MotoGP 2020. I temi del GP del Portogallo
Ecco quali possono essere i temi dell’ultima gara stagionale.
Pista nuova: bisogna adattarsi velocemente
Alcuni piloti (non tutti) hanno girato con le moto stradali, ma, come dice Andrea Dovizioso, con la MotoGP è tutto differente. Bisognerà quindi essere svelti ad adattarsi: chi troverà subito una buona base, potrà fare la differenza anche in gara.
Mir/Rins: una sfida d’onore
Joan Mir e Alex Rins faranno di tutto per vincere e arrivare davanti al compagno di squadra: senza più niente in palio, è soprattutto una questione d’onore. Rins, tra l’altro, può ancora conquistare il secondo posto in classifica generale: la sfida tra i due piloti Suzuki potrebbe essere avvincente.
Morbidelli: prima Yamaha
Dopo lo strepitoso successo di domenica scorsa, Franco Morbidelli ha un vantaggio importante (15 punti) su Maverick Vinales, il secondo pilota Yamaha meglio piazzato in classifica. Finire il campionato come miglior uomo Yamaha, oltretutto con la M1 (teoricamente) meno competitiva sarebbe tanta roba.
Ducati: l’ultima dei piloti ufficiali
Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci sono ai saluti: sarà la loro ultima gara con la Ducati. Per Andrea, potrebbe anche essere addirittura l’ultima gara della carriera: inevitabile che il GP el Portogallo assuma un valore importartene per entrambi.
Crutchlow: ultima gara
Anche Cal Crutchlow è all’ultima gara della carriera, perlomeno da pilota a tempo pieno (in futuro potrebbe fare qualche wild card): per come è andata la stagione, è difficile prevedere un Crutchlow protagonista, ma la spinta emotiva di finire alla grande potrebbe essere importante.
Moto3/Moto2: quanta tensione
Quattro piloti in Moto2 (Bastianini, Lowes, Marini e Bezzecchi), tre in Moto3 (Arenas, Ogura e Arbolino) si giocano il titolo a Portimao: alcuni di loro conoscono la pista per averci corso nel CEV. Su Moto.it trovate tutte le combinazioni iridate.
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