MotoGP 2018. Marquez: "Nessuna follia"
TERMAS DE RIO HONDO – Il pilota prodigio che non perde mai il sorriso, non lo perde nemmeno questa volta. A essere buoni, si può pensare che è questione di carattere o, forse, che il mezzo sorriso con il quale si presenta nell’ufficio Honda trasformato in sala stampa, naturalmente pieno di gente, serve per smorzare la tensione palpabile. Marquez spiega le sue ragioni, si difende, chiede scusa, ma lo fa sempre a suo modo: parzialmente e non per tutti gli episodi. Anzi.
«Quando sono arrivato sulla griglia di partenza dopo il giro di allineamento il motore si è completamente spento per un problema elettrico. Ho subito alzato la mano, ma non accadeva niente. La moto è ripartita, in quel momento non sapevo cosa fare: ho chiesto a un commissario, che è in collegamento con la direzione gara, e lui mi ha fatto segno di rimettermi al mio posto. O ho capito così e l’ho fatto il più velocemente possibile. Sono partito tranquillo e sono rimasto sorpreso quando sul cruscotto è comparsa la scritta “ride through”: sinceramente non ho capito perché me l’abbiano dato, ho fatto quello che mi ha detto il commissario. Quando sono tornato in pista ho preso subito un buon ritmo e, purtroppo, ho toccato Aleix. Questo sì è stato un mio errore: giravo 4 secondi più veloce di lui, non mi aspettavo che frenasse così presto. Mi sono subito scusato e quando mi è stata inflitta la penalizzazione (farlo ripassare, ma nel frattempo aveva già superato altri due piloti, quindi ha perso ancora più tempo, NDA) ho pensato solo a recuperare».
Poi, però, c’è stato anche il contatto con Rossi.
«Non ho fatto nessuna pazzia, nessuna manovra fuori dal normale: le condizioni della pista in quel punto erano critiche, ho preso una riga d’acqua, si è chiuso lo sterzo ed è successo quello. Mi sono subito scusato e l’ho fatto anche dopo, nel box: lui non le ha accettate, rispetto la sua scelta».
Rossi è stato durissimo nei tuoi confronti, dice che sei pericoloso.
«Mi preoccupo zero di quello che dicono. Sono uno onesto: ho fatto un errore, ma assolutamente involontario, in un punto nel quale hanno sbagliato anche Zarco (centrando Pedrosa, poi caduto con sospetta frattura del polso destro, NDA) e Petrucci con un altro pilota. Mi hanno penalizzato, è stato giusto, ma è stato completamente sbagliato darmi il “ride through” per la partenza».
Valentino dice che vai contro ai piloti in maniera volontaria.
«Rispetto le sue dichiarazioni, ma io non ho mai fatto una cosa del genere volontariamente, in nessuna corsa della mia vita. Io so cosa è successo, sono focalizzato solamente su me stesso. L’errore con Rossi è stato determinato dalle condizioni della pista: questa è la verità».
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Salvo.Mammana, Giarre (CT)Marquez è un vero fenomeno, al momento è superiore a tutti gli altri senza dubbio alcuno. Abbiamo anche capito che non è una gran bella persona: dietro quella risata, che ci aveva fatto credere altro, è cattivo, pieno di odio e nei corpo a corpo punta sistematicamente alla gamba interna perché sa che chi è esterno avrà la peggio.
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Andrea.Turconi, Rho (MI)Mi sa che Marquez sta pensando "... ma proprio Rossi dovevo sportellare ..." se ne sarà già pentito, ripeto per me è stata una manovra più inutile che pericolosa, lo avrebbe sverniciato ovunque e comunque .... chissà cosa gli passa per la testa, forse i fischi dei pirla sotto il podio qualche effetto lo fanno.