MotoGP 2022, GP Qatar: FP1 a Brad Binder
Non fa caldissimo, ci son una trentina di gradi nell’aria, poco meno di 40 sull’asfalto, che non è troppo pulito, ma non è nemmeno messo così male come si temeva, non c’è vento, altro aspetto positivo. Ma sono comunque condizioni molto differenti rispetto a quelle che ci saranno in gara domenica alle 18 locali, le 16 italiane: farà più freddo, ci sarà più umidità, si dovranno utilizzare gomme differenti. Quindi si può dire poco, davvero poco di questa prima sessione del 2022.
E bisogna capire anche come hanno fatto il tempo chi è davanti: per esempio Binder e Nakagami, rispettivamente primo e secondo, hanno messo la gomma nuova nel finale. Non necessariamente la soffice, ma nuova, quindi con un indubbio vantaggio. Se comunque la prestazione della KTM può essere considerata come una sorpresa, il secondo posto di Nakagami, a soli 0”056 sembra confermare la competitività della Honda, che ha i suoi quattro piloti tutti nelle prime dieci posizioni: Pol Espargaro è quarto, Marc Marquez quinto, Alex Marquez nono. MM93 ha girato sempre con le stesse gomme - medie - con un ottimo passo: sembra davvero in forma. Così come continua a esserlo Alex Rins, veloce per tutto l’inverno e terzo anche oggi, con Joan Mir settimo: buona conferma anche per la Suzuki.
Ducati, inizio sotto tono
La migliore Ducati è invece quella di Jorge Martin, solo 12esimo, con Enea Bastianini 14esimo, Johann Zarco 17esimo, Pecco Bagnaia 18esimo, Luca Marini 20esimo, Fabio Di Giannatonio 22esimo, Marco Bezzecchi 24esimo, con Di Giannantonio e Bagnaia finiti a terra, fortunatamente senza conseguenze. La Ducati schiera tre configurazioni di motore differenti: motore 2022 con pezzi 2021 per Bagnaia e Miller; motore 2022 per Zarco, Martin e Marini, motore 2021 per Bastianini, Di Giannatonio e Bezzecchi, con i due piloti della squadra ufficiale che hanno scelto questa soluzione perché ritengono l’erogazione migliore. È chiaro che ci vuole un attimo di adattamento.
Yamaha sempre lenta
Una conferma viene dalla classifica delle velocità massime: agli ultimi quattro posti ci sono le quattro Yamaha M1. Fortunatamente, il resto funziona bene, con un Franco Morbidelli, sesto, che ha fatto vedere un buon rendimento, mentre il campione del mondo Fabio Quartararo è 11esimo ed Andrea Dovizioso 16esimo: il primo turno sembra confermare che la M1 è più indietro rispetto ad altre moto. In Casa Aprilia, il più veloce è ancor auna volta Aleix Espargaro, ottavo, mentre Maverick Vinales è 15esimo.
La MotoGP torna in pista alle 16 italiane (le 18 in Qatar) per le FP2.
Mi fa piacere che Morbidelli abbia voluto dare un segnale positivo.... sopratutto a se stesso credo,
Un anno di assenza oggettiva alle gare possono provocare danni irreversibili: forza Franco.
Valentino Masini