MotoGP 2018. Il GP d’Italia da 0 a 10
Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP d’Italia, un modo per ripercorrere quanto accaduto al Mugello, non solo in pista e non solo in MotoGP.
A BOCCA ASCIUTTA
Dopo il trionfale 2017, con Andrea Migno primo in Moto3, Mattia Pasini in Moto2 e Andrea Dovizioso in MotoGP, nel 2018 nessun italiano è riuscito a passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Nelle cilindrate minori il successo è sfuggito per pochi millesimi: 19 in Moto3, 184 in Moto2. In ogni caso, non è andata proprio male per i nostri piloti: Bezzecchi 2° e Di Giannantonio 3° in Moto3; Baldassarri 2° in Moto2; Dovizioso 2° e Rossi 3° in MotoGP.
ZERO, COME LE VITTORIE ITALIANE
OLIVEIRA INTERROMPE LA STRISCIA
A proposito di piloti italiani, per la prima volta in questa stagione non è stato un nostro pilota a salire sul gradino più alto del podio in Moto2: Miguel Oliveira ha infatti ottenuto la sua quarta vittoria in questa categoria.
UNO, COME LE VITTORIE NON ITALIANE IN MOTO2 NEL 2018
LORENZO COME MÁRQUEZ
Jorge Lorenzo è il secondo pilota in questa stagione ad aver vinto un GP rimanendo in testa dal primo all’ultimo giro: l’altro ad esserci riuscito è Marc Márquez, ad Austin.
DUE, COME I PILOTI IN TESTA DAL PRIMO ALL’ULTIMO GIRO
LORENZO COME DOVIZIOSO E STONER
Jorge Lorenzo è il terzo pilota ad aver vinto almeno un GP con la Ducati e con un’altra Casa: in passato ci sono riusciti Andrea Dovizioso e Casey Stoner, entrambi trionfatori anche con la Honda. Lorenzo, ovviamente, ha invece vinto anche con la Yamaha.
TRE, COME I PILOTI CAPACI DI VINCERE CON LA DUCATI E CON UN’ALTRA CASA
UNA GRANDE OCCASIONE PERSA
Cadendo al 14° giro mentre era al comando, Mattia Pasini ha sprecato l’occasione di replicare il meraviglioso successo del 2017. Sul suo profilo twitter ha scritto: “Voto 4 per me. Scusate, un grande errore”. Purtroppo, è così.
VOTO 4 A MATTIA PASINI
MOTO2: PIU’ DIFFICILE STARE AL COMANDO
Miguel Oliveira è il quinto pilota ad aver fatto almeno un giro al comando in Moto2: al Mugello lo è stato per otto giri, compreso l’ultimo naturalmente. Gli altri piloti sono: Bagnaia (51 giri); Pasini (30); Baldassarri (26); Márquez (15).
La Moto2 si conferma la categoria con meno piloti capaci di stare davanti a tutti: in Moto3 hanno fatto almeno un giro in testa 8 piloti, e 7 in MotoGP.
CINQUE, COME I PILOTI IN TESTA PER ALMENO UN GIRO IN MOTO2
LORENZO TRIONFA DOPO 24 GP
Conquistando il GP d’Italia, Lorenzo è il sesto pilota a vincere con la Ducati. Prima di lui ci sono riusciti, nell’ordine: Capirossi (7 vittorie totali con la Rossa); Bayliss (1); Stoner (23); Iannone (1), Dovizioso (7). Da notare, che solo Capirossi (vinse alla sesta gara) e Stoner (successo al debutto) hanno trionfato prima di quanto abbia fatto Lorenzo, vincente al 24esimo tentativo.
SEI, COME I PILOTI VINCENTI CON LA DUCATI
PRIMATI A RIPETIZIONE
Valentino Rossi è tornato in pole position al Mugello dopo due anni (2016) e, in generale, dopo 26 GP dall’ultima pole ottenuta, al GP Giappone 2016. A 39 anni e 106 giorni, Rossi è diventato il secondo pilota più anziano a conquistare la pole della classe regina: il primato infatti spetta a Jack Findlay partito davanti a tutti a 39 anni e 121 giorni. Per Rossi questa è la settima pole al Mugello, una in più di Mick Doohan, precedente primatista (a pari merito con Valentino, ovviamente). Tra l’altro, il suo 1’46”208, è il giro più veloce mai realizzato da una moto sulla pista toscana.
SETTE, COME LE POLE DI ROSSI AL MUGELLO
UNA MEDIA DI 1,33 SCIVOLATE A GP
Con due cadute (una in prova e una in gara), Marc Márquez ha raggiunto quota 8 scivolate dall’inizio dell’anno: diviso per i sei GP fino a oggi disputati, vuol dire che è caduto mediamente 1,33 volte per ogni fine settimana. E’ il pilota che è caduto di più in MotoGP, assieme a Thomas Luthi. Nelle tre classi, quello che è caduto di più è Sam Lowes (Moto2): 12 scivolate.
OTTO, COME LE CADUTE DI MÁRQUEZ
UN VOLO TERRIFICANTE
Quella di Michele Pirro, volato via a circa 270 km/h, è stata una delle cadute più terrificanti che io abbia mai visto. Nonostante questo, come tutti i piloti, Pirro avrebbe voluto correre domenica, e soltanto quando i medici gli hanno fatto vedere la sua faccia, piena di ematomi, si è rassegnato: ma domenica era comunque al box al Mugello, sorridente come sempre.
VOTO NOVE A MICHELE PIRRO
UN “BRAVO” E UNA STRETTA DI MANO SINCERA
Nella conferenza stampa ufficiale, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, seduti ovviamente uno di fianco all’altro, hanno dato vita a un bellissimo botta e risposta: «Adesso ti toccherà andare a Venezia prima di ogni gara» ha scherzato Valentino, commentando l’abito da gondoliere che Jorge aveva messo nel manichino sotto il suo casco, per ricordare la gita a Venezia fatta prima del fine settimana al Mugello. «Ci vado volentieri, magari con una bella ragazza» ha replicato Jorge. «Bravo» gli ha detto Rossi, riferendosi alla vittoria.
Poi i due si sono stretti la mano, con grande sincerità, suscitando l’applauso di tutta la sala stampa. Bravi entrambi.
VOTO DIECI A ROSSI E LORENZO
Giovanni Zamagni, cosa accadrebbe se quest'anno a fine campionato Vale dovesse arrivare a pari punti con Marquez? Vincerebbe colui che ha piu' podi giusto?
Il regolamento non prevede la considerazione di cadute a causa dell'altro vero?
E se a fine campionato si presentasse questo scenario? Marc e Vale a pari punti con il primo avente piu' podi.
Il regolamento vedrebbe il primo come vincitore se non sbaglio.
Credo che se capitasse sarebbe fortemente ingiusto per via della caduta indotta ai danni di Vale nel GP dell'Argentina.
Forse sarebbe il caso di aggiornare il regolamento, siamo ancora in tempo :)