MotoGP 2019. Dovizioso: "Petrucci se lo merita"
SCARPERIA - Per quello che si era visto in prova, il terzo posto può essere considerato un buon risultato. Ma se prendi paga dal compagno di squadra e perdi ulteriori punti dal tuo rivale nel mondiale, non puoi essere troppo soddisfatto. Infatti Andrea Dovizioso non lo è.
«La gara è andata molto bene, siamo stati bravi e veloci. Era veramente difficile: durante le prove, ci sono stati tanti piloti che giravano su tempi da primato, ma poi domenica si sono persi. Significa che noi abbiamo lavorato bene nelle prove, io e Petrucci abbiamo fatto una gran gara: c’era poco grip e non potevi spingere dall’inizio, altrimenti lo avresti pagato alla fine. Abbiamo guidato bene, ma, purtroppo non ne avevamo di più per staccare gli altri. Questo è l’aspetto negativo, conseguenza delle nostre difficoltà a centro curva, mentre Márquez poteva fare più percorrenza e così poteva stare con noi. Guardando la gara in sé, è stata una bellissima gara, una fantastica lotta. Sono veramente contento per Danilo, perché se ho deciso di aiutarlo è perché ci tengo, se lo merita e si merita questa vittoria: quando soffri per tanti anni e fai una carriera come la sua, con un percorso totalmente anomalo, e sei un po’ il “calimero” della MotoGP, ti vuoi prendere le gare con i denti. L’ha presa così, sono contento per lui».
Adesso sei un po’ pentito di averlo aiutato?
«No. Anche lui mi ha aiutato a crescere, possiamo migliorare entrambi durante la stagione. Allenarsi insieme è importantissimo per entrambi: quando andiamo a girare con la moto da cross, spesso facciamo tempi simili, spesso facciamo sfide all’ultimo giro come quella di oggi in pista: io credo che sia un po’ più rischioso, ma estremamente utile per entrambi, sei stimolato continuamente ad andare sempre più forte. Non ho fatto un regalo solo a lui: sapevo che avrebbe potuto fare meglio e lo sta facendo, non mi smentisce, ma è sempre un dare/avere, non esiste ricevere solo. Allenandoci insieme, anche io ricevo qualcosa da lui».
In passato hai avuto compagni di squadra con il quale il rapporto era molto difficile, mentre adesso sei amico di Danilo; diventa più difficile batterlo, trovare la rabbia per stargli davanti?
«No. La relazione che c’è quest’anno è anomala, non quelle del passato: ci sono persone, piloti con certi caratteri e ti puoi trovare più o meno bene. Con Danilo ci siamo sempre trovati bene anche quando era in un altro team, abbiamo sempre parlato in un certo modo, c’è sempre stato rispetto. Per questo, ala fine del 2018 abbiamo fatto due chiacchiere e abbiamo deciso di programmare l’annata così. Al di là di questo, vai in pista per batterlo e lui ti ricorda sempre che è abbastanza aggressivo: non è che ti addormenti con lui, se vuoi rispondere devi rispondere aggressivo».
A volte ti accusano di essere troppo buono; non è che lo sei anche nei confronti di Danilo?
«Io non ho avuto nessun comportamento buono nei confronti di Danilo; lui è stato aggressivo nell’ultimo giro, ma finisce qui. Lì non è che potevo chiudere la curva: se lo avessi fatto, mi avrebbe stampato contro Marquez. Quando sei all’interno non vedi cosa succede all’esterno: lui ha deciso di entrare, a quel punto il problema è degli altri. Se non mi fossi rialzato così saremmo caduti, non potevo fare diversamente di quello che ho fatto».
Te lo aspettavi il suo attacco in quel punto?
«Non credevo riuscisse ad entrare, in quel momento ero più preoccupato di Marquez, perché sapevo che avrebbe provato a chiudere la traiettoria fino all’ultimo, ma ormai ce l’avevo in pugno. Ma io stavo già rientrando verso la corda, ho dovuto essere reattivo nel tirarla su».
Prossimo GP Barcellona, dove la Ducati ha vinto negli ultimi due anni, così come aveva fatto al Mugello; cosa ti aspetti?
«Marquez e la Honda stanno andando veramente forte, continuano ad avere questa percorrenza molto superiore alla nostra: dobbiamo migliorare questo aspetto. Siamo forti, lo siamo da tre anni, ma abbiamo sempre questa lacuna e dobbiamo provare a migliorare. Altrimenti siamo competitivi, siamo là davanti, ma non basta».
Direi qualcosa a Danilo per tranquillizzarlo? Sembra dispiaciutissimo nei tuoi confronti…
«Se la godrà. E se lo merita: ha usato le palle per arrivare fin qui».
per battere Marquez nel contesto lungo e difficile di un intero
campionato la strategia della Ducati doveva essere differente.
Normalmente Marquez non ha altre Honda vicino che lo possono aiutare
mentre la Ducati (che secondo me e' la moto migliore) ha molto spesso
piloti con prestazioni molto vicine che possono attirare Marquez in duelli individuali dove sacrificando un pilota (Petrucci) si potrebbe mettere
in difficolta' Marquez allo scopo di far vincere Dovizioso e QUESTE
DOVREBBERO ESSERE TATTICHE PIANIFICATE PRIMA DELLA GARA....MA SOPRATUTTO
PRIMA DEL CAMPIONATO.
Marquez e' gia' bravissimo e CATTIVISSIMO di suo e non ha bisogno
di regali del genere,lui quando va male fa' secondo o terzo mentre
Dovizioso puo fare sesto o anche settimo quando non ci sono condizioni
favorevoli.Al Mugello Marquez mirava ad arrivare davanti a Rins e
Dovizioso e purtroppo ci e' riuscito.
Petrucci doveva essere messo li' per ostacolare Marquez cercando in
TUTTI I MODI di far vincere Dovizioso.
Ducati per il campionato 2019 doveva pianificare strategie di questo
tipo per cercare di avere possibilita' per il titolo contro un pilota
nettamente piu' forte dei suoi.In cambio di un aiuto COSTANTE da
da parte di Petrucci per far vincere Dovizioso avrebbe dovuto promettere
al pilota ternano la riconferma per il 2020 con possibilta' di correre
senza vincoli giocandosi le sue carte.........per battere Marquez
PURTROPPO ci vuole una strategia del genere......e anche cosi' non
sarebbe facile. La vittoria di Petrucci e' stata bellissima ma e' stata
la classica VITTORIA DI PIRRO (quello della storia romana) e cioe' la
classica vittoria che non serve a niente ottenuta ad un prezzo altissimo
in un contesto generale piu' lungo (il campionato).Purtroppo Marquez
ha guadagnato punti nei confronti di chi doveva,per lui e' molto
relativa la vittoria di Petrucci....lui guarda in un'ottica lunga e
sapeva che il Mugello poteva essere una pista difficile. Purtroppo
mi sento di dire che la Ducati ha sbagliato :non si affronta in questo
modo uno TOSTISSIMO E BRAVISSIMO COME MARQUEZ....specie quando la pista
e' favorevole e si hanno 2 moto davanti.....sono sicuro che alla sera
quando Marquez e' andato a dormire nel suo PENSIERINO DELLA SERA ha
ringraziato chi decide le strategie in Ducati.
Mi chiedo come sia possibile che nessuno lo abbia notato. Il Dovi ha costretto MM a sbagliare staccata, ad allungarla fino a sbagliare con un attacco allo spagnolo proprio mentre anche lo spagnolo attaccava. E ce l'aveva fatta !!!! Però nessuno si accorge del movimento pazzesco che ha la moto di Andrea quando si attacca ai freni a 350 orari ... che vuoi è uno senza palle.
E sul WEB tutti a dargli del codardo e del perdente ... sveglia tonti!! Se il Dovi non attacca e non tira fuori le palle finisce come sempre: Marc primo, Dovi secondo e Danilo terzo. Perchè Petrucci non ha fatto niente per vincere quella corsa, se non far l'entrata quando ha visto che gli altri 2 combattendo sono finiti larghi.
Si ma Dovi è un perdente perchè lui ha rialzato Marquez no .... e ti credo , il Dovi lo ha visto petrucci che entrava alla 'o vinco io o non vince nessuno', MM mica lo vedeva, vedeva solo Andrea che andava parallelo a lui. Ciò nonostante guardate il sussulto che fa la moto di Marquez quando vede anche lui Petrucci. No...quello no lo vede nessuno, perchè Marquez ha le palle mica come quell'altro.
Chiariamo le cose, io sono tanto felice per Danilone, perchè se la merita tutta sta vittoria, ma secondo me dovreste passare più tempo a vedere le gare che dare addosso a quel pilota o quell'altro.