MotoGP 2016. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Germania
Quali sono state le chiavi del GP?
1) Le difficoltà di Marc Marquez con il bagnato e la sua uscita di pista all’11esimo giro: paradossalmente, quell’errore è stata la “fortuna” di Marquez, perché questo gli ha fatto prendere la decisione di anticipare il rientro ai box;
2) La capacità di Marquez di controllare la moto sull’asfalto umido con entrambe le gomme slick: anche Pol Espargaro ha tentato il medesimo azzardo, ma è volato via dopo tre curve;
3) Il ritardo di Dovizioso e Rossi nell’effettuare il cambio moto: con il senno di poi è evidente che avrebbero dovuto rientrare ai box al massimo tra il 19esimo e il 20esimo giro. Ma quando sei al comando, quando l’asfalto è così insidioso, non è facile prendere certe decisioni. In ogni caso, è chiaro che hanno commesso un errore;
4) La difficoltà di Valentino di prendere subito il ritmo dopo il cambio moto: non è la prima volta che accade.
Marquez è stato l’unico ha montare due gomme slick (tutti gli altri hanno montato una intermedia all’anteriore): di chi è stata la scelta?
Risponde Marquez: «Abbiamo fatto quattro riunioni prima del via per decidere la strategia: ho detto al team che non volevo le intermedie. Secondo me creano solo confusione nella scelta e per questo abbiamo deciso che se fossi tornato al box per cambiare gomme, sarei ripartito con le slick. I primi due giri sono stati veramente complicati, ma poi ho preso un buon ritmo ed è stata la scelta giusta».
Invece, perché Marquez era così in difficoltà sul bagnato?
Risponde Marquez: «Sullo schieramento, non sapevo bene che gomma scegliere, ma ho optato per quella extra soffice (fatta arrivare dalla Michelin dopo i problemi di temperatura registrati venerdì, NDA), la stessa che avevano Rossi, Pedrosa e Lorenzo. Ma con quella gomma la mia moto non funzionava bene, faticavo tanto e non riuscivo a guidare bene».
E Lorenzo come ha commentato la sua opaca prestazione?
Lorenzo: «All’inizio dell’anno ero contentissimo del ritorno della Michelin, tanto che in una intervista avevo dichiarato che con le gomme francesi avrei potuto vincere più mondiali. Adesso, la penso diversamente: non pensavo di trovarmi tanto in difficoltà quando ci sono condizioni atmosferiche difficili. Il warm up è stato un disastro (20esimo a 3”9, NDA), ma in gara, con il bagnato, stavo andando meglio. Quando però ha iniziato ad asciugarsi, ho perso totalmente fiducia, non sentivo più l’anteriore: devo lavorare per trovare una soluzione».
Giro di cambio moto-gomme di alcuni protagonisti:
Marquez 17°; Crutchlow 23°; Dovizioso 23°; Redding 19°; Iannone 13°; Pedrosa 21°; Miller 25°; Rossi 23°; Barbera 23°.
Perché Crutchlow, che non aveva nulla da perdere, ha aspettato tanto a rientrare ai box?
Risponde Crutchlow: «Ho deciso di fare quello che facevano Dovizioso e Rossi, due piloti molto esperti».
Perché Iannone è rientrato così presto e ha avuto un gesto di stizza nei confronti dei meccanici quando è ripartito?
Risponde Iannone: «Con il bagnato ero in difficoltà e per questo ho giocato d’anticipo sul rientro, ma la moto non era pronta: non dovrebbe accadere, ma sono errori che possono capitare. Quando ho deciso per il cambio moto, non si poteva che optare per le intermedie, la pista era ancora troppo bagnata».
Il GP di Germania ha confermato che le intermedie sono inutili?
Secondo me sì: si è visto che non danno nessun vantaggio.
Sarebbe giusto introdurre le comunicazioni via radio, visto quando è accaduto al Sachsenring?
Secondo me, no: si toglierebbe ulteriore importanza al pilota.
Per quanto riguarda l'anticipo di cambio moto: a meno che non siano stati i diretti interessati a confermare questa cosa e' solo una tesi giornalistica.
Per quanto riguarda l'uscita di pista: e' stata pura e semplice tecnica, ha raddrizzato la moto prima di arrivare nella ghiaia e l'ha controllata benissimo fino all'uscita. Chapeau (come si sarebbe detto se a farlo fosse stato il 46).
Comunque gara molto viva, vibrante, le casualita' portate dal meteo ne hanno fatto una gara decisamente interessante da spettatore. Non si poteva dare nulla per scontato e l'incertezza e' sempre un bene.
Ho due domande per l'Ing. Bernardelle,
1) Perchè la yamaha M1 in condizioni di temperature basse soffre molto rispetto alla Honda?
2) Perchè Valentino, subito dopo il cambio moto, sembrava così lento rispetto a Dovi e Crutchlow? Cioè prima di iniziare la curva 2 era lentissimo facendo anche un largo rispetto alla traiettoria ideale. A cosa può essere dovuto?
Ringrazio in anticipo per la risposta.
Vi seguo sempre!!
Luke_PoliMi