L'INTERVISTA

MotoGP 2022. GP di Aragon. La gomma fredda, la carena incastrata: Marc Marquez spiega le cadute di Fabio Quartararo e Takaaki Nakagami [VIDEO]

- Il pilota ha precisato come si sono svolti i fatti dal suo punto di vista. Lo spagnolo è rimasto coinvolto in entrambi gli spaventosi incidenti di inizio gara, per fortuna senza gravi conseguenze per nessuno
MotoGP 2022. GP di Aragon. La gomma fredda, la carena incastrata: Marc Marquez spiega le cadute di Fabio Quartararo e Takaaki Nakagami [VIDEO]

È stato coinvolto in entrambi gli incidenti, spaventosi, di inizio gara ma in questo caso Marc Marquez ha spiegato che le responsabilità non sono sue: Fabio Quartararo prima e Takaaki Nakagami dopo sono caduti dopo aver urtato il numero 93.

Un rientro piuttosto turbolento e durato pochissimo. Dopo un'ottima partenza dall'esterno Marquez è passato da 13esimo a sesto: 

Marquez spiega cosa è successo con Quartararo

Marquez ha spiegato cosa è successo: "Sono partito forte, mi sentivo bene ma alla curva 3 ho provato a tenere la linea giusta ma con la gomma fredda la moto mi è partita dietro. Quartararo era vicino e voleva sorpassarmi alla 4, credo, l'avevo proprio dietro e mi ha toccato (ed è caduto rovinosamente, riportando bruciature sul torace). Poi ho sentito qualcosa di strano sulla moto". Quel qualcosa di strano era un pezzo di carena della M1 che si è incastrato tra la ruota posteriore e il telaio della Honda.

Sul sito della MotoGP il VIDEO di questa caduta (è gratuito ma bisogna essere registrati per vederlo).

Marquez spiega cosa è successo con Nakagami

"Nell’incidente con Nakagami - ha chiarito Marquez - sembra che io vado a sinistra e lo vada a cercare ma ovviamente non volevo… sono un pilota di MotoGP, so che è il primo giro, si vede dalle immagini. Quando inserisco l’abbassatore c’è un pezzo di carena della moto di Quartararo nella mia ruota per questo non solo Nakagami, anche Marini e mio fratello per poco mi prendono, quando ho inserito l’abbassatore la ruota si è bloccata e la moto stava andando a sinistra".

Sempre sul sito della MotoGP il VIDEO di questa seconda caduta (è gratuito ma stessa cosa di sopra).

Il paradosso è che sei partito troppo bene…

“L’obiettivo era finire la gara, vedere come andava la moto, come andavo io, abbiamo fatto solo una prima curva buona”

Pensi che senza abbassatore la moto sarebbe andata meglio?

“No, per me no. Perché alla curva 5 ho sentito qualcosa di strano, alla 6-7 invece andava bene, ma nel punto in cui inseriamo l’abbassatore beh se non l’avessi inserito con Nakagami non sarebbe successo nulla”

Il tuo bilancio a fine weekend?

“Sono contento, la forza è andata calando nel weekend, sia nel braccio destro che nel sinistro, che uso di più. Non posso dire come sono tornato perché il circuito mi piace, a sinistra, ma non ho fatto la gara. Ancora mancano 5 gare e vediamo”

Fabio Quartararo e i cerotti per coprire le bruciature rimediate
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Commenti

  • DK74ever🇯🇵
    DK74ever🇯🇵, Ronchi dei Legionari (GO)

    Io davvero non comprendo quelli che: " doveva accorgersi del problema e spostarsi " : in un siffatto frangente si sarebbe dovuto voltare in ogni caso, e da un lato solo ovviamente ,non avendo gli occhi di uno squalo martello, quindi già era come tirare la monetina; ok è successo alla curva 7 con Taka, ma sarebbe potuto succedere anche alla 4 o 5 se come dite Voi in tanti " avesse rallentato prima e si fosse defilato" SI CERTO ....MA IN QUALE MANIERA DEL TUTTO SICURA ?????!!!!! e caspita dai un po di buon senso e logica.
  • Simo687079
    Simo687079, Sirolo (AN)

    Un caro saluto a tutti i "filosofi" col c**o degli altri, adesso che tocca star sotto.
    Io non dimentico, son troppo vecchio, l'odio sul Sic e Rossi che i "filosofi" hanno dispensato in passato mettendosi, peccato mortale, dalla parte degli spagnoli che ci hanno sempre pi***ato in testa e rubato mondiali nel tripudio proprio di quei haters che adesso filosofeggiano.
    Se qualcun segue la F1non potrà far meno di pensare che Verrstappen era proprio come il Sic, additato di ogni nefandezza perchè non aveva "riguardo" fin da quando correva con un mezzo di gran lunga inferiore agli altri, ben più nobili, famosi e vincenti.
    La differenza l'ha fatta la s**ga per Marco, ma fino a quel momento era il pericolo pubblico n°1, con i filosofi italiani in testa a dar sponda agli spagnoli.
    Beh che che poi siano passati tutti a piangere ed ora si risentono per Marquez spiace ma è la legge del Karma, del contrappasso o della ruota che gira, poche balle.
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