MotoGP 2015. Le pagelle del GP di Aragón
JORGE LORENZO VOTO 10
Ha ragione quando dice che è vicino alla perfezione, che non è mai stato così forte. In qualifica, Marquez è riuscito a batterlo, ma solo prendendo rischi pazzeschi, ma la superiorità complessiva di Jorge è parsa sempre evidente. I primi due giri in gara sono da studiare: come fa a essere subito così efficace? Squalo.
DANI PEDROSA 10
Meriterebbe perfino la lode: in pochi possono vantarsi di aver battuto Valentino Rossi in una sfida negli ultimi giri fatta di sorpassi e controsorpassi. Un grandissimo: mai lo si era visto così aggressivo, determinato, disposto a tutto pur di conservare la posizione. In Honda, qualcuno cominciava a criticarlo più o meno velatamente, lo stesso Shuhei Nakamoto era tutt’altro che soddisfatto del suo rendimento, ma ad Aragon è stato meraviglioso. Commovente.
VALENTINO ROSSI 8
Quando ha iniziato la sua battaglia con Pedrosa non c’era nessuno disposto a scommettere un solo centesimo sulla sua sconfitta. Forse nemmeno lui, ma alla fine ha dovuto arrendersi di fronte alla determinazione del “robottino”. I quattro punti in più avrebbero fatto molto comodo. Battuto.
ANDREA IANNONE 8
Fino a prova contraria, ha ottenuto il massimo conquistabile sia in prova sia in gara, guidando al meglio. Venerdì, come tutta la Ducati, sembrava “attapirato”, ma non si è perso d’animo, non si è lamentato e ha trovato la soluzione dei problemi. Encomiabile.
ANDREA DOVIZIOSO 4
Disastroso in prova, in grande difficoltà in gara. Il risultato finale, quinto, partendo dalla 13esima casella non è male, ma il distacco dal compagno di squadra è imbarazzante. E’ avvilito, demoralizzato, ha perso fiducia nella moto. E’ un pilota da ricostruire psicologicamente.
MARC MARQUEZ 4
Un altro errore, il quinto in 14 GP: un disastro. Sintomatico quanto successo sabato in qualifica: dopo aver ottenuto un tempo stratosferico, praticamente imbattibile, è caduto nel tentativo di migliorarlo ulteriormente. Lui è così, o tutto o niente, ma continuare a cadere non porta da nessuna parte. E può anche essere pericoloso.
ALEIX ESPARGARÓ 7
Ha fatto una buona gara: se la sua moto fosse stata appena più veloce, avrebbe potuto battere Dovizioso.
CAL CRUTCHLOW 4
Distacco e posizione avvilenti: ci si aspettava ben altro da lui all’inizio del 2015.
BRADLEY SMITH 5
Una brutta gara, forse condizionata da una “cannonata” tirata sabato in prova.
POL ESPARGARÓ 4
Anche stavolta è riuscito a prendere paga dal compagno di squadra.
MAVERICK VIÑALES 4
Un GP da dimenticare: fatica quando c’è poco grip.
ALVARO BAUTISTA 6
Fa sempre il suo dovere, conquistando due punti preziosi per l’Aprilia.
STEFAN BRADL 5
Un passo indietro rispetto agli ultimi GP.
DANILO PETRUCCI 5
E’ caduto al decimo giro mentre era nono: è il primo errore della stagione, ci può stare.
YAMAHA M1 VOTO 9
Nelle mani di Jorge Lorenzo sembra imbattibile (voto 10), in quelle di Valentino Rossi più vulnerabile (voto 8): diciamo che la verità sta nel mezzo. In ogni caso, è una gran moto.
HONDA RC213V VOTO 8,5
Velocissima in rettilineo, è però più difficile da controllare in ingresso e percorrenza curva, anche sulla pista “amica” di Aragon.
DUCATI GP15 VOTO 8
Dopo un venerdì disastroso, è tornata competitiva. In rettilineo non ha rivali (lo dicono i suoi piloti), in curva fatica di più, ma il risultato finale è eccellente, specie nel distacco dai primi, considerando quanto hanno tirato.
SUZUKI GSX-RR VOTO 7
Dopo tanti GP difficili, ha invertito la tendenza negativa. E dal Giappone è anche arrivato un motore nuovo: ma non basta.
APRILIA RS-GP VOTO 4
Anche ad Aragon in gara ha preso più di due secondi al giro: tantissimi. Non si vedono miglioramenti e questo preoccupa un po’.
se leggi i comunicati ufficiali allora siamo a posto...me le ricordo perfettamente le polemiche seguite al cambio di strategia Bridgestone e anche quanti telai ha dovuto sfornare HRC per risolvere i problemi che ne sono conseguiti, principalmente per il chattering. Stoner con la moto 2012 e le gomme che erano state portate nei primi test letteralmente volava, Lorenzo era distante anni luce e la cosa ha messo tutti in allarme perchè una cosa è se MM che è il pupillo di don Cammelo (e anche il mio...) ne fa 13 ma se ne avesse fatte 10 Casey nel 2012 con Rossi sparito indietro con la Ducati sai che interesse...Se poi vogliamo credere alle favole, va bene, crediamoci. Stoner è stato un grande campione ma contro il sistema, è stato sempre appena sopportato da quasi tutti e lui mal sopportava quasi tutti, via lui tutti contenti, molto meglio con uno spagnolo campione del mondo. Salvo poi accorgersi che era il cavallo sbagliato e "richiamare" Rossi in una squadra competitiva. Funziona così e questo sui comunicati della Bridgestone o sulla bolla di accompagnamento delle gomme Michelin speciali per Rossi in viaggio di notte da Clemont Ferrand non c'è scritto. Ciao.