DopoGP sondaggi

Moto2 o duecentocinquanta?

- Questa volta vogliamo sondare i pareri dei lettori intorno alla Moto2. Si sa che molti rimpiangono la 250 a due tempi, che è sparita dal 2010, ma lasciamo da parte le nostalgie e guardiamo al futuro. Il punto è: la Moto2 è diventata finalmente propedeutica alla MotoGP

Si è discusso tanto in questi dieci anni: per molti la duemmezzo di una volta resta insuperabile, ma di fatto la Moto2 ha sfornato dei bei piloti che in MotoGP si sono distinti subito. Come Zarco, Quartararò o Mir. Nel 2019 la Moto 2 è cambiata, è più potente e con i controlli elettronici: è diventata finalmente propedeutica alla top class come a suo tempo era stata la 250 per la 500?

Per Zam, che rimpiange il motore a due tempi, la Moto2 non è a quel livello: è cresciuta molto, ha sfornato piloti subito forti, ma complessivamente la moto è fin troppo facile: il pilota talentuoso fatica ad emergere, vedi appunto il caso di Quartararò. Nico non ha preferenze, a suo tempo ha portato in pista i due tipi di motore, allora alternava le 500 2T alle grosse quattro tempi, il bello è guidare. 

Per Nico la Moto2 funziona abbastanza bene come fucina di piloti: la moto è pesante (come lo è la MotoGP, che impegna anche fisicamente) poi ci si intraversa in entrata di curva (con la 250 no) come pare stia diventando necessario nella guida della Motogp, nella direzione tracciata dall’innnovatore Márquez. Tuttavia Cereghini concorda: la moto è fin troppo semplice, appiattisce i valori in campo, il talento non emerge con chiarezza. Senza contare che il monomarca continua a non piacerci affatto. Insomma, ripetiamo il quesito: la Moto2 è finalmente diventata propedeutica alla MotoGP? A voi il voto.

  • Mirko.marca
    Mirko.marca, Montecarotto (AN)

    Io credo che se il talento c'è il pilota vincente emerge anche in una gara di motozzappa.
    Con ciò però credo che ci sia qualcosa che non và nel motomondiale in questo periodo, vediamo piloti motogp che faticano tremendamente nel cambio moto, soluzioni tecniche sempre più vicine ma stili di guida sempre più strani.
    La guida con staccatona a moto in piega e retro di traverso con l'entrata delle michelin non sembra più funzionare. Dovi disse "di traverso non fai strada".

    Quindi è difficile anche capire se la moto2 sia veramente propedeutica o meno, se salti su una Yamaha vai subito forte vedi Quartararo-Zarco-Folger. Chi salta su honda o ducati fatica! Poi c'è Suzuki che è una via di mezzo.

    Poi bisogna aggiungere la variabile moto2, lì Kalex spadroneggia difatti per ambire al titolo devi scegliere kalex. Ma nel passaggio motogp i piloti che sono emersi subito sono quelli che guidavano Suter e SpeedUp. Esempi sono Marquez, Iannone, Quartararo. Poi c'è KTM ma valli a capire fanno tutto in casa loro, magari Oliveira avrebbe vinto già 2 titoli con i competitor.

    Tutto è relativo, gli ultimi tempi la 250 era poco meritocratica. Quindi ben venga la moto2.
  • Vintagetech
    Vintagetech, Torino (TO)

    Vero è che la Moto2 indirizza in pieno verla MotoGp, per similarità di mezzi e metodi di lavoro al box e in reparto. Però, chi ha pilotato i 2 tempi, ha imparato a prevedere meglio il mezzo, a leggere meglio l'asfalto, a scegliere meglio i setting, a far scorrere la moto, giocare di traiettorie, staccare a dover, "sentire" la moto, usare il traction control dell'epoca (il polso destro!!!).
    Una volta ti forgiavi e ti adattavi sia il veicolo che te stesso. Ora ci pensa l'elettronica a correggere tutto. Corregge pure le leggi fisiche! Col Mito 125 motorizzato Rd 350 mi diverto più dell'R1, e in montagna lascio dietro tanti giovincelli coi mezzi iper tecnologici.
Inserisci il tuo commento