GP di Thailandia

MotoGP 2018. I temi del GP di Thailandia

- Non mancano i temi per una MotoGP che nelle ultime stagioni è stata avvincente e spettacolare. Lo sarà anche in Thailandia, dove si corre per la prima volta la MotoGP?
MotoGP 2018. I temi del GP di Thailandia

BURIRAM – A cinque gare dal termine, tutti – Andrea Dovizioso per primo – sono convinti che il campionato sia finito: troppi 72 punti da recuperare a Marc Marquez. Fortunatamente, però, non mancano i temi per una MotoGP che nelle ultime stagioni è stato avvincente e spettacolare. Lo sarà anche in Thailandia, dove si corre per la prima volta la MotoGP? Questo non si può sapere a priori: la pista, per la verità, non è così bella e non sembra adatta alla MotoGP. Ecco, comunque, i temi alla vigilia del 15esimo appuntamento stagionale.

 

POCHI DATI A DISPOSIZIONE

Avendo effettuato solo i test quest’inverno, piloti e squadre hanno pochi dati a disposizione: bisognerà essere veloci ad adattare la moto alla pista e bravi a interpretare le differenti situazioni. Da quando Marquez è in MotoGP (2013), si è corso su tre circuiti inediti: Texas, Argentina e Austria, con Marc vincitore due volte alla prima edizione e sconfitto solo a Zeltweg. Tenendo conto che la Honda qui è andata molto bene nei test, viene da pensare che sia lui il favorito.

 

GOMME DIFFERENTI DAI TEST

A complicare il lavoro dei piloti, la scelta della Michelin di portare gomme differenti rispetto ai test – e quattro mescole differenti, invece delle solite tre - quando erano emersi problemi di tenuta. «E’ come ricominciare da zero» sintetizza Dovizioso (l'intervista integrale): è una variabile non da poco.

 

CALDO TORRIDO

Altro elemento fondamentale da tenere in considerazione è il caldo torrido: piloti, moto e gomme sono sottoposti a una fatica pazzesca, forse addirittura superiore a quella della Malesia.

 

LORENZO: CE LA FARA’?

Jorge Lorenzo (leggi le sue dichiarazioni), così come Pol Espargaro, è stato dichiarato “fit”, idoneo per correre. Jorge, però, non può essere al meglio della condizione (ancora meno Pol…) e con questo caldo potrebbe essere ulteriormente penalizzato. La sua tenuta fisica è ovviamente uno dei temi di questo GP.

 

YAMAHA SEMPRE PIU’ IN CRISI

I test qui erano stati negativi e anche i piloti (le dichiarazioni  di Rossi) sembrano aver perso qualsiasi tipo di motivazione: difficile pensare che qui la M1 possa tornare competitiva. E davanti non ci sono solo Honda e Ducati, ma in questo momento c’è anche la Suzuki.

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