GP DI SPAGNA

MotoGP 2017. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Spagna

- Quali sono state le chiavi del GP? Perché Iannone è caduto? Vinales in difficoltà, come si spiega?
MotoGP 2017. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Spagna

Quali sono state le chiavi del GP?

1) La forza psicologica di Pedrosa. D’accordo, partiva favorito e su questa pista è sempre andato fortissimo, ma Dani è sembrato avere una convinzione particolare, messa già in mostra durante le qualifiche, quando non si era fatto intimorire da Marquez alla sue spalle. In gara è stato capace di replicare immediatamente ogni volta che il compagno di squadra gli recuperava qualche decimo.


2) Le gomme. Ancora una volta, purtroppo, sono stati determinanti: certi cambiamenti di prestazioni si possono spiegare solo con problemi degli pneumatici. Fino a prova contraria.


3) La determinazione di Lorenzo. Jorge è sempre andato forte a Jerez e già giovedì, ancora prima di scendere in pista, sembrava convinto di poter fare bene, al di là delle possibili difficoltà della Ducati. Turno dopo turno si è caricato, come lui sa fare quando le cose vanno bene, e in gara, come ha detto Dovizioso «sembrava guidasse una Yamaha».


Vinales: primo e costante nel warm up, sesto e in difficoltà in gara. Come si spiega?

In Yamaha non vogliono parlare di un problema di gomma, ma per Vinales è chiaro che la colpa è della Michelin. Anche se non lo dice apertamente. Ma la sua dichiarazione è sufficientemente chiara.

«Non dico niente sulle gomme, per evitare di ricevere un’altra email, come mi è successo dopo Austin quando avevo parlato di un possibile pneumatico difettoso… E’ logico e normale, tutti vogliono che si parli bene del proprio marchio: io sono fra i pochi piloti che non ha criticato la Michelin e che l’ho sempre sostenuta. Non capisco, però, come nel warm up la gomma funzionasse perfettamente e in gara no… E non è stato solo un problema mio, ma anche Valentino ha sofferto: è un po’ strano. Se Rossi fosse arrivato terzo, si poteva pensare che avevamo sbagliato la messa a punto, ma non è stato così». Insomma, secondo voi, per Vinales di chi è la colpa?


Come si spiega, invece, la migliore prestazione della Yamaha 2016 rispetto alla 2017?

Secondo Maio Meregalli, responsabile Yamaha, la gomma dura anteriore, utilizzata sia da Vinales sia da Rossi, efficace in prova con parecchi gradi in meno, non ha reso come si pensava con la temperatura più alta dell’asfalto. In pratica, secondo Meregalli, l’anteriore medio di Zarco (l’aveva anche Lorenzo) ha fatto la differenza.


Perché Iannone è caduto al decimo giro mentre era in nona posizione?

Risponde Iannone: «Soffrivo molto con le gomme, non avevo grip: ho perso l’anteriore e sono finito a terra».


Cosa ha detto Dovizioso dopo il suo quinto posto?

Dovizioso: «Sono molto contento: arrivare 5° a Jerez partendo da 14esimo è oltre le mie aspettative. Oggi, in condizioni difficili, abbiamo confermato la velocità che avevamo messo in mostra nelle FP4. Lorenzo ha guidato bene tutto il fine settimana: quando è così in forma, fa la differenza, gli faccio tanti complimenti».


Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Pedrosa 1’40”243 (3); Zarco 1’40”298 (3); Crutchlow 1’40”437 (5); Lorenzo 1’40”359 (3); Marquez 1’40”560 (3); Dovizioso 1’40”630 (4); Vinales 1’40”706 (3); Rossi 1’40”726 (6); Petrucci 1’40”744 (3); Miller 1’40”837 (4).


Le più tre belle frasi del fine settimana.

3) Pedrosa (sabato): «Quando ho visto Marquez dietro di me ho pensato di rallentare, poi mi sono detto: accetto la sfida, vediamo chi vince. E ho conquistato la pole».

2) Lorenzo (domenica): «Non è giusto dubitare di un pilota che ha conquistato tante vittorie e podi».

1) Rossi (domenica): «Qui la situazione cambia di ora in ora, altro che di anno in anno».

  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Da due giorni i tifosastri portano avanti la 'lamentatio' - o meglio la 'frignatio' - riguardo gli pneumatici che vanno bene per Honda e non per Yamaha, che penalizzano questo pilota e non l'altro, che non sono costanti, che non pneumaticano come dovrebbero, che non rotolano come vorrebbero ecc ecc.

    Prima di tutto bisogna essere oggettivi: DUE SOLE MOTO TRA TUTTE QUELLE IN PISTA HANNO AVUTO DEI PROBLEMI.

    Quindi NON SONO le gomme ad essere fallate, ma QUELLA moto che non ha saputo interpretarle.
    Quando accade a Ducati - e certamente riaccadrà presto - non c'è questa levata di scudi, anzi... le VOSTRE risposte ai miei post relativi all'ultimo GP, ma a tutto il mondiale scorso, in cui inveisco contro il monogomma e le aberrazioni sportive che esso comporta, potete andarvele a rileggere.

    Comunque vedrete che il buon Ezpeleta rimetterà tutto a posto, non vi preoccupate e col gommino appositamente forgiato per il 46, potrete rinfoderare le vostre petizioni e le vostre considerazioni pretestuosissimamente ipertecniche e supersportive.

    Intanto cari tifosastri... sssssssttt.
  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Considerazione "provocatoria"

    Oggi le Moto GP hanno per regolamento un sacco di limitazioni standardizzate, senza le quali si potrebbe andare ben oltre le prestazioni attuali.
    Specie per quanto riguarda i motori non sarebbe nemmeno corretto definirle "prototipi" piuttosto supersportive un po oltre le SBK, nemmeno troppo distanti in quanto a prestazioni, specialmente sul giro secco.
    I motori delle attuali moto GP si sente dire che siano dotati di circa 250/260 CV litro (visto che la cilindrata è di 1000cc
    Esattamente 50 anni fa alcuni motori a 4 tempi di piccola cilindrata esprimevano una potenza specifica nettamente superiore (oltre 300 Cv)
    Tutto per dire che volendo si potrebbe fare molto meglio.
    Nonostante tutto l'impegno per tentare di ridurre le prestazioni e i costi, sembra non sia possibile equipaggiare le moto con gomme altrettanto performanti.
    la tecnologia dei "gommisti" non ha saputo adeguarsi alle regole (alla moda?) di mettere su strada e su pista motociclette con cilindrate così "esagerate" le cui prestazioni (pur limitate dai regolamenti) sembrano mettere in crisi continuamente le gomme.
    l'esito delle gare oggi, viene in gran parte determinato dalla scelta fortuita delle gomme che fra l'altro sembrano fornire prestazioni molto diverse in base alla temperatura ambiente (pochi gradi)!
    Interminabili turi di prove per cercare di capirci qualcosa poi la temperatura al momento della gara sale o scende di 5° e quanto stabilito 2 ore prima non vale più… ma sarà possibile che tanta tecnologia e mestiere debbano essere mortificati da una ciambella di gomma?
    Siamo sicuri che 250 Cv e 1000 cc non siano troppi?

    Valentino Masini
Inserisci il tuo commento