GP di Aragon

MotoGP 2019. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Alcañiz

- Quali sono state le chiavi della corsa? Come deve essere considerato l’11° posto di Iannone? Cosa sta succedendo a Petrucci?
MotoGP 2019. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Alcañiz

ALCAÑIZ - Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di  Aragón 2019.

Quali sono state le chiavi del GP?

  1. La partenza. C’era una sola possibilità, forse, per battere Márquez: rallentarlo nei primi giri, fargli perdere il ritmo, provare a metterlo sotto pressione. Ma alla prima curva, Marc era già primo. La gara è finita lì;
  2. La guida di Dovizioso. Solitamente, quando recuperi dalla retrovie, stressi di più le gomme, ma Andrea è stato bravissimo a gestirle: alla fine hanno dovuto rallentare gli altri, non lui;
  3. Yamaha con la dura. Mentre tutti hanno scelto la soffice, i piloti Yamaha hanno optato per la dura, perché secondo loro non avevano alternativa. Anche per questo, Viñales e Quartararo hanno perso il podio;
  4. L’errore di Rins. Il pilota della Suzuki aveva il passo per giocarsi il podio, e visto dove è arrivato Dovizioso, che partiva dalla stessa fila, il contatto con Morbidelli al primo giro è stato determinante;
  5. La qualifica di Espargaró. Partendo dalla seconda fila con il quinto tempo, il pilota dell’Aprilia ha potuto stare nel gruppo dei migliori, sfruttando bene la scia di chi gli stava davanti: per un pilota Aprilia è ancora più fondamentale che per gli altri scattare davanti.
  6.  

Perché Alex Rins è stato punito con un 'long lap penalty'?

Rins è stato ritenuto - giustamente - colpevole della caduta di Morbidelli, e per questo è stato sanzionato.

Come deve essere considerato l’11° posto di Andrea Iannone?

Secondo me non troppo positivo, considerando il distacco preso dal compagno di squadra (22 secondi), anche se Iannone non è al meglio fisicamente. Andrea lamenta una minore velocità della sua moto rispetto a quella di Aleix: nelle FP4 Espargaró ha ottenuto 337,5 (media delle cinque velocità più alte 333,4 km/h), Iannone 332,2 km/h (media 330,5).

Confronto 2018/2019.

2018: 1. Márquez in 41’55”949, giro veloce Dovizioso (12) 1’48”385. 2019: 1. Márquez in 41’57”221 (da tenere in considerazione che ha fatto l’ultimo giro in 1’51”930, mentre nel 2018 aveva fatto 1’49”002), giro veloce Márquez 1’48”330 (2).

In sostanza, tempi molto simili.

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Márquez 1’48”330 (2); Quartararo 1’48”805 (3); Viñales 1’48”818 (3); Miller 1’48”827 (2); Crutchlow 1’48”852 (2); Dovizioso 1’48”853 (2); Rins 1’49”039 (5); Iannone 1’49”224 (2); A.Espargaró 1’49”232 (7); Rossi 1’49”240 (3).

Cosa sta succedendo a Danilo Petrucci?

Difficilissimo rispondere. Nella prima parte della stagione Petrucci ha quasi sempre ottenuto prestazioni simili a quelle di Dovizioso, ma da Brno in poi è sempre stato lontanissimo dal compagno di squadra (ma spesso anche da Miller). Io credo che in situazioni di poco grip la Ducati richieda un adattamento dello stile di guida, che Danilo non riesce a modificare.

Le tre più belle frasi del GP

3) Dennis Foggia: "Mi sono sentito un po’ messo in disparte dall’Academy, che in ogni caso ringrazio: mi ha permesso di arrivare fino a qui";

2) Jorge Lorenzo: "E’ un po’ come nel 2008, quando al debutto ero caduto tante volte: oggi, come allora, un po’ di paura c’è";

1) Andrea Dovizioso: "In questo campionato, l’unica cosa strana è che Márquez riesca sempre a lottare per la vittoria, per tutti gli altri è la regola fare degli alti e bassi".

 

  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    @Stevie812 - Eh, no! Eh, NO, ragazzi! Qui stiamo facendo il gioco delle tre carte! Io ricordo BENISSIMO le lamentele del forum, anzi di una 'parte' del forum, quando nel 2013 e 2014 si diceva - secondo me a ragion veduta, tra l'altro - che Marquez aveva a disposizione una Honda con l'elettronica più evoluta di quella del Gundam e che su quella moto ci avrebbe vinto anche Abraham, tanto da permettere allo spagnolo poco più che esordiente, di inanellare 10 vittorie filate.
    E nel 2007? Nel 2007, quando Ducati si era presentata con un motore potente come quello dell'Enterprise e con una prospettiva di evoluzione (superquadratura) che minacciava di aprire un gap incolmabile di 40 CV rispetto alla concorrenza, tanto che Stoner vinse 11 gare, di cui alcune con 3/4 di giro di vantaggio sul secondo, che cosa diceva sempre 'quella parte' del forum?
    Cosa si invocava, dunque? Ve lo ricordo: il contingentamento dei motori e l'annientamento dello sviluppo tecnologico da una parte e successivamente la centralina unica dall'altra, per far emergere le doti dei piloti e non quelle della moto, dicevate...

    E ora? Ora siete quai a chiedere tutto il contrario!

    Perché c'è poco da fare, visto che quello che sostenevo allora, si sta avverando: se garantisci la costanza e l'equità delle condizioni, prima o poi un elemento che rompa l'equilibrio, ci sarà sempre.
    Se lasci libero lo sviluppo tecnologico, sarà il progetto innovativo e più performante, ma anche mettendo tutti i piloti sulla stessa moto, potrà venir fuori il fenomeno talentuoso che semina tutti gli altri.

    Insomma, cosa ca**o volete dalle gare? Di cosa è fatta la vostra passione per le competizioni motociclistiche e di qualsiasi altra disciplina?
    Di Valentino Rossi? Cioè, una gara è entusiasmante solo se vince Rossi e tutto va pensato e fatto perché si creino i presupposti affinché Rossi stia là davanti a battagliare e in lizza per il mondiale fino all'ultimo rettilineo?
    Oppure come in quella che io ho battezzato la WrestlGP, volete arrivi in volata tutte le domeniche, anche se per averli si dovessero montare gli pneumatici della Panda a Marquez, quelli tassellati al Dovi e mettere il turbo al motore della Yamaha...?
    Che poi vi stufereste anche di quello.

    STA INDUBBIAMENTE VINCENDO IL PILOTA MIGLIORE E QUESTE SONO LE GARE, QUESTA DOVREBBE ESSERE LA VITA E LE VOSTRE LAMENTELE NEL MERITO SONO SPAVENTOSE E ABERRANTI.
  • stevie812
    stevie812, Bologna (BO)

    centralina unica, gomme discutibili, limitazioni di vario genere fanno si che non solo marquez sia per distacco, in accoppiata con hrc, il miglior interprete della disciplina, ma anche che sia difficile contrastarlo. Non ho chiaro se tutto ciò abbia livellato la competizione tra ufficiali e clienti (mi verrebbe dire di no) ma se anche l'avesse fatto è dal secondo posto in giù. Finchè le regole non cambieranno e le case avranno più libertà per adattare e sviluppare i mezzi, a mio avviso Marquez su una honda resterà ciò che è: imbattibile. Ed escludendo il buon Rossi dal discorso per non dover leggere le solite frasi, basti pensare a come è finito Lorenzo, o Cal, Vinales, Pedrosa etc. Qualche tempo fa ricorreva il commento "con 4 moto buone arrivare quarto è una sconfitta), beh con la seconda honda hrc arrivare ultimo cosa dovrebbe essere? Ma non è Lorenzo ad essersi dimenticato come si guida, non è honda che non sa sistemare la moto per il maiorchino, è un mix di tanti fattori che da un lato esaltano le doti di Marquez e dall'altro rendono difficile per gli altri (piloti e case) contrastarlo. E a differenza di quanto dice Dovizioso, anche Marquez ha flessioni, passa infatti dall'essere imbattibile all'essere avvicinabile, così che a volte qualcuno (Dovi, Rins, Vinales) all'ultimo giro riescano a mettergli le ruote davanti.
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