MotoGP 2021. Le pagelle del GP di Catalunya a Barcellona
Miguel Oliveira: voto 9,5
Una gara praticamente perfetta, non da 10 perché non sappiamo come sarebbe finita se Quartararo non avesse avuto il problema alla tuta. Ma lui ha fatto tutto perfettamente: partenza ottima, gran sorpasso su Fabio al cambio di direzione tra la 1-2, ottimo ritmo al comando, grandissima replica al sorpasso del rivale della Yamaha, grande tenuta nel finale per resistere a Zarco. Gran pilota.
Johann Zarco: voto 9
Sta dimostrando grandissime qualità: velocità, e non è una sorpresa, ma anche grande gestione, capacità di controllo, non solo della sua Desmosedici, ma anche personale. La sua lettura della gara è stata molto buona, sa reagire ai momenti di difficoltà senza perdere la calma, sembra avere molto chiaro in testa cosa deve fare e quando. Sorprendente (almeno per me).
Jack Miller, voto 7
Per la verità, la sua non è stata una gara entusiasmante e visto quello che è successo a Quartararo avrebbe dovuto batterlo in pista e non solo a “tavolino” come poi è successo. In sintesi: il risultato è più che positivo, la prestazione al di sotto delle possibilità della moto. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Joan Mir, voto 6
Sbaglia la scelta della gomma posteriore: un errore determinante al fine del risultato. A inizio gara, quando tutto funziona bene mette in mostra la solita velocità, grinta e determinazione nei sorpassi, illudendo e illudendosi di potersi addirittura giocare la vittoria. Poi, come tutti i piloti con la media, è costretto a “remare” per arrivare a fine gara, ma secondo me ha fatto vedere un ottimo potenziale. Però non è più come l’anno scorso, combatte con “pacchetti” moto-pilota più forti. Con le unghie.
Maverick Vinales, voto 6
Sufficienza (scarsa) perché ha mille scusanti: la sua è stata una settimana molto complicata, tra cambio di capotecnico e un’intervista (a Dazn Spagna) che ha creato polemiche e tensioni, che sicuramente non gli hanno giovato. Anche lui paga la scelta della gomma posteriore, ma a metà gara ha colpito come nonostante girasse quasi un secondo più forte di Mir non sia riuscita a superarlo. E stiamo parlando di un pilota in sella a una Suzuki, non a una Ducati…
Fabio Quartararo, voto 7
Chissà cosa è successo veramente con la tuta, se è stato lui ad aprirla (come detto dagli Steward e come sembra probabile) o si è aperta da sola. E’ chiaro che se è stato lui il voto si abbasserebbe drasticamente, ma mi piace sottolineare quello che è riuscito a fare in condizioni davvero complicate. Sia ben chiaro: qualsiasi altro pilota sarebbe rimasto in pista come ha fatto lui, personalmente su questo non ho dubbi, non era lui che doveva fermarsi, ma avrebbero dovuto imporglielo gli Steward. Tornando alla gara, ha sorpreso, in negativo, come non sia riuscito a concretizzare la netta superiorità dimostrato in prova. In ogni caso: che fisico!
Pecco Bagnaia, voto 5
Una gara sotto tono, anche nel suo caso condizionata dalla media posteriore. Ma come ha ammesso lui onestamente, anche con la dura non sarebbe salito sul podio. Un passo indietro: ci può stare. Dai Pecco, dai.
Brad Binder, voto 4
Sportellate a destra e a sinistra, entrate durissime: va bene essere aggressivi, ma così è troppo. Calma.
Franco Morbidelli, voto 8
E’ rassegnato, impotente di fronte a una inferiorità tecnica evidente. Ma lui per me non ha niente da rimproverarsi. Senza motore.
Enea Bastianini, voto 6
In gara rende sempre meglio che in prova: deve essere più efficace nel giro secco.
Luca Marini, voto 5
Continua l’apprendistato, con un po’ di fatica.
Lorenzo Savadori, voto 4
Il distacco è troppo grande, può fare meglio.
Valentino Rossi, voto 5
Sembrava potesse fare una gara più che dignitosa, aveva veramente un buon passo. Ma qualcosa non ha funzionato: secondo lui, inequivocabilmente la gomma. Che peccato. Sgommato.
Aleix Espargaro, voto 5
Ha azzardato la soffice e ha fatto sognare: terzo, addirittura secondo per una curva. Poi ha perso posizioni ed è caduto. Ma ci sta.
Marc Marquez, voto 5
Terzo zero consecutivo, un altro fine settimana molto difficile. Soffre, ma non si dà per vinto, in qualche modo ci prova sempre. I suoi sette giri sono stati convincenti e danno speranza per il futuro. Però cade troppo. Come ha sempre fatto, peraltro.
Danilo Petrucci, voto 4
Purtroppo la situazione è difficilissima: tecnicamente perché le sue dimensioni lo penalizzano molto in rettilineo; psicologicamente perché ormai siamo ai titoli di coda…
Pol Espargaro, voto 4
Un disastro: è lento e cade.
KTM RC16, voto 9,5
Mezzo voto in più per l’incredibile capacità di reazione mostrata: a inizio stagione sembrava la peggior moto in pista, ma in pochi mesi è tornata a livelli altissimi. E’ veloce quasi come una Ducati e si guida bene in curva.
Ducati DesmosediciGP, voto 9
Ha sofferto più che su altre piste, ma si conferma una moto di altissimo livello, imbattibile in accelerazione e rettilineo, efficace anche in piega. Bel lavoro, ingegner Dall’Igna.
Yamaha M1, voto 9
Manca motore e su questo non ci si può fare nulla, per il momento. Però è una gran moto.
Suzuki GSX-RR, voto 8,5
Personalmente sono d’accordo con Mir: Yamaha, Ducati e adesso KTM sono cresciute di più rispetto al 2020, la Suzuki fa fatica a tenere testa a queste moto.
Honda RC213V, voto 6
Rimango convinto che con Marquez a posto, sarebbe sempre davanti, ma le tante, troppe cadute certificano le difficoltà di una moto che non è all’altezza della fama del Marchio.
Aprilia RS-GP, voto 7
Probabilmente meno efficace rispetto ad altre piste, ma comunque sempre a un buon livello
Mi sembra emblematico del periodo che stiamo vivendo, colgo l'analogia con altre "istituzioni" (ben diverse ma fondamentali più dei campionissimi) che stanno altresì cadendo..