MotoGP 2018. Dovizioso conquista la pole a Brno
BRNO – Strepitosa pole position per Andrea Dovizioso, davanti a Valentino Rossi e Marc Márquez. Jorge Lorenzo è 4°, Danilo Petrucci 6°, Andra Iannone 8° e 13° Franco Morbidelli.
Qualifiche ancora una volta sorprendenti: sembrava che l’1’54”961 fosse difficilmente attaccabile, invece lo hanno battuto prima Dovizioso e poi Rossi, per un primo e secondo posto tutto italiano che fa sognare gli appassionati. Andrea, che non conquistava la pole da ben 28 GP – Malesia 2016 (poi vinse…) – riporta la Ducati davanti a tutti a Brno dopo 10 anni, da quando Casey Stoner era scattato davanti a tutti, nel 2009. Numeri che confermano la straordinarietà della prestazione di Andrea, che non è certo uno specialista del giro secco; considerando che il Dovi ha anche un buon passo con le gomme usate, ecco che le possibilità di fare bene ci sono, eccome. La velocità c’è, la moto c’è, il pilota (non solo Dovizioso…) c’è, ma rimane l’incognita della tenuta alla distanza delle gomme, come sempre elemento chiave con questo caldo. Andrea, come detto, non è l’unico pilota Ducati ad andare forte: anche Lorenzo – quarto dopo un venerdì difficilissimo – e Petrucci – sesto e costante – possono fare bene.
YAMAHA: ROSSI FORTE, TENSIONE VIÑALES
In Casa Yamaha il più veloce è ancora una volta Valentino Rossi, che dopo un venerdì un po’ complicato ha trovato oggi un buon bilanciamento, chiudendo le FP3 al primo posto e le Q2 al secondo, a 0”267 da Dovizioso, che ha “sfruttato” come riferimento sia nelle libere del mattino sia nelle qualifiche del pomeriggio. Rossi ha un passo discreto, in questo momento leggermente inferiore a quello di Dovizioso e Márquez. Ma si sa quanto Valentino alla domenica riesca ad essere ben più efficace… Dall’altra parte del box, invece, la tensione è palpabile: ormai, tra Viñales e Forcada volano gli “stracci” (Viñales, di fatto, ha ufficializzato l’ingaggio di Esteban Garcia come capo tecnico per il 2019, Forcada dice di non aver saputo niente dal suo pilota...), con Maverick che, addirittura, dopo la FP3, chiusa all’11° posto e quindi costretto a passare dalla Q1, avrebbe applaudito ironicamente la squadra rientrando ai box. Non deve quindi stupire, insomma, che sia solo 12° a quasi un secondo dal compagno di squadra.
MÁRQUEZ: FAVORITO CON DOVI
Finora il più convincente sul passo, assieme a Dovizioso, è stato Márquez, che nella mia analisi ha addirittura qualcosina in più rispetto al rivale della Ducati. E finora Marc è stato impeccabile, ha fatto un sacco di giri consecutivi con le gomme, riesce a girare in 1’56” basso. In qualifica è meno esplosivo che in passato, ma per la gara parte come il pilota da battere, o quasi. Bene anche Cal Crutchlow, 5°, e 10° Dani Pedrosa, che però ha un buon passo. Non male la Suzuki, 8ª con Andrea Iannone e 9ª con Alex Rins; benino Franco Morbidelli, 13°, e malissimo l’Aprilia: Aleix Espargaró ha avuto un problema tecnico in Q1, e scatterà 24°.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1st/Prev. |
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1 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 314.7 | 1'54.689 | |
2 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 309.9 | 1'54.956 | 0.267 / 0.267 |
3 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 310.7 | 1'54.961 | 0.272 / 0.005 |
4 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Ducati Team | Ducati | 310.2 | 1'55.038 | 0.349 / 0.077 |
5 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 311.7 | 1'55.055 | 0.366 / 0.017 |
6 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Alma Pramac Racing | Ducati | 312.1 | 1'55.203 | 0.514 / 0.148 |
7 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 307.7 | 1'55.221 | 0.532 / 0.018 |
8 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 308.6 | 1'55.270 | 0.581 / 0.049 |
9 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 308.3 | 1'55.431 | 0.742 / 0.161 |
10 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 311.5 | 1'55.474 | 0.785 / 0.043 |
11 | 53 | Tito RABAT | SPA | Reale Avintia Racing | Ducati | 311.5 | 1'55.686 | 0.997 / 0.212 |
12 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 308.5 | 1'55.823 | 1.134 / 0.137 |
Altrimenti Marquez sarebbe un fenomeno da baraccone.
Chissà cosa può uscire dai box Yamaha, Rossi ce la sta mettendo tutta, ma per ora non ha mostrato un passo costante e una media di tempi per puntare alla vittoria, tutto questo a meno che il meteo non ci metta lo zampino, stravolgendo i valori in pista. In ogni caso Rossi è l'unico che in Yamaha si sta comportando da professionista, dal momento che Zarco, con la Tech 3, da quando ha rinnovato con KTM si è allontanato dalle prime posizioni, e Viñales è distratto dalle proprie liti con il team. Non male, per un pilota che resterà in Yamaha altri due anni. Viñales è giovane, sanguigno nel farsi salire facilmente la mosca al naso, da bravo spagnolo, ma da Rossi, per ora, ha ancora tutto da imparare. La Yamaha non è a posto, e si vede, ed è chiaro che Viñales non era venuto in Yamaha per puntare alle posizioni da retrovia. Viñales, dopo un inizio arrembante con la Yamaha, si è arenato - come il compagno di squadra - sui limiti di questa moto, ovvero la mala gestione delle Michelin e i problemi di elettronica. Problemi che, dopo l'introduzione della centralina unificata, avrebbero avuto anche gli altri, ovvero Honda e Ducati, e che sarebbero dagli altri stati più o meno risolti con una forzatura nell'uso della piattaforma inerziale, sfruttando un limite nel regolamento tecnico. Ma mentre Rossi cerca di risolvere spingendo la Yamaha a sviluppare soluzioni o piuttosto a copiare dagli altri nello sviluppo della piattaforma inerziale, Viñales litiga con Forcada e con il team, come se si aspettasse da loro la soluzione magica dei problemi. Viñales per me è un ottimo pilota, uno che può inanellare vittorie e campionati come Marquez e Lorenzo, ma che deve imparare dal compagno di squadra a lavorare con calma e metodo, o altrimenti cercare una Honda una Ducati o una KTM disponibile - mettendosi in lista d'attesa - visto che la sua fame di vittorie e successo gli fanno chiudere la vena a ogni weekend di gara.