GP di Aragon

MotoGP 2020. Alex Rins vince il GP di Aragon

- Spettacolare gara di Rins che si difende fino al traguardo da Alex Marquez. Sul podio anche Mir, Dovizioso 7°
MotoGP 2020. Alex Rins vince il GP di Aragon

Sembrava Joan Mir quello con il passo migliore, ma a vincere è stato uno strepitoso Alex Rins, al comando dall’ottavo giro. “Il venerdì e il sabato ci fa sempre disperare, ma poi in gara va sempre forte” è la sintesi di un commosso Davide Brivio, che festeggia due moto sul podio e anche il primato in classifica di Mir. Rins è stato bravissimo a imporre il suo ritmo ed è stato ancora più bravo a 7-8 giri dalla fine, quando sembrava un po’ in affanno. Ha reagito al momento difficile, poi, nell’ultimo giro ha resistito bene a Marquez, mantenendolo a tre decimi: Alex non ha potuto nemmeno provarci. Bravo Rins, quindi: Mir è più costante, lui, però, è più veloce. 

“E’ davvero incredibile, fantastico. Ero molto carico in partenza, ho temuto che fosse un brutto segnale. Invece sono partito bene, ho cercato di mantenere la calma e quando ero in testa ho cercato di gestire anche con il gas. E’ per tutti i tifosi e per la mia famiglia” sono le prime parole del pilota della Suzuki.

Due Alex grandi protagonisti: dopo il podio bagnato di Le Mans, ecco un podio asciutto e con tutti i piloti in pista di Aragon. Quindi un podio vero, un grandissimo risultato, previsto dal nostro Nico Cereghini fin da giovedì. Marquez è in crescita, ma lo è anche la Honda, quinta con Nakagami. Un buonissimo risultato di Marca, dopo tantissimi GP difficili. E va un po’ rivisto il giudizio su questa moto. 

“Non mi aspettavo di salire sul podio partendo 11esimo, ma ho attaccato come un pazzo e sapevo di essere uno die piloti che poteva gestire meglio la gomma posteriore. C’è ancora un margine di miglioramento in qualifica, oggi ero il più veloce in pista: mi è solo mancato un sorpasso, ma ero al limite con l’anteriore” dice Alex.

Mir terzo è in testa al campionato, ma forse non sarà contentissimo, al di là della classifica: a metà GP sembrava il più veloce in pista, invece nel finale ha dovuto difendersi da Maverick Vinales, unico pilota Yamaha a essere partito con la soffice anteriore.

“E’ davvero fantastico essere in testa al mondiale, ma la prendo gara dopo gara cercando di essere il più costante possibile. Non sono contentissimo per oggi, perché non sono riuscito a fare il passo che avrei voluto” è infatti il commento di Mir a caldo.


 

Quartararo a fondo

Vinales ha salvato il bilancio Yamaha: dopo essere partito fortissimo, ha dovuto calare, ma poi nel finale si è rifatto sotto, sfiorando il podio. La sua gara è stata positiva. Lo è stata un po’ meno quella di Franco Morbidelli, sesto, ma partito con altre aspettative: anche Franco la domenica spesso riesce a raccogliere meno del suo potenziale. E’ invece affondato Fabio Quartararo, retrocesso fino al 18esimo posto forse per un problema tecnico all’avantreno.

 

Dovizioso prima Ducati

La prima Ducati al traguardo è quella di Andrea Dovizioso, settimo, dopo essere partito dalla 13esima posizione: Andrea ha portato a casa il massimo possibile, con Jack Miller nono, Johann Zarco decimo e Danilo Petrucci 15esimo. Dovi ha limitato i danni: se in Ducati gli danno una mano, forse questo mondiale si può ancora vincere.

 

CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 42 Alex RINS SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 167.1 41'54.391
2 20 73 Alex MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 167.1 +0.263
3 16 36 Joan MIR SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 167.0 +2.644
4 13 12 Maverick VIÑALES SPA Monster Energy Yamaha MotoGP Yamaha 166.9 +2.880
5 11 30 Takaaki NAKAGAMI JPN LCR Honda IDEMITSU Honda 166.8 +4.570
6 10 21 Franco MORBIDELLI ITA Petronas Yamaha SRT Yamaha 166.8 +4.756
7 9 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 166.6 +8.639
8 8 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda CASTROL Honda 166.5 +8.913
9 7 43 Jack MILLER AUS Pramac Racing Ducati 166.5 +9.390
10 6 5 Johann ZARCO FRA Esponsorama Racing Ducati 166.5 +9.617
11 5 33 Brad BINDER RSA Red Bull KTM Factory Racing KTM 166.3 +13.200
12 4 44 Pol ESPARGARO SPA Red Bull KTM Factory Racing KTM 166.2 +13.689
13 3 41 Aleix ESPARGARO SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 166.2 +14.598
14 2 27 Iker LECUONA SPA Red Bull KTM Tech 3 KTM 166.1 +15.291
15 1 9 Danilo PETRUCCI ITA Ducati Team Ducati 166.1 +15.941
16   88 Miguel OLIVEIRA POR Red Bull KTM Tech 3 KTM 165.9 +18.284
17   6 Stefan BRADL GER Repsol Honda Team Honda 165.8 +20.136
18   20 Fabio QUARTARARO FRA Petronas Yamaha SRT Yamaha 165.7 +21.498
19   38 Bradley SMITH GBR Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 165.5 +25.300
20   53 Tito RABAT SPA Esponsorama Racing Ducati 165.5 +25.558
Non classificato
    63 Francesco BAGNAIA ITA Pramac Racing Ducati 162.0 21 Giri
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Commenti

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Se va avanti così potrebbe finire che in mancanza del "dittatore" abbiano deciso di fare vincere un gran premio a testa e a chi non ne vince tocchi la vittoria del titolo, a chi vincerà più di una gara verrà propinata una penalizzazione da scontare entro le prime sei gare della prossima stagione.
    Scherzo naturalmente (anche no) visto l'altalenarsi di prestazioni fornite dalle stesse moto al solo cambio di pista ma non solo, pure sulla stessa pista da un giorno all'altro.
    le Ducati da molti considerate le moto più performanti non riescono più a mettere assieme il pranzo con la cena un lampo isolato di Dovizioso contornato da una serie di risultati mediocri e uno di Petrucci senza contorno.
    La Yamaha che ad inizio campionato sembrava dovesse avere l'unico dubbio su chi dei loro piloti doveva vincere il campionato, ha vinto delle gare ma ha fatto anche figure barbine….
    KTM che fino ad anno scorso erano quasi sempre in fondo alla classifica, in questa stagione lo sono anche ma hanno trovato il tempo di vincere 2 gare con 2 debuttanti!
    Honda trovatosi all'improvviso senza il loro pilota di punta al quale avevano costruito una moto su misura si sono trovati in grande difficoltà avendo come sostituti: un collaudatore, 2 debuttanti di cui uno al primo anno in Moto GP secondo molti raccomandato (non è vero niente) e un pilota esperto ma rotto.
    Poteva la casa più potente dell'universo partecipare ad un intero campionato del mondo senza fare un solo
    podio? Ecco allora chiedere l'intervento di Mago Merlino che al solo tocco della cavalcatura del giovane Marquez la trasforma seduta stante in una vera "Infernal Machin" capace di macinare km alla velocità della luce, curve comprese.

    Premesso che una spiegazione logica esiste per tutte le situazioni anche le più assurde, pure io ne avrei una mia naturalmente, anzi mi vergogno un po a scrivere questa serie infinita di baggianate, il fatto è che questo campionato sembra essere una continua farsa in balia di non si sa quale macchinazione o incapacità e da parte di chi. Meglio quindi non cercarle nemmeno le spiegazioni logiche e stare al gioco.

    Nelle corse di moto è sempre esistito che un pilota si trovasse meglio in determinati circuiti piuttosto che in altri ma sono sempre state differenze "piccola": un 2°/3° posto invece di una vittoria o viceversa, il circuito ma non solo, un giorno diverso sullo stesso circuito, non può determinare che lo stesso pilota sulla stessa moto possa essere il più veloce e la volta dopo il più lento.

    Deve per forza esserci qualcosa di sbagliato in tutto questo, che sia voluto o meno, non saprei dire quale
    potrebbe essere la situazione più disdicevole.

    Valentino Masini.
  • Alessandro200958
    Alessandro200958, Mogliano Veneto (TV)

    Non si può continuare a discutere sulle gomme.
    Eh ma una volta non facevano la differenza, eh ma una volta tutte le moto andavano forte...

    Non è vero a mio parere.

    Le moto di oggi sono mostruose ed è difficilissimo fare delle gomme che sopportino tali carichi in frenata e tali carichi in accelerazione. Sembra che basti montare una SC2 e via andare...

    La verità è che la Suzuki ha capito molto bene come sfruttare le gomme, la Yamaha, che ha la stessa configurazione, molto meno.
    E' vero che Fabio ha vinto gare, ma non hanno costanza, e in un mondiale possiamo tutti vedere come sia fondamentale.
    E' primo chi vittorie non ne ha...

    Ma addirittura a parità di moto ci sono piloti che non ne vengono fuori, Dovizioso e Petrucci e piloti che le interpretano meglio, Bagnaia e Miller.

    Io credo che quest'anno la Suzuki sia quella che ha lavorato meglio per sfruttare al massimo le gomme, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
    Yamaha porta materiale che non va mai bene, forcellone bocciato, scarico bocciato, telaio bocciato...

    Io credo che in questa situazione non si possa nemmeno capire quale sia la moto migliore, Yamaha ha nettamente i piloti migliori, Honda nettamente i peggiori, nel mezzo ci sono Suzuki, Ducati e KTM.
    Insomma, bisogna guardare le gare consci del fatto che non ci si capisce nulla e che tutto cambia da pista a pista...
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