MotoGP 2020. GP di Teruel da 0 a 10
Almeno uno scarto per tutti
Dopo che Tony Arbolino era stato costretto a saltare il GP di Aragon, Takaaki Nakagami era rimasto l’unico, nelle tre categorie, ad aver conquistato almeno un punto in tutti i GP disputati. Con la caduta del giapponese, non c’è più nessun pilota sempre nei primi 15 al traguardo.
Zero, come i piloti sempre a punti nel 2020
Un giapponese davanti a tutti dopo 16 anni
Alla 45esima gara in MotoGP, Takaaki Nakagami ha conquistato la sua prima pole position in questa categoria, sesta della carriera (5 in Moto2). Un pilota giapponese non partiva davanti a tutti sullo schieramento di partenza da 16 anni, quando Makoto Tamada conquistò la pole a Valencia nel 2004. La Honda non partiva dalla pole 14 GP, dal GP Giappone 2019 (ovviamente Marc Marquez).
Uno, come le pole di Nakagami
Ad Aragon come in tutto il 2019
Per la seconda volta consecutiva, Andrea Dovizioso non è riuscito a entrare in Q2: in tutto il 2019, Dovizioso aveva mancato la Q2 due volte. Nel 2020 sono già cinque le qualifiche con Andrea fuori dalla Q2: oltre che nelle due di Aragon è successo anche a Jerez2, Brno e Barcellona.
Due, come le volte consecutive di Dovizioso fuori dalla Q2.
Come nel 2013
Takaaki Nakagami è stato il terzo pilota quest’anno a partire per la prima volta dalla pole position in MotoGP, dopo Franco Morbidelli e Pol Espargaro. Anche nel 2013 tre piloti avevano conquistato per la prima volta la pole in MotoGP: Marc Marquez, Stefan Bradl e Cal Crutchlow.
Tre, come i piloti in pole per la prima volta in MotoGP.
Già meglio del 2019
Franco Morbidelli è partito ad Aragon2 per la quarta volta dalla prima fila in questa stagione: in tutto il 2019, era stato nei primi tre in qualifica tre volte. Anche nel giro secco, quindi, il Morbido ha fatto un bel passo in avanti rispetto all’anno scorso.
Quattro, come le prime file di Morbidelli
La prima in gara
Nakagami è un pilota che cade molto poco: quella di domenica è stata la sua prima scivolata in gara, la quinta dall’inizio della stagione. Meno di lui sono caduti solo: Petrucci (1), Vinales (3), Dovizioso, Mir e Crutchlow (4).
Cinque, come le cadute di Nakagami
Una moto sempre lenta
Celestino Vietti è un pilota fortissimo, ma troppo spesso sembra penalizzato da una Ktm lenta in rettilineo. In curva, Celestino fa sempre la differenza, ma sul dritto perde troppo.
Voto sei, al team VR46 Moto3
Mai così tante volte nei primi tre
Enea Bastianini (voto 8) ha conquistato ad Aragon il suo settimo podio stagionale: per Enea è un primato, non solo in Moto2, ma nella sua carriera. Nel 2015 e 2016, in Moto3, si era fermato a sei podi.
Sette, come i podi di Bastianini
Aragon1/Aragon2
Nella seconda gara disposta ad Aragon i 12 piloti della Q2 erano racchiusi in meno di otto decimi (0”760), mentre ad Aragon1 tra Quartararo in pole e P.Espargsaro, 12esimo, c’erano 1”126. Con il suo 1’47”642, Joan Mir, 12esimo ad Aragon2, sarebbe partito sesto ad Aragon1, esattamente nella stessa posizione che aveva conquistato nel GP di Aragon, ma con un tempo leggermente più alto (1’47”679).
Otto, come i decimi tra il primo e il 12esimo in Q2 in MotoGP
Onestà giapponese
Nel dopo gara, Takaaki Nakagami ha ammesso onestamente: “Ho sbagliato perché ho sentito troppo la pressione”. Bravo Taka, nessuna scusa, sincerità totale: tipico giapponese. Un grande.
Voto nove, a Nakagami
Imbattibile da tre GP
Quinto podio consecutivo, tre vittorie di fila: Sam Lowes è in uno stato di forma straordinario. A questo punto, è chiaro che diventa il favorito al titolo e non solo perché è primo in campionato. E’ l’ennesima conferma che lo stato d’animo, la tranquillità psicologica può fare una differenza mostruosa. Bravo Sam.
Voto dieci, a Lowes
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roberto.biagi3807, Genova (GE)Giusto il dieci a Lowes, in effetti è stato un fuoriclasse in supersport e, dopo diverse difficoltà nel motomondiale, il suo talento alla fine è riuscito ad emergere. Curiosamente, Aragon è stato il gp dei piloti che hanno corso nelle derivate dalla serie, Lowes appunto e Morbidelli.