GP del giappone

Lorenzo conquista la pole del GP di Motegi

- Dani Pedrosa secondo e Cal Crutchlow a completare la prima fila. Sesto Andrea Dovizioso, settimo il rientrante Casey Stoner, nono Valentino Rossi, staccato di un secondo | G. Zamagni, Motegi
Lorenzo conquista la pole del GP di Motegi

 

Sempre loro in prima fila, ormai è una costante: Lorenzo, Pedrosa e Crutchlow si confermano i piloti più veloci in prova, con i due spagnoli, naturalmente, favoriti anche sulla distanza. Ma nell’ora di qualifica a impressionare più di tutti è stato Jorge per due motivi: la costanza di rendimento nei primi 45 minuti, il grande sangue freddo in quelli conclusivi. Dopo aver fatto una serie di giri impressionante, con un passo da primato, nel finale Lorenzo si è ritrovato improvvisamente fuori dalla prima fila e quando ha iniziato l’ultimo giro, un attimo prima che venisse sventolata la bandiera a scacchi, Jorge era quarto. Ma il campione della Yamaha non ha perso la calma, anzi, ha guidato alla grande, abbassando settore dopo settore il primato della pista, fino allo strepitoso 1’44”969 finale, nuovo record di Motegi (il precedente era del 2011 di Casey Stoner in 1’45”267). Una grande prova davvero, una capacità di concentrazione straordinaria e la voglia di imporsi hanno fatto la differenza.


PEDROSA IN DIFFICOLTA’

Inaspettatamente, invece, Dani Pedrosa ha faticato moltissimo dopo essere stato il dominatore delle libere. Dani ha fatto dentro e fuori dal box parecchie volte e soltanto nel finale è riuscito a tirare fuori dal cilindro un giro buono, che gli permette di scattare dalla seconda posizione, staccato di 0”246 da Lorenzo. Fino al mattino, Pedrosa era il punto di riferimento, ma in qualifica qualcosa è cambiato e non è più riuscito a ripetersi agli eccellenti livelli dei tre turni precedenti. Per questo era scuro in volto quando si è tolto il casco e nel box Honda ci sarà molto da lavorare: se vuole tenere aperto il mondiale, il campione della Honda non può permettersi di arrivare alle spalle del connazionale capoclassifica.


PASSO INDIETRO PER DOVI E ROSSI

Buono il terzo posto di Cal Crutchlow, nonostante qualche errore e un dritto, con Ben Spies quarto a 0”367: anche l’americano della Yamaha ha preso parecchi rischi nel corso delle qualifiche, fino a cadere, fortunatamente senza conseguenze, nei secondi finali. Al quinto posto troviamo Alvaro Bautista (0”512), protagonista di una buona sessione, forse tranquillizzato dal rinnovo del contratto: anche nel 2013 sarà in sella alla Honda del Team Gresini. Solo sesto Andrea Dovizioso, staccato di 0”643 dalla pole. Per il Dovi una storia che si ripete: è efficace nelle libere, ha un buon passo gara, ma quando c’è da sparare il tempone, Andrea fatica e non è veloce come dovrebbe o come è, per esempio, il suo compagno di squadra. Ma la gara è un’altra storia, mentre Valentino Rossi si deve accontentare di un

A Motegi si vedono in maniera evidente i problemi della GP12, che tende ad allargare la traiettoria in ogni uscita di curva, costringendo i piloti a rimanere per qualche decimo di secondo con il gas “in mano”

nono posto a 1”007, dopo che nella giornata di ieri aveva sperato in un risultato certamente più importante. A Motegi, a bordo pista, si vedono in maniera evidente i problemi della GP12, che tende ad allargare la traiettoria in ogni uscita di curva, costringendo i piloti a rimanere per qualche decimo di secondo con il gas “in mano”, mentre i rivali di Honda e Yamaha hanno già spalancato, schizzando via come delle frecce in accelerazione.


STONER, RIENTRO DIFFICILE

Settimo posto per Casey Stoner (0”777), in grande difficoltà fisica: a Motegi, con tante accelerazioni, la spinta e il movimento dei piedi sulle pedane diventa importantissimi, ma il campione del mondo non può farlo come gli altri. Così deve compensare con le braccia, con ripercussioni anche sulla schiena, che inficiano la guida. Vista sotto questo aspetto, Casey non è andato nemmeno troppo male e bisognerà vedere domani come riuscirà a sopportare la fatica alla distanza.


RISCHIO FRENI

Al di là della scelta della gomma posteriore, questa volta la variabile che potrebbe fare la differenza è la resistenza dei freni. Dopo le libere, Dovizioso e Rossi avevano spiegato come i dischi si surriscaldano in maniera eccessiva, con una perdita di rendimento dopo pochi giri, mentre le splendide immagini televisive ravvicinate hanno mostrato come i dischi in carbonio diventassero incandescenti nella lunghissima frenata (si comincia a staccare a circa 250 metri) che porta alla terzultima curva in discesa del circuito. Si è visto anche tanti piloti finire lunghi in quel punto, a conferma che si tratta di una situazione fuori dal normale. Come ha detto Dovi, quindi, chi riesce ad andare forte sollecitando meno i freni può fare la differenza: un altro indizio a favore di Lorenzo.


L’ANALISI DEL PASSO

A vedere quello che è successo in qualifica, la vittoria di Jorge sembrerebbe quasi inattaccabile, come conferma il cronologico: 1’46”915, 1’46”599, 1’46”362, 1’46”341, 1’46”134, 1’46”126. Box, poi, 1’45”937, 1’46”550, 1’46”437, 1’46”171, 1’47”022, 1’45”999, 146”188, 1’46”075, 1’46”159, prima di montare la morbida posteriore e pensare al tempone. Impressionante, davvero impressionante, un ritmo che gli altri non riescono a tenere per due giri consecutivi. Dopo Lorenzo, il più efficace è Pedrosa, che però ha fatto pochissimi giri, poi c’è Crutchlow, Bautista, Dovizioso e Spies. Abbastanza attardato Rossi: 1’47”449, 1’47”021, 1’47”873, 1’47”093, 1’46”910, 1’46”869, 1’47”136 i migliori passaggi in configurazione gara.


I PRIMI COMMENTI

Lorenzo: “Sono molto contento del mio passo e anche nel finale ero convinto di essere molto veloce, invece ero solo quarto. Ho dovuto spingere al 110% per conquistare la pole, conquistata con un gran giro: sono davvero contento di come sono andate prove e qualifiche”.

Pedrosa: “E’ sempre importante conquistare la prima fila, ma è stata una sessione difficilissima. Ho dovuto fare continuamente dentro e fuori dai box tante volte per provare a risolvere il chattering che mi impediva di guidare. Alla fine ero indietrissimo, ho dovuto fare un giro tiratissimo per recuperare posizioni, ma non siamo a posto”.

Crutchlow: “Per la verità non siamo troppo a posto, non riuscivo a spingere come volevo: abbiamo margine di miglioramento. Stasera inviterò a cena Lorenzo e Pedrosa per “avvelenarli”: vediamo se così riesco a togliermeli dai piedi…”.

 
CLASSIFICA

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza 1st/Prev.
1 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 302,4 1'44.969  
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 306,9 1'45.215 0.246 / 0.246
3 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 304,7 1'45.257 0.288 / 0.042
4 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 302,5 1'45.336 0.367 / 0.079
5 19 Alvaro BAUTISTA SPA San Carlo Honda Gresini Honda 303,7 1'45.481 0.512 / 0.145
6 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 302,9 1'45.612 0.643 / 0.131
7 1 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 304,0 1'45.745 0.776 / 0.133
8 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 309,1 1'45.848 0.879 / 0.103
9 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 302,6 1'45.976 1.007 / 0.128
10 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 301,8 1'46.461 1.492 / 0.485
11 21 Katsuyuki NAKASUGA JPN Yamaha YSP Racing Team Yamaha 303,0 1'46.780 1.811 / 0.319
12 8 Hector BARBERA SPA Pramac Racing Team Ducati 305,2 1'46.881 1.912 / 0.101
13 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 286,5 1'47.383 2.414 / 0.502
14 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 288,7 1'47.581 2.612 / 0.198
15 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 303,2 1'47.791 2.822 / 0.210
16 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing Suter 287,2 1'48.125 3.156 / 0.334
17 68 Yonny HERNANDEZ COL Avintia Blusens BQR 284,7 1'48.513 3.544 / 0.388
18 51 Michele PIRRO ITA San Carlo Honda Gresini FTR 283,6 1'48.653 3.684 / 0.140
19 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 283,6 1'48.831 3.862 / 0.178
20 77 James ELLISON GBR Paul Bird Motorsport ART 286,5 1'49.023 4.054 / 0.192
21 84 Roberto ROLFO ITA Speed Master ART 282,9 1'49.183 4.214 / 0.160
22 22 Ivan SILVA SPA Avintia Blusens BQR 283,8 1'49.831 4.862 / 0.648

 

  • pierdi27
    pierdi27, Paratico (BS)

    Lasciamo stare Hailwood

    Uno che ha vinto 14 TT, il penultimo guarda a caso con una Ducati a 38 anni !
  • Gian6601
    Gian6601, Torino (TO)

    Il TT non fa testo

    Sarebbe come dire che prima di parlare di Cairoli come grande crossista lo si deve vedere fare un doppio Back flip !!! Per andare forte al TT ti deve puzzare la vita. Ai tempi di Hailwood era diverso. Tutte le piste erano pericolose ed i piloti morivano come mosche,in più il TT era una prova del motomondiale (più volte vinta anche da Agostini). Se rimpiangete quei tempi non siete sani. A questo punto la regola varrebbe anche per Doohan,Stoner,Lorenzo,Lawson,Kenny Roberts,Spencer,Rayney e tutti gli altri.....Ed i piloti di F1 dovrebbero andare arrosto nelle loro macchine perchè nei tempi eroici prendevano fuoco.....Dai , non diciamo eresie.
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