Moto3. Le pagelle del GP del Qatar 2020
ALBERT ARENAS VOTO 10
Prima fila e vittoria: lui ha detto che è stata la più bella gara della sua vita. Non conosco così bene la sua carriera, ma gli credo sulla parola. Bravissimo nel giro finale e, in generale, in tutto il GP a stare sempre nella posizione giusta. Successo meritato.
JOHN MCPHEE 9
Alla vigilia, Tony Arbolino l’ha indicato come uno dei favoriti al titolo. Effettivamente, in Qatar ha dimostrato di avere velocità, sapienza tattica, capacità di gestire al meglio le fasi critiche di gruppo della Moto3. Nel finale ci ha provato, ma nulla ha potuto contro il motore della KTM e la bravura di Arenas. Avversario tosto.
AI OGURA 8
Quarto al traguardo, ma poi sul podio: al di là del risultato finale, la sua è stata una prestazione convincente. Spesso i giapponesi faticano a essere costanti: Ogura, però, sembra avere qualità per stare costantemente nelle prime posizioni. Podio di buon auspicio.
JAUME MASIA 7
Meritava un voto più alto, ma nelle FP2 ha ostacolato il compagno di squadra, costringendolo, di fatto a fare la Q1. In gara è stato bravo e anche la penalizzazione presa all’ultimo giro è discutibile. O meglio: ineccepibile dal punto di vista regolamentare (ha effettivamente messo le ruote sul verde), ma nell’ultimo giro della Moto3, quando ci sono 10 piloti in una sola traiettoria, può capitare di andare all’esterno, senza trarne vantaggio. Ma la regola perfetta non esiste. In ogni cas, quando c’è un casino lui c’è quasi sempre. Pierino.
TATSUKI SUZUKI 7
Ha conquistato una fantastica pole, ma in Q1 è stato quantomeno poco sportivo, ostacolando chi era dietro di lui dopo aver conquistato l’accesso in Q2. In gara, poi, non è stato così efficace come ci si aspettava. Indisciplinato.
DENNIS FOGGIA 6,5
Come in passato, ha faticato troppo in qualifica, per poi essere decisamente più efficace in gara. Il podio era alla sua portata, gli è sfuggito per sei decimi dopo un GP in rimonta. Deve essere più concreto.
TONY ARBOLINO 7
Male in qualifica, poi molto efficace in gara, fino agli ultimi giri. Poi il contatto con Binder (voto 5) alla prima curva del passaggio finale: è vero che non ha colpe, ma con la sua esperienza (e velocità) dovrebbe sapere che nelle fasi critiche bisogna stare più avanti, evitare il più possibile i contatti di gruppo. Ma ha confermato che si può giocare il titolo. Tattica sbagliata.
ANDREA MIGNO 4
Una gara ben al di sotto delle aspettative: ormai è un veterano di questa categoria, deve cambiare passo.
ROMANO FENATI 4
Ci si aspettava molto di più: evidentemente fatica ad adattarsi alla nuova moto.
CELESTINO VIETTI 5
Anche lui è stato penalizzato da un contatto nel finale, dopo una gara discreta. Ma anche lui può e deve fare di più. Non buona la prima.
Il sudafricano rimane sulla sua linea per tutta la staccata, mentre è Arbolino che da destra si sposta verso sinistra e inevitabilmente i due si toccano
Mi sbaglierò ma secondo me stavolta Binder non ha fatto nulla di male