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MotoGP 2016. Spunti, considerazioni e domande dopo le qualifiche del GP d’Argentina

- Gomma unica e mai usata: cosa cambia? Perché Sempre Ducati ad avere problemi? Michelin dove ha preso questa uova gomma?
MotoGP 2016. Spunti, considerazioni e domande dopo le qualifiche del GP d’Argentina

Ideal time delle qualifiche.

L’ideal time è la somma dei migliori tempi realizzati da un pilota in ciascuno dei quattro settori in cui viene suddivisa la pista (tra parentesi il tempo reale ottenuto).

Marquez 1’39”411 (1’39”411); Rossi 1’39”582 (1’39”786); Lorenzo 1’39”856 (1’39”944); Pedrosa 1’39”944 (1’40”011); Iannone 1’39”971 (1’40”272); Dovizioso 1’40”080 (1’40”198); Vinale 1’40”290 (1’40”375); P.Espargaro 1’40”387 (1’40”654); Barbera 1’40”483 (1’40”524); Crutchlow 1’40”528 (1’40”528); A.Espargaro 1’40”561 (1’40”708); Smith 1’40”893 (1’40”893).


Considerazioni: Solo per tre piloti (Marquez, Crutchlow e Smith) l’ideal time coincide anche con il tempo realizzato. Significa che non è facile mettere insieme tutti i settori. Nelle prime posizioni, solo quella di Iannone e Dovizioso sarebbe cambiata con l’ideal time: i due piloti della Ducati si sarebbero scambiati il quinto e sesto posto.


Passo gara dei principali protagonisti nelle FP4 (secondo l’ordine di classifica delle FP4).

Marquez: 1’40”255, 1’40”536, 1’40”658, 1’40”609. Box. 1’39”882, 1’40”496.

Iannone: 1’42”386, 1’41”359, 1’42”894, 1’41”342. Box. 1’41”333, 1’40”753, 1’40”805.

Rossi: 1’41”200, 1’41”507, 1’40”777, 1’41”379, 1’40”865. Box. 1’40”889, 1’41”539.

Lorenzo: 1’41”835, 1’42”008, 1’41”510. Box. 1’40”816, 1’41”110, 1’41”485.

Pedrosa: 1’41”881, 1’40”870, 1’40”870, 1’41”184, 1’41”396. Box. 1’41”307, 1’40”947.

Dovizioso: 1’45”665, 1’41”948, 1’44”686, 1’41”128. Box 1’41”042, 1’41”109.


La Michelin dove è andata a prendere la gomma extra, mai utilizzata in questi giorni?

La mia è solo un’ipotesi: essendo tornata alle corse dopo tanti anni e non avendo mai corso in passato su questo tracciato, può essere che la Michelin abbia portato qui più tipi di gomme, scegliendo poi le due utilizzate fino a oggi, ma pronta a intervenire in caso nella prima giornata fossero emersi problemi non previsti. Del resto, anche in Qatar erano state date ai piloti tre tipi di anteriore invece delle due regolamentari: in una fase ancora di “sperimentazione”, ci sta che la Michelin voglia stare sul sicuro, spedendo anche in un circuito gomme che potrebbero non essere utilizzate. La mia, però, è solo un’ipotesi.


In Malesia, come qui, c’è sempre una Ducati coinvolta: casuale?

No secondo i piloti. Rossi: «La Ducati è una moto che derapa molto e Baz e Redding sono due tra i piloti più alti e pesanti. Dovizioso: «Redding e Baz caricano molto il posteriore: potrebbe non essere un caso che è accaduto proprio a loro». Marquez: «Honda e Ducati scaldano di più le gomme, ma credo che sia anche una questione di stile di guida: la mia gomma posteriore, sul lato sinistro, è sempre molto più calda di quella di Pedrosa (che è anche più leggero, NDA)».


I piloti, quindi, domani avranno una gomma sempre di mescola morbida, ma di carcassa più dura: cosa cambia?

Tutto, completamente tutto. Bisognerà anche adattare l’elettronica, che essendo meno sofisticata della precedente, potrebbe essere difficile da mettere a punto. Bisognerà lavorare sul bilanciamento della moto, senza dimenticare che il warm up supplementare, quello dalle 9 alle 9.30 si disputerà in condizioni climatiche differenti rispetto all’orario della gara, ovvero le 16. E se per caso dovesse piovere, sarebbe un disastro assoluto.

IL PRONOSTICO DI ZAM

Mi rifiuto di fare il pronostico: non ci sono più le condizioni per farlo. Chi sarà più svelto ad adattarsi alla nuova situazione? Fino adesso Marquez è sembrato quello più pronto nelle diverse condizioni trovare fino adesso, ma con le nuove gomme potrebbe essere tutto differente.

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Podio dopo le prove ufficiali.

    Occhiali scuri per Lorenzo, scurissimi per Marquez, ma non era nuvoloso?

    Valentino Masini
  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Nessuno possiede la verità in tasca.
    Anni di studi, di prove, eserciti di ingegneri ma alla fine un percentuale di rischio c'è sempre.
    Nello specifico il rischio è anche determinato dal volere essere competitivi in senso assoluto soprattutto rispetto al fornitore precedente.
    Ritengo infatti che, se la Michelin si fosse "accontentata" di mettere in campo gomme meno perforanti la sicurezza non sarebbe stata in discussione.
    Poi parlare di usare i piloti come cavie mi sembra eccessivo.
    I piloti sanno bene il rischio che corrono, è il loro mestiere, tutto il materiale che usano viene portato all'esasperazione.
    Per essere competitivi il materiale dovrebbe essere sempre al limite di rottura senza che questa avvenga.
    Enzo Ferrari diceva che la migliore macchina possibile è quella che si rompe subito dopo avere vinto la gara.
    Certo che oggi tutto sta diventando esasperato, giorni e giorni di prove alla ricerca spasmodica della perfezione, alla fine non so nemmeno se sia positivo!
    Lo spettacolo non è determinato da 4 moto che si inseguono a mezzo secondo una dall'altra senza mai superarsi per tutta la gara, se non nelle concitate fasi della partenza.
    Quasi sempre i sorpassi durante la gara avvengono perché quello che sta davanti ha fatto una scelta troppo al limite, ha rischiato magari gomme troppo morbide non in grado di arrivare a fine gara...
    Non so se era peggio quando si disponeva di un solo treno di gomme per la gara e poi si tenevano su anche per le prove della gara dopo!!!?
    Valentino Masini
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