarato a secco è di soli 175 kg. Inedito il telaio reggi sella in lega leggera, composto da due elementi separati per il pilota e passeggero. Interessante la possibilità di variare la posizione della maniglia dedicata al passeggero, che può passare da una posizione di riposo, che la integra perfettamente al codino, a una "in uso", che ne permette l'arretramento di 50 mm, rendendone la presa più agevole.
Per le sospensioni la casa varesina si è affidata a Marzocchi per la forcella da 43 mm a steli rovesciati, con regolazione separata (una per ogni stelo) per il freno in estensione e compressione. Ovviamente non manca il precarico molla, di cui è provvisto anche il mono Sachs, anch'esso completamente regolabile.
Freni
Doppio disco flottante da 320 mm con pinze Brembo a quattro pistoncini ad attacco radiale, disco singolo da 220 con pinza a due pistoncini dello stesso marchio. A controllarne il funzionamento e a trarci d’impaccio da eventuali pericoli, ci pensa un sistema ABS Bosch Plus con RLM (Rear wheel Lift-up Mitigation).
Come va
Le migliorate doti di confort e facilità di utilizzo anticipateci durante la conferenza stampa, sono tangibili una volta presi i comandi della Brutale 800, di certo la tre cilindri varesina rimane una moto sportiva dura e pura, per cui possiamo parlare di migliorie e non di stravolgimenti. La trattabilità del motore è certamente stata ottimizzata, con la risposta del gas che non mette più in ansia ogni qualvolta si vada a ruotare la manopola dell'acceleratore e un tiro ai medi di tutto rispetto. L'assetto è sostenuto, con le sospensioni che filtrano poco le sconnessioni dell’asfalto, che qui in Spagna sono una rarità al contrario di quelle nostrane, con la sella, anch’essa tendente al rigido, che se da una parte permette di “sentire” perfettamente cosa combina il posteriore, dall’altra non ci invoglia a intraprendere lunghi viaggi (che poi non sono certo nel DNA della moto o di chi intende portarsela a casa!).
Tanta precisione nel copiare l’asfalto, unita alla leggerezza intrinseca della moto, con una ciclistica che per reattività non ha rivali, porta però la Brutale a essere una lama nel misto. Una lama a doppio taglio, finché si viaggia a ritmo blando senza chiedere tutto al mezzo, la Brutale 800 è una moto che potrebbe essere guidata anche da un neofita, che ne apprezzerebbe la leggerezza e il motore pastoso, se poi si comincia a esplorarne i limiti, allora è richiesta ancora una bella dose di pelo sullo stomaco. Siamo lontani anni luce dalla prima versione della “Ottocento”, ma un po’ di circospezione è ancora utile. Tanto per rendere l’idea bastano i 90 cavalli della mappa Normal, per viaggiare e sentire spingere, come se ce ne fossero molti di più a disposizione. Benedetta leggerezza!
Memori delle esperienze precedenti, selezioniamo la mappa Custom, con il nuovo e apposito pulsante posizionato sul blocchetto destro, e entriamo nella funzione configurazione. Per farlo dobbiamo utilizzare il criticabile (per funzionalità) pulsante multifunzione sul blocchetto sinistro, che ci permette di “cucirci su misura” le risposte del tre cilindri. Coppia motore massima, risposta del comando gas, “Rain”, e freno motore “Sport”, ed ecco che finalmente ci sentiamo perfettamente a nostro agio con la Brutale, anche nella guida… un po’ sopra le righe!
La risposta del gas morbida che abbiamo selezionato ci permette di aprire in anticipo rispetto a quanto si riesce a fare nella configurazione “Sport” e questo è un vantaggio anche per le reazioni della moto, che rimane sempre molto leggera tra le mani, stabile e precisa ma anche meno confidenziale rispetto ad altre concorrenti. Non fraintendete, però, la Brutale 800 è uno spasso quando la spinge ai limiti, rapida come nessuna in inserimento e nei cambi di direzione, non fa nulla per nascondere le proprie doti di agilità, il rovescio della medaglia viene quando le velocità salgono, e questa sensazione di leggerezza, in particolare dell’avantreno, può tradursi in senso d’instabilità. Sensazione, perché poi alla prova dei fatti le traiettorie vengono seguite alla lettera e le possibilità di piega, anche ad alta velocità, sono davvero incredibili. In questo caso, ci hanno messo del loro anche le gomme di primo equipaggiamento, le nuovissime Pirelli Diablo Rosso III, che si sono dimostrate insensibili ai repentini cambi di temperatura, in pochi chilometri siamo passati da 4/5 gradi della parte montuosa ai 15/16 vicino alla costa, e hanno esaltato le doti della tre cilindri di Schiranna.
Esaltante e al tempo stesso davvero comodo il comando del cambio elettronico, preciso e rapidissimo sia in scalata sia salendo di rapporto, azione accompagnata da sonori botti del motore che fanno la gioia degli appassionati di meccanica. Davvero difficile criticarlo e soprattutto difficile farne a meno una volta provato!
Bene anche i freni, potenti e modulabili, con l’ABS che se ne sta al suo posto senza intervenire a sproposito e bene soprattutto il freno posteriore che abbandonata l’aggressività del precedente modello, si dimostra efficace e modulabile.
Le vibrazioni si percepiscono solo andando a velocità costante ad andatura autostradale, anche perché negli altri casi, si è distratti dalle sensazioni offerte a profusione dal rumore di aspirazione e scarico, ma soprattutto dalle prestazioni generali che questa moto garantisce. Prestazioni per molti ma non per tutti, secondo lo stile MV Agusta!
Sono stati utilizzati:
- Giacca Dainese Street Rider
- Guanti OJ Fighter
- Stivali Dainese TRQ – Tour Gore Tex
- Casco X-Lite 802 RR Ultra Carbon
Maggiori informazioni:
Moto: MV Agusta Brutale 800
Data: Gennaio 2016
Luogo: Marbella (Spagna)
Meteo: sole 14°
Terreno: Strada
Foto: Milagro
Però come dice qualcuno, sarà anche una cosa solamente psicologica, ma sapere che il nuovo modello perde 9 cv e acquista peso non mi entusiasma... "è più sfruttabile e ha più coppia" ok, ma quello che mi emoziona ed esalta è anche il carattere Brutale che da una scarica di adrenalina ogni volta che apro il gas!... spero che nel nuovo modello tutto ciò non si sia perso perché è il vanto di questo modello ed è ribadito dal nome stesso...