MotoGP 2020. Spunti, considerazioni e domande dopo il GP di Aragon
Quali sono state le chiavi del GP?
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Due errori di Marquez. Alex ha fatto due errori: uno all’ultima curva del terzultimo giro, che gli ha fatto capire di essere al limite con il posteriore e una alla prima del penultimo che gli ha fatto perdere un po’ di contatto da Rins;
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La partenza di Rins. Pur scattando dalla decima posizione, Alex era quarto alla fine del primo giro a 1”108 da Vinales: questo gli ha permesso di giocarsela praticamente alla pari con chi scattava dalla prima fila;
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Le difficoltà Yamaha. E’ la moto delle prove, ma in gara è spesso in difficoltà;
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Honda competitiva. Aragon si addice alla RC213V;
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Ducati in affanno. I piloti Ducati sono stati costretti a usare una coppia di medie, perché non potevano fare altra scelta (solo Zarco ha usato una soffice).
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I problemi di Quartararo. Il suo miglior giro, dice che Fabio aveva la velocità, ma ha pagato l’innalzamento della pressione della gomma anteriore.
Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).
Rins 1’48”404 (3); Morbidelli 1’48”537 (4); Quartararo 1’48”583 (3); Marquez 1’48”606; Vinales 1’48”623 (3); Nakagami 1’48”832 (4); Mir 1’48”834 (4); Crutchlow 1’48”912 (6); Miller 1’48”955 (5); Petrucci 1’49”072 (5).
Perché cambia così tanto il rendimento delle Yamaha tra prove e gara?
Risponde Morbidelli: “In prova possiamo girare da soli e fare le nostre linee. Quando Rins mi ha superato ho girato 1”2 più piano e anche quando mi ha passato Marquez ho rallentato di 1”. Il nostro problema è che se perdi l’inerzia giusta fuori dalla curva, fatichi a recuperare, perché manca accelerazione e velocità”.
La rimonta di Marquez.
Partenza: 11esimo; 1 giro: nono a 2”129; 2 giro: ottavo a 2”707; 3 giro: settimo a 2”869; 6 giro: sesto a 2”973; 8 giro: quinto a 2”187; 9 giro: quarto a 2”002; 11 giro: quarto a 1”437; 12 giro: quarto a 1”054; 14 giro: terzo a 1”040; 16 giro: terzo a 0”594; 18 giro: secondo a 0”638; 20 giro: secondo a 0”136; 22 giro: secondo a 0”271; traguardo: secondo a 0”263.
Al 19esimo giro Petrucci era 11esimo, al 20esimo 15esimo: cosa è successo?
Risponde Petrucci: “Pol Espargaro mi ha tamponato, sono uscito di pista e ho perso quattro posizioni. Non sarebbe comunque stata una gara memorabile, ma comunque 11esimo sarebbe stato meglio di 15esimo. Sono stato in Race Direction ma erano impegnati con la “Rookies Cup”: mi hanno detto che avevano già visto l’episodio e chi mi avrebbero chiamato per chiarimenti. Non so cosa decideranno”.
I piloti staranno ad Aragon o torneranno nei rispettivi paesi?
Alcuni piloti della MotoGP, quelli che possono viaggiare con aerei privati, tornano a casa, così come i piloti spagnoli, che abitano tutti più o meno a tre ore di auto dal circuito (molti stanno ad Andorra). Gli altri si fermano in circuito.
Il commento di Aleix Espargaro
Espargaro: “Una gara non facile. Sono partito bene ma poi davanti a me c'è stato un contatto che mi ha fatto perdere parecchie posizioni. Il mio ritmo non era male ma non al livello che mi sarei aspettato, purtroppo durante le prove a causa di qualche inconveniente non siamo riusciti a lavorare al meglio sulla gestione delle gomme. Ho sofferto in particolare in accelerazione, non riuscivo a sorpassare e questo mi ha limitato per tutta la gara".
Motori punzonati e motore utilizzato in gara
Dovizioso: punzonati 5, utilizzato il 5; Petrucci 5/5; Vinales 5/4; Quartararo 5/5; Morbidelli 5/5; Mir 4/4; A.Espargaro 5/5; Miller 5/5; P.Espargaro 6/6; Marquez: 4/4.
Tre motivi per ricordare il GP.
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Rossi e Arbolino assenti per Covid-19, ma solo Valentino positivo. I contagiati aumentano, il motomondiale comincia ad avere paura del maledetto virus;
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Polemica Dovizioso/Petrucci. Quanto accaduto in Q1 è uno degli episodi fondamentali di questo GP, anche in questo caso purtroppo in negativo;
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Suzuki prima in gara e prima nel mondiale. Prima vittoria per Alex Rins e la Suzuki, che torna in testa al mondiale dopo 20 anni, quando Kenny Roberts Jr poi vinse il mondiale.
Tre frasi del GP
3) Mir: “Prima o poi vincerò anch’io un GP”;
2) A. Marquez: “Chiamarsi Marquez significa che quando sbagli la gente ti critica molto di più”;
1) M. Marquez (sui social): “Ciao a tutti, sono il fratello di Alex”.
Io l’avevo detto
Tanti, quasi tutti: “Alex Marquez è in HRC solo perché fratello di Marc”.
Una storia che più va avanti e più sprofonda nel grottesco, qualcuno sostiene che sia voluta, non saprei proprio cosa dire in merito se non che si dovrebbe fare in modo di porvi fine al più presto.
Per alcune squadre comunque ai problemi di tutti se ne aggiungono di personali.
Honda su tutti che essendosi trovata nel giro di pochi mesi senza i loro piloti di punta (Lorenzo per ritiro e M.Marquez per incidente poi gestito in modo forsennato, sono passati da protagonisti assoluti a comprimari.
Il pochissimo tempo a disposizione causa la disputa di un campionato a ranghi ristretti non li ha aiutati.
La loro caparbietà e capacità di reazione è stata comunque fenomenale e i risultati si si stanno vedendo.
Yamaha aveva fatto incetta di piloti mettendosi in casa i migliori dopo M.Marquez, la moto nelle prove invernali (non solo) sembrava essere un vero fulmine di guerra tanto che dopo la prima gara gli era già stato assegnato il titolo "a tavolino" se mai il dubbio poteva essere quale dei loro piloti sarebbe diventato il campione.
A lungo andare però sono sorti problemi di vario genere: motori, freni, e altri non bene identificati che hanno rimesso in discussione un po tutto.
Ducati, vice campione del mondo per ben 3 anni consecutivi! Tifosi a ribadire un giorno si e uno anche che senza M.Marquez avrebbero vinto 3 mondiali, ora M.Marquez non c'è ma loro continuano come prima anzi pure peggio perché ultimamente le stanno prendendo pure dal fratellino del "colpevole"!!!
Dovizioso è irriconoscibile, sembra avere perso la sicurezza, la calma e la saggezza che lo hanno sempre contraddistinto, oltre la concretezza in pista.
A pensarci bene i motivi ci sono tutti.
Senza Dovizioso "in palla" che nonostante tutto è il primo pilota Ducati in classifica, il resto della squadra sembra essere ben poca cosa, se non succede qualcosa di inaspettato il prossimo anno avranno in squadra ufficiale un pilota che riesce a fare al massimo metà gara e un altro che cade troppo spesso pur andando piano, le eccezioni non confermano la regola.
Non è colpa di nessuno per carità anche perché loro ci provano a mettere sotto contratto campioni già affermati ma sembra che con loro nessuno ci voglia andare.
Ultimamente si stanno portando in casa diversi giovani promettenti e spero per loro che nel mazzo vi sia qualcuno degno del blasone.
Suzuki, squadra partita di recente da un "foglio bianco" hanno fatto tutto con calma, piloti giovani ma scelti con maestria, bravissimo "direttore" forse il più esperto e competente di materiale umano (non solo) dell'intero baraccone che è il "motor sport" di oggi.
Stanno avendo una crescita costante fino ad essere arrivati in cima alla classifica mondiale.
Ora comincia il bello e devono dimostrare di essere degni del nuovo ruolo, ci riusciranno?
Onestamente spero di si, per la professionalità e l'impegno dimostrati fino ad ora che ritengo sia superiore a tutti quelli rimasti in lizza.
Inoltre (opinione personale) loro hanno in casa un giovane pilota che per la sua breve storia potrebbe diventare il più consistente rivale del n° 1 indiscusso, sempre che quest'ultimo ritorni ad essere quello che abbiamo conosciuto, colgo l'occasione per fargli un grosso "in bocca al lupo.
KTM, tanti soldi da spendere, a mio parere li stano spendendo bene ma a loro serve una merce che non è in vendita (lo scrissi subito dopo il suo ingresso in Moto GP): lo storico in questa categoria.
I regolamenti odierni li stanno aiutando molto ma dovranno attendere ancora.
Aprilia, sembra abbiano un po meno rispetto la concorrenza di tutto quanto servirebbe per fare meglio, il risultato è quello che è in effetti.
Valentino Masini