MotoGP 2020. Yamaha e FIM: che brutta figura...
Dopo la penalizzazione, la Yamaha fa sapere la sua posizione su quanto accaduto. Ecco il comunicato ufficiale.
“A seguito della decisione della FIM relativa alla sanzione per il mancato rispetto del protocollo, che impone l’approvazione preventiva unanime della MSMA quando si utilizzano valvole di due diversi produttori nei motori delle moto Monster Energy Yamaha MotoGP e Petronas Yamaha Sepang Racing Team nella stagione 2020, Yamaha fa sapere la sua posizione.
Yamaha Motor Co. Ltd. Riconosce, rispetta e accetta la decisione della FIM sui protocolli sbagliati che sono stati seguiti. Non farà appello contro le sanzioni della FIM.
A causa di una supervisione interna e di una errata comprensione del regolamento attuale, Yamaha ha omesso di dare notifica preventiva e ottenere l’approvazione da parte della MSMA per l’uso di valvole da parte di due produttori (differenti, NDA).
Yamaha desidera chiarire che non vi era alcuna intenzione di dolo nell’usare le valvole di due diversi fornitori, valvole che sono state prodotte secondo una specifica di progetto comune.
Dopo la sanzione inflitta dalla FIM giovedì 5 novembre, Yamaha continua a impegnarsi a supportare i suoi piloti MotoGP e le due squadre nel tentativo di conquistare il titolo. Farà sforzi straordinari per competere ancora per la classifica del Campionato del mondo MotoGP 2020 e piloti”.
Insomma, un comunicato che non chiarisce nulla, non spiega cosa è successo, cosa che, peraltro, avrebbe dovuto fare la FIM, che come al solito non ha fatto. Andrebbe chiarito quando e perché si è deciso di investigare sui motori in questione (un reclamo, una segnalazione, un dubbio dei commissari, o cosa?); bisognerebbe sapere se i due fornitori hanno costruito valvole esattamente uguali o sono state fatte delle modifiche, quando Yamaha ha deciso di affidarsi a due diversi fornitori. E ancora: questo episodio c’entra con la richiesta che Yamaha aveva fatto in Austria alla MSMA di poter intervenire sui motori e, nello specifico, sulle valvole, richiesta poi ritirata? Quali motori, tra i cinque punzonati, hanno le valvole di un fornitore e quali le altre?
Insomma, i dubbi erano, sono e rimangono tanti. Così come lascia perplessi la decisione presa di non sanzionare i piloti: non so se sia mai successa prima una cosa del genere.
“Si crea un precedente pericoloso” dice giustamente Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati: solitamente, quando una Casa commette un’infrazione tecnica, pagano anche i piloti, seppure chiaramente non colpevoli. Tralasciando il commento polemico di Marc Márquez - condivisibile nella sostanza, ma poco chiaro nella motivazione: Márquez non ha mai voluto entrare nelle decisione degli “arbitri” del motomondiale, perché lo fa adesso da casa, mentre non c’entra nulla con questo campionato? Secondo me la sua presa di posizione è assolutamente fuori luogo -, rimane il fatto che la decisione di sanzionare la Casa e non i piloti è assolutamente fuori dal mondo. Un altro sbaglio inconcepibile.
“Ma io preferisco così - filosofeggia Davide Brivio - voglio giocarmi il mondiale in pista. Ma questa sanzione getta un’ombra sul campionato Yamaha”. E la getta anche sul motomondiale, una volta di più.
https://www.moto.it/MotoGP/motogp-e-ufficiale-si-procede-con-l-omologazione-di-motore-e-aerodinamica.html
La cosa interessante è che i motori non sono punzonati tutti alla prima gara ma è solo richiesto che siano aderenti alle specifiche. La Yamaha aveva chiesto di aprire i motori già punzonati cosa che era stata rifiutata dalle altre case, ma, ipotizzo, ha messo le valvole buone su quelli ancora da punzonare.
L. Jarvis: "abbiamo ordinato le valvole per la stagione in corso (2020...) dal nostro solito fornitore. Questo fornitore ha dichiarato di trovarsi in difficoltà, e di NON POTER COMPLETARE LA PRODUZIONE DEL LOTTO DI VALVOLE ORDINATO.
Allora Yamaha ha "girato" i disegni tecnici ad una seconda azienda PER COMPLETARE IL LOTTO DI VALVOLE NECESSARIO ALLA STAGIONE.
Quindi stessi disegni e materiali, MA DIFFERENTI FORNITORI (come avevo già detto ieri...).
Durante la prima gara Vinales ha rotto il motore durante le prove (e Rossi in gara), allora abbiamo deciso di cambiare le valvole IN TUTTI GLI ALTRI MOTORI (ha detto esattamente così! In TUTTI I MOTORI, sono sicurissimo! E sinceramente non capisco come visto che quest'anno sono tutti punzonati ad inizio stagione...).
Quando la vicenda è venuta alla luce, è stato richiesto un esame tecnico approfondito sui 2 lotti di valvole (provenienti da 2 aziende diverse) dai quali si è (ovviamente...) evidenziato che il disegno era esattamente lo stesso (e non poteva essere altrimenti, sennò avrebbero dovuto modificare molto altri componenti del motore...) MA OVVIAMENTE LA COSTRUZIONE NON POTEVA ESSERE LA STESSA DATO CHE OGNI AZIENDA HA I PROPRI PROCESSI PRODUTTIVI E CHE SONO ASSOLUTAMENTE PROTETTI!!!
(nds: la scoperta dell'acqua calda...)
Jarvis ha sottolineato più volte che i motori con le valvole cambiate e che avevano girato in pista SONO STATI RITIRATI DALL'USO! Ha parlato al "plurare", quindi forse per Vinales è più di un motore... E che quindi Yamaha NON AVREBBE AVUTO VANTAGGI.
*************************************************************************
Il fatto è che gli asini non volano...
Jarvis non ha chiarito come sia possibile "cambiare" dei componenti sotto "sigillo" come le valvole su motori - per regolamento - tutti sigillati ad inizio anno.
Ma soprattutto è assolutamente pacifico che Yamaha ha capito subito che c'era un difetto al 1° lotto di valvole, ed ha cercato di cambiarlo sperando di farla franca come Ducati la fece franca per il "cucchiaio"...
Ed infatti il ladro espeleta (condannato per compra-vendita falsa di azioni MotoGP...) ha fatto si che tutto passasse impunito con la ridicola sanzione ai Teams.
Sanzione che la prossima settimana nessuno si ricorderà.
Grazi espeleta, grazie davvero! Ottimo lavoro...
P.S. - Vorrei sapere perchè mi censurate il commento... Ridicolo!