SILVERSTONE – Miglior tempo per Cal Crutchlow, davanti alle due Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Ottimo quarto posto di Aleix Espargaro, nono Andrea Dovizioso, 11esimo Andrea Iannone, solo 16esimo Danilo Petrucci.
 

Vola Cal Crutchlow sul circuito di casa, volano le due Yamaha, velocissime in configurazione differente (prima dell’attacco finale con le gomme nuove): Rossi ha girato sempre con una coppia di dure (montate nuove a inizio turno), Vinales con una media anteriore e una morbida posteriore (usate del mattino). Entrambi sono stati efficaci sulla distanza, girando con una buona costanza. Un bel passo in avanti rispetto alle difficoltà dell’Austria: ma è ancora tutto da vedere.

HONDA VELOCE, DUCATI ALL’INSEGUIMENTO

In ogni caso, l’inizio della Yamaha è stato incoraggiante, così come lo è quello della Honda, rassicurata dall’ottimo giro di Crutchlow e dalla costanza di Marc Marquez, quinto assoluto a 0”714, caduto però due volte, una a inizio turno alla curva 4 e una nel finale alla 13. Marquez, così, raggiunge quota 17 scivolate dall’inizio di stagione, ma al di là di questo è sembrato efficace, molto più a suo agio sui tanti avvallamenti di Silverstone, molto di più di quanto lo sia la Ducati. «Soffriamo tanto le buche» ha commentato a caldo il team manager Davide Tardozzi. Jorge Lorenzo è sesto (a 0”758), Andrea Dovizioso nono a 0”996, Danilo Petrucci addirittura 16esimo, tutti in difficoltà a gestire la Desmosedici sugli avvallamenti. C’è da lavorare, qui non siamo in Austria.

BENE APRILIA E KTM

Da sottolineare l’ottima prestazione di Aleix Espargaro, quarto: il potenziale dell’Aprilia è alto, molto più alto di quello mostrato negli ultimi GP e il risultato di oggi è una conferma. Per certi versi stupefacente il settimo posto di Pol Espargaro con la KTM, in continua crescita. Al momento, i piloti che accedono direttamente alla Q2 sono: Crutchlow, Rossi, Vinales, A.Espargaro, Marquez, Lorenzo, P.Espargaro, Zarco, Dovizioso e Redding, con Andrea Iannone fuori di qualche centesimo (41), con Alex Rins immediatamente alle sue spalle: chissà che lo spagnolo non funga da stimolo all’italiano.

PROVE DI FLAG TO FLAG

A fine turno, come previsto, è stata provata la possibile nuova procedura del “flag to flag”, che verrà poi discussa questa sera nella Safety Commission: la prima impressione è che con meno gente nella pit lane sia meno pericolosa.

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