SILVERSTONE – Altra straordinaria pole position per Marc Marquez, con Valentino Rossi e Cal Crutchlow a completare la prima fila. Sesto Andrea Dovizioso, 15esima Andrea Iannone, solo 18esimo Danilo Petrucci, caduto in Q1.

L’uomo dei primati, ne colleziona un altro: è il primo pilota (di moto) al mondo capace di scendere sotto i 2’00” a Silverstone. Il suo 1’59”941 gli regala la sesta pole stagionale, quarta consecutiva, per una supremazia in qualifica perfino imbarazzante. Vederlo guidare nel giro secco vale – da solo – il prezzo del biglietto: lo sterzo si chiude, la moto si muove come una biscia, il posteriore sembra lanciarlo in aria da un momento all’altro. Ma lui niente: continua a dare il gas a due mani. Ma i suoi avversari non sono da meno, a cominciare da Valentino Rossi, secondo per appena 84 millesimi, in un giro che fino al T3 lo aveva visto grandissimo protagonista con oltre tre decimi di vantaggio. La pole, quindi, era alla sua portata, ma il secondo tempo è comunque più che soddisfacente, anche se Marc sembra avere qualcosa in più in termine di costanza sulla distanza. Al momento, comunque, si prospetta una bella sfida, con un Cal Crutchlow terzo, a soli 0”165, sempre molto competitivo.

DUCATI: SECONDA FILA

Al quarto posto un Maverick Vinales tornato sereno come a inizio stagione: forse il risultato delle qualifiche non lo soddisferà completamente, ma nelle libere Vinales è tornato efficace e tranquillo come lo era quando vinceva facilmente. Attenzione, però: sia lui sia Valentino hanno avuto qualche problema di troppo nelle FP4, quando la temperatura si è un po’ alzata. Potrebbe essere un problema se domani dovesse continuare a fare caldo come oggi (o di più): le Honda continuano ad avere meno problemi con il consumo della gomma posteriore. A completare la seconda fila, i due piloti Ducati, con Jorge Lorenzo quinto e Andrea Dovizioso sesto. Qui la DesmosediciGP sembra soffrire più delle altre Case le buche, ci sono tanti scuotimenti, ma Lorenzo e Dovizioso sono comunque riusciti a essere veloci, con Jorge fermato nelle FP4 da un problema elettronico, poi sistemato dal team. Lorenzo qui è sempre andato fortissimo – tre vittorie con la Yamaha – e si trova bene con la Ducati: bisogna verificare, come al solito, la sua tenuta sulla distanza. Dovi sembra più in difficoltà rispetto ad altri GP, ma non è nemmeno troppo lontano.

Settimo tempo per Dani Pedrosa, passato dalle Q1: Dani, in grandissima difficoltà fino al termine delle FP4, ha trovato in Q1 il guizzo giusto per domare le tante buche che caratterizzano questo asfalto, per poi ottenere un piazzamento più che dignitoso in Q2. Nono tempo per Aleix Espargaro, non al meglio della condizione fisica (si è fatto male allenandosi con il kart), 11esimo per una KTM in crescita costante, perlomeno con Pol Espagaro.

SUZUKI, SESTA MOTO

Così, incredibilmente, la Suzuki, che nel 2016 qui aveva dominato, è la sesta moto (su sei Case…) sullo schieramento di partenza, con Alex Rins più veloce di Andrea Iannone. Un disastro: il giudizio non può essere differente.

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