BRNO – Pole position per Marc Marquez, davanti a Valentino Rossi e Dani Pedrosa. Quarto tempo per Andrea Dovizioso, ottavo per Danilo Petrucci, 20esimo per Andrea Iannone.

Sotto un solo cocente e con un asfalto infuocato, Marquez ha fatto letteralmente scintille: ogni curva, un rischio, ogni piega come se non ci fosse un domani. Risultato finale: 1’54”981, per una pole prevista ma non scontata. Marquez sta andando forte da venerdì, lo ha fatto in ogni condizione, ha un ottimo passo: giusto porlo come il principale favorito. Ma Valentino Rossi è lì, ad appena 92 millesimi, anche lui pimpante e costante nel passo. Lo aveva detto ieri, dopo il 14esimo tempo: «La mia posizione è brutta, ma le sensazioni sono positive». Parole confermate dai fatti: Valentino è stato efficace in tutti i turni e in qualifica è riuscito a essere esplosivo con la gomma soffice, riuscendo a battere per 46 millesimi Pedrosa, mettendo così la sua Yamaha tra le due Honda in prima fila.

BENE DOVIZIOSO, IN CRESCITA LORENZO

Un’ottima prestazione, quindi, quello di Rossi, così come lo è stata quella di Dovizioso, non esattamente uno specialista del giro secco. Dovi è quarto a 0”460 da Marquez, con una Ducati che nelle FP4 gli ha permesso di tenere un ritmo vicinissimo a quello dei migliori, nonostante gomme usate dal mattino. Insomma, anche qui, Andrea può giocarsi un risultato importante, con il compagno di squadra Jorge Lorenzo appena due posizioni più indietro, staccato di poco più di un decimo. Lorenzo è stato l’unico a continuare con la nuova carenatura – abbandonata da Petrucci nel pomeriggio e mai utilizzato da Dovizioso -, chiudendo piuttosto vicino ai migliori e con una impressione visiva di un migliore controllo in ingresso curva. Su questa pista Jorge è sempre andato fortissimo e questo gli può aver dato una mano, ma i progressi sembrano evidenti. Tra le due Ducati, c’è Cal Crutchlow che ha disputato le qualifiche (e la FP4) con la sospetta frattura di una vertebra, conseguenza della caduta nelle FP3 per l’olio lasciato sulla pista dalla Ducati di Bautista: il pilota del team Cecchinello dovrà fare ulteriori accertamenti.

UN’ALTRA CADUTA PER ESPARGARO

Solo settimo Maverick Vinales, decisamente più nervoso rispetto ai primi GP, quando tutto andava bene: Maverick è molto violento nei cambi di direzione, sembra sempre appeso a un filo, meno a suo agio sulla M1 di quanto ci si aspettasse. Ottavo posto per Petrucci, che qui sembra faticare un po’ di più rispetto agli ultimi GP, 11esimo tempo per Aleix Espargaro, caduto nel T4 mentre si stava giocando la sesta-settima posizione: lo spagnolo va forte, ma sbaglia troppo. E l’Aprilia ne è penalizzata: il potenziale della moto è alto. Solo ventesimo Andrea Iannone, caduto nelle FP4: i tecnici non sono riusciti a sistemare la moto uno, ha disputato le Q1 con la seconda moto, ma dopo il primo tentativo una vistosa fumata lo ha costretto prematuramente ai box. Davvero un pessimo momento per Andrea e la Suzuki.

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