MotoGP 2022, GP di Indonesia a Mandalika. Marc Marquez: “Ho rischiato anche se non ero nelle condizioni di farlo”
Brutta giornata per Marc Márquez alla vigilia del GP d'Indonesia. Due cadute in Q2 lo costringeranno a partire dalla 14esima posizione, dopo essere stato 15esimo in QP (Ha guadagnato una posizione per la penalizzazione di Morbidelli).
Marc, cosa è successo?
“Ci ho provato, anche se non era possibile farlo: ecco cosa è successo. È vero che da ieri tutte le Honda stanno avendo problemi inaspettati. È vero che nelle FP1 e FP3 non siamo andati troppo male, ma le condizioni della pista erano miste. Una volta che l’asfalto si è asciugato e il calore è aumentato, abbiamo faticato molto a guidare bene. E in Q1 ci ho provato senza essere pronto. Non mi sentivo bene, ma ci ho provato perché non passare in Q2 non era un’opzione che prendevo in considerazione"
"È vero che avrei potuto evitare la seconda caduta, ma ero troppo "caldo". Quando sono andato lungo sapevo di essere in un buon giro ed era la mia ultima possibilità, quindi ci ho provato comunque. Ho cercato di rimanere all'interno della pista, ma quando sono entrato nella zona sporca ho perso il controllo"
Problemi inaspettati per Honda
“Sarà molto difficile partendo così indietro. Anche se devo dire che avrei preferito partire dalla 15esima posizione perché è più pulita della 14esima... È chiaro che oggi non era il nostro giorno. Speriamo che la sensazione domani in gara sia diversa"
“Quando parlo di problemi inaspettati è perché qui nel test siamo andati molto bene, Pol, Taka, mio fratello ed io. Ma da quando siamo arrivati qui abbiamo iniziato ad avere molti problemi con il posteriore, poi ci sono stati problemi davanti. Non posso guidare con l'anteriore che mi piace perché, come ho detto in Qatar, non mi sento a mio agio"
"Ma gli altri hanno gli stessi nostri pneumatici, quindi non possiamo incolpare altri quando parliamo dei nostri problemi. È uguale per tutti, quindi dobbiamo capire come sfruttare al meglio ciò che abbiamo. Quartararo ha fatto lo stesso tempo oggi come nei test. Le prestazioni ci sono... Ed è uno pneumatico con cui ho vinto delle gare in passato"
“Naturalmente non siamo così male da finire 14esimi domani, siamo molto meglio. Ma è vero che tutto insieme, le gomme e tutto ciò che stiamo testando sull'anteriore, mi confondono e non mi fanno guidare bene. Per domani faremo un passo indietro e guideremo una moto che conosco, una moto di cui capisco i limiti, che so come funziona l'anteriore. Cercherò di fare una buona partenza e di finire la gara"
Pazienza finita, all'attacco
“Su questa nuova Honda abbiamo migliorato molto il grip posteriore, ma dal primo momento ho avuto difficoltà con l'anteriore. Sulla moto precedente avevo problemi con il grip posteriore, ma all'anteriore ero pronto, conoscevo perfettamente il limite. Sì, cadevo, ma sapevo fin dove potevo arrivare. Questa mattina abbiamo iniziato a lavorare sull’assetto, questo pomeriggio ho salvato alcune cadute... Sì, sono caduto due volte ma ne ho salvate altre. Dobbiamo fare un passo alla volta"
“È vero che probabilmente siamo nel circuito peggiore per ricominciare da dove siamo partiti, ma ci proveremo. Quello che è chiaro è che non potrò avere la stessa pazienza che avevo in Qatar: partendo 14esimo devo attaccare. E attaccando mi prenderò dei rischi, vedremo se saranno troppi o no. Ma per finire almeno nei primi 10 devo correre dei rischi. Non sto dicendo di lottare per il podio o per la vittoria, ma non posso pensare a una gara come a quella del Qatar. Bisogna attaccare, superare i piloti... Sarò particolarmente attento nelle curve 11, 12 e 13, dove sono caduto, ma onestamente non mi sento a mio agio in nessun punto del circuito"
"Metterò la morbida al posteriore"
“Siamo sempre alla ricerca di qualcosa di più, e quando si cerca quel qualcosa in più bisogna correre dei rischi. Ciò che abbiamo testato non è chiaro, quindi faremo un passo indietro. Questo è importante"
“Normalmente sono fiducioso nella mia gestione delle gomme, ma domani non c'è spazio per la gestione, bisogna attaccare. Ed è per questo che metteremo la soffice posteriore: per attaccare. Bisogna provarci. Penso che possiamo fare una buona gara. Bisogna credere in se stessi, e io credo sempre in me stesso"
oggi soprattutto nel giro in cui è caduto la prima volta, stava guidando sopra i problemi della sua moto in una maniera incredibile, che io non ho mai visto fare a nessun altro pilota.
Se poi teniamo conto dei suoi infortuni, è ancora più eccezionale quello che fa, perchè per prendersi questi rischi sapendo quello che ha appena passato vuol dire avere davvero gli attributi...
E senza batter ciglio poi è risalito in moto ed è sceso in pista allo stesso modo con l'unico obiettivo di passare il turno.
Potrà anche non vincere mai più nulla ma è e rimarrà un fenomeno senza eguali