SILVERSTONE – Hanno provato in tutti i modi affinché il GP di Gran Bretagna si disputasse, prima anticipando la gara alle 11.30 (locali), poi posticipando di mezz’ora in mezz’ora, poi mettendola in programma alle 16.30, fino ad arrivare all’annullamento, deciso attorno alle 16 (locali), dopo una Safety Commission “carbonara”, alla quale erano presenti un po’ di piloti, ma, non tutti: mancavano, per esempio, Andrea Dovizioso («nessuno mi ha avvertito») e Valentino Rossi. Alla fine, è stata presa la decisione più giusta, ma, come sempre, i modi lasciano perplessi. In ogni caso, era palese fin dal mattino che non ci sarebbero state le condizioni per correre, perché il nuovo asfalto non drena l’acqua e a nulla sono serviti gli interventi fatti durante sabato notte: i canali di scolo dell’acqua costruiti in qualche modo alla curva 7 e alla curva 8 non hanno risolto il problema. Anche perché, a differenza di quanto era accaduto sabato durante le FP4, non erano solo quei due punti a non essere sicuri, ma lungo tutta la pista l’asfalto non drenava, con la formazione di una pellicola d’acqua pericolosissima, perché le moto andavano in “aquaplaning” anche in rettilineo. Si è sperato che il meteo desse una mano, ma così non è stato: più o meno forte, ma la pioggia ha continuato a cadere per tutto il giorno. Non solo: faceva un gran freddo. Anche se avesse smesso di piovere, non ci sarebbero state le condizioni di sicurezza per far funzionare le gomme.
 

La cronaca live del GP del Regno Unito