MotoGP 2020, il Diavolo e l'Acqua Santa. Battistella: "Al 90% Dovizioso nel 2021 farà il tester"
Un’altra interessante puntata del Diavolo (Carletto Pernat) e dell’Acqua Santa (Simone Battistella). Si comincia parlando del futuro di Andrea Dovizioso, e Battistella parla molto chiaro.
Battistella: “Non abbiamo ancora firmato, la possibilità più concreta potrebbe essere KTM”.
Entra a gamba tesa Pernat: “Butta polvere, io credo che abbia già un contratto con la Honda, la HRC ha un bisogno esagerato e disperato di Dovizioso”.
Battistella: “Tutti hanno l’intenzione di rinforzare pesantemente il test team. L’esempio viene dalla KTM, che ha fatto passi in avanti notevoli grazie al contributo di Pedrosa. Diciamo che al 90% Dovizioso sarà in pista come collaudatore”.
Campionato di alto o basso livello?
Acqua Santa: “Alto livello, ma con caratteristiche molto differenti. E che è di alto livello lo dicono anche i tempi sul giro”.
Diavolo: “Altissimo livello, ma bassissimo come punti. Do 110 e lode a tutti i piloti: fare tre gare consecutive, poi uno stop, poi altre tre gare è durissima a livello psicologico. Ma se Bagnaia avesse vinto a Misano si sarebbe giocato il mondiale nonostante tre zeri, è una roba da matti. Ma il livello si è alzato”.
Mir e Suzuki favoriti
Diavolo: “A Misano hanno dominato il GP, la Suzuki ha fatto una grande moto, Mir è fortissimo e ha bastonato psicologicamente il compagno di squadra. Può vincere il mondiale. Unico limite: le prestazioni in prova”
Acqua Santa: “Sicuramente lo vedo bene, è uno dei pretendenti, favorito non lo so, per la situazione così variabile. Penso che se Dovizioso e la sua squadra trovano la soluzione, rientrano tra i favoriti”.
Il futuro di Rossi
Diavolo: “Io avrei lasciato il testimone a Luca Marini, questo campionato è ancora più difficile per Valentino Rossi. Sicuramente farà il team nel 2022, bisognerà vedere con che moto, forse Suzuki”.
Acqua Santa. “Io credo che firmi per il 2021 con opzione per il 2022: si diverte troppo a guidare e ha ancora tantissima voglia di vincere”.
Quartararò: campione o sopravvalutato?
Acqua Santa: “Campione in essere: è velocissimo, ma adesso si trova in una situazione differente. Nel 2020 ha iniziato in modo differente, non ha più Márquez davanti, si è caricato da solo di pressione e aspettative. Quando lo fai è facile reagire con nervosismo e perdere concentrazione. E’ solo una questione di adattamento”.
Diavolo: “Campione “recidivo”: quando aveva vinto il CEV ed è passato al mondiale si è perso… Si è ritrovato con Boscoscuro e adesso si è riperso… Gli manca Márquez”.
Viñales: sarà costantemente competitivo?
Diavolo: “Io credo che farà ancora tanti alti e bassi, anche perché la Yamaha non sarà sempre quella super competitiva di Misano”.
Acqua Santa: “Anch'io penso che continuerà con gli alti e bassi, anche se a Misano ha reagito molto bene alla situazione della gara”.
Infine un pronostico sul prossimo GP a Barcellona
Pernat: “Io punto molto su Bagnaia e Morbidelli. Non metto Dovizioso perché l’ho visto spento, non perché non lo possa fare. Andrea si deve svegliare!”.
Battistella: “Vedo bene la Suzuki, anche la KTM. E’ una pista con poco grip, Yamaha dovrebbe andare forte. Ducati? Sicuramente Bagnaia è in forma, ma ci metto anche Dovi”.
Il campionato è più combattuto e per gli utonti pure più avvincente, perché è farlocco, completamente pilotato non dai piloti, ma dall'organizzatore.
Chi lo nega, giornalisti e addetti compresi, non ha tutte le rotelle al loro posto, oppure è in completa malafede, perché lo ripeto per l'ennesima volta, questa strategia è stata dichiarata e descritta da Corrado Cecchinelli in persona, in una lunga intervista a MS del 2016.
Che poi piloti (mica sempre e mica tanto), giornalisti (tantissimo), procuratori (i peggio di tutti, perché ora possono mettere anche Fantozzi su una moto, tanto se conviene allo sponsor, lo fanno arrivare davanti comunque), costruttori (a seconda degli accordi) vogliano fare finta di parlare di cose vere quando vanno davanti ai microfoni, be' è normale, visto che i loro stipendi dipendono da quanta gente ci crede.
Io a vedere questo scempio di uno dei miei sport preferiti, sinceramente soffro e spero che ci sia una divinità dello sport che si vendichi prepotentemente e ferocemente su responsabili e sui loro complici.