Si inizia con la pista ancora chiazzata di umidità, poi arriva anche qualche goccia di pioggia, ma da metà turno in poi si può girare bene con le slick. In queste condizioni, c’è un pilota che è sempre superiore agli altri: Jack Miller.

L’australiano del team Pramac è il primo a entrare in pista con le gomme da asciutto, ed è anche il primo della classifica in 1’34”133, con un gran passo: ogni giro, il cronometro registrava un nuovo primato.

Da domani è previsto un netto miglioramento del meteo, ma se in gara dovessero esserci queste condizioni, si può già andare a scommettere sul nome del vincitore.

Bene la Honda

Al terzo posto Takaaki Nakagami, a 0”724 da Miller: il giapponese del team Cecchinello è stato l’unico a stare più o meno sempre vicino a Miller, anche se poi il distacco finale è di 0”724. Ma proprio nel giro finale, mentre stava migliorano i tempi di Jack, è caduto nella parte finale del tracciato, ma la sua è stata un’ottima sessione. In generale, la Honda è andata bene: Cal Crutchlow, non ancora al meglio fisicamente, è settimo, con Alex Márquez buon ottavo. Fa un po’ sorridere, ma forse è il miglior venerdì stagionale per la Honda, Jerez1 a parte…

Yamaha in difficoltà con Quartararo

Al secondo posto Maverick Viñales, che ha sempre avuto un buon ritmo. Così come ce l’ha avuto Valentino Rossi, quinto a 0”879: Valentino ha girato con costanza, mettendo insieme una serie di giri piuttosto interessanti. Buon turno anche per lui. Un po’ meno per Franco Morbidelli, nono, e, soprattutto per Fabio Quartararò, solo 13° a 1”356. Come mai così indietro? Come sempre non c’è una sola motivazione: Fabio sicuramente non ha forzato per non prendere troppi rischi in condizioni che, teoricamente, non ci saranno più nei prossimi giorni; ma è altrettanto vero che appare un po’ “rigido” sulla moto, con un fardello di pressione sulle spalle in questo momento piuttosto pesante. Domani, con l’asciutto, è però probabile che Fabio torni dove deve stare.

Ducati competitiva. Ma Dovizioso…

Oltre al miglior tempo di Miller - in questo caso da attribuire al 95% al pilota - la Ducati ha comunque dimostrato una buona competitività, con Johann Zarco 4 (rallentato però da un problema tecnico a metà sessione) e Danilo Petrucci 6°.

Nel complesso, veloci, ma faticano Pecco Bagnaia, solo 15° e, soprattutto, Andrea Dovizioso, 19°. Andrea è stato a lungo fermo ai box - come tanti altri piloti - in attesa che ci fossero le condizioni per girare con le slick, poi quando è entrato in pista è caduto alla curva 3, fortunatamente senza conseguenze. Dovizioso aveva rallentato il giro prima, perché c’era l’Aprilia di Smith in mezzo alla pista: le gomme si sono probabilmente raffreddate troppo, e quando è andato a piegare a sinistra, dopo tre curve a destra, ha perso l’anteriore. Poi è rimasto al box (mancavano ancora 6-7 minuti): ecco perché è così indietro.

Suzuki rincorre

In difficoltà anche i due piloti Suzuki Alex Rins, 11°, e Joan Mir, 12°: entrambi, però, sono stati davanti fino a pochi minuti dalla fine. Stasera alle 18 Davide Brivio spiegherà in diretta cosa è successo e com’è la situazione in casa Suzuki.

A Rossi, Zarco e Rins sono stati poi cancellati i tempi migliori per non aver rispettato il regime di bandiere gialle (arretrati rispettivamente al 12° e 10° e 14° posto). La classifica è pertanto quella che trovate aggiornata qui sotto.