Nella conferenza stampa che ha aperto il weekendi di gare, Danilo Petrucci ha parlato a lungo del suo presente e del suo futuro, dove la MotoGP non pare essere più contemplata:

"Al momento non ho proposte così allettanti, dovrei andare dove mi porta il cuore, con chi ha deciso di darmi fiducia. Sto aspettando un progetto chiaro, di parlare faccia a faccia con KTM. Abbiamo parlato al telefono, io al momento non ho niente in mano, non ho alternativa, quindi per me è deciso per la Dakar, ma dobbiamo definire tutto. Sono stato sempre molto onesto in quello che faccio: quando mi hanno detto che non sarei stato più un pilota di MotoGP, avrei voluto dirgli prima che bisognava cambiare qualcosa. E’ chiaro che KTM ha avuto pressioni per la questione di Raul Fernandez, non volevano perderlo: è chiaro che non hanno gestito bene la cosa, ma tutti possono sbagliare. Però mi hanno detto che per la buona persona che sono mi hanno detto che vorrebbero continuare. Non abbiamo rimpianti, io ho cercato di portare la mia esperienza, di fare le cose come le ho viste fare in passato. Mi sarebbe piaciuto continuare, ma non così, questi risultati non fanno bene né a me né a KTM. Ho dato il via al progetto, ma c’è ancora da organizzare un programma, un budget: sto aspettando di avere la situazione chiara, non ho niente di scritto in mano. Ho un’età che mi posso permettere di imparare per 2-3 anni, lì il mio fisico potrebbe essere un vantaggio… Nella velocità non ho offerte, anche se non mi scorderò come si guida una moto”.