L'ANALISI

MotoGP 2022, GP Qatar. Marc Marquez e Pedro Acosta: la gara "normale" di due piloti speciali

- Marquez e Acosta sono abituati a brillare ma in Qatar sono stati anonimi. Per il campione di Moto3 può essere una normale fase di adattamento (anche se ha fatto una bella rimonta), per il 93 potrebbe essere l’inizio di una fase più matura
MotoGP 2022, GP Qatar. Marc Marquez e Pedro Acosta: la gara normale di due piloti speciali

Che rapporto hanno Marc Marquez e Pedro Acosta? Sono amici? Prima o poi uscirà una foto di un piccolo Pedro Acosta immortalato con il suo idolo già in MotoGP come il famoso scatto del 2008 con Valentino Rossi e Marc? Tra pochi anni i due si giocheranno un mondiale all’ultima curva? Litigheranno?

Non lo sappiamo, ovviamente. Quel che sappiamo è che sono due piloti con una storia speciale e che, per una volta, hanno corso una gara normale. In Qatar Marquez è arrivato quinto, Acosta dodicesimo.

Quando ci sono in ballo loro due, come del resto quando c’era Valentino al picco (un picco durato 20 anni…) spesso fa più notizia una cattiva prestazione che una vittoria, ma nel primo GP dell’anno non sono stati né fenomeni né asini: sono stati anonimi.

Il 93, da ragioniere, ha messo in saccoccia 11 punti che potranno tornare buoni più avanti, per il mondiale (qui le sue parole nel dopo gara). Dal venerdì aveva detto di non essere candidato alla vittoria e tutti hanno pensato che stesse bluffando perché la Honda andava bene (ed è andata bene con Pol Espargaro che è stato a lungo in testa). E invece era vero, non aveva il potenziale per stare davanti e vincere e, cosa nuova-nuovissima per lui, è stato dietro e ha amministrato.

Che sia un nuovo Marquez? Perché no, alla fine gli infortuni, come gli accadimenti tragici della vita fanno esperienza e insegnano. Come sarebbe oggi Marquez se nella prima gara del 2020 si fosse accontentato di fare podio e non avesse voluto in tutti i modi provare a recuperare tutti correndo in modo spettacolare ma spericolato? Avrebbe due titoli mondiali in più?

La mia carriera fino al 2019 era stata perfetta” ha detto all’inizio di questa stagione. Può essere che questi due anni difficilissimi ci consegnino un pilota ancora fortissimo, il talento non se ne va, ma più razionale. Lo vedremo nelle prossime gare se, quando non ne avrà per vincere, si accontenterà del piazzamento.

Per quanto riguarda Acosta sia il 93 che Quartararo, Bagnaia e Mir lo hanno indicato come favorito per il titolo di Moto2. Un rookie favorito. Perché Acosta è speciale. L’anno scorso in Moto3 nelle prime 4 gare un secondo posto e tre vittorie. Talento smisurato. Poi il recupero di Dennis Foggia nella seconda parte della stagione e il colpo di reni finale con una vittoria del classe 2004 nella penultima gara per vincere il titolo da debuttante.

È il personaggio principale delle categorie inferiori, lo era già l’anno scorso. C'è molta attesa intorno a lui. Ma domenica ha esordito in modo normale, con un dodicesimo posto. Il piazzamento però non inganni troppo: Pedro è stato buttato fuori alla prima curva ed è finito oltre la ventesima posizione, poi è risalito fino alla dodicesima. Al di là del risultato, una buona gara anche se non tra i primissimi.

Non ha ancora compiuto 18 anni. Anche se gli ci volesse mezzo mondiale prima di infilare una top ten non ci sarebbe da scandalizzarsi ma già da Mandalika potrebbe essere tra i primi.

  • anonimo
    anonimo

    Mi sembra di capire che l'opinione diffusa sia quella che vuole un Marquez ravveduto a causa dei malanni intercorsigli da Jerez2020 a ieri.


    C'è una certa soddisfazione generale nel constatare che finalmente l'acrobata abbia messo la testa a posto e sia divenuto una specie di ragioniere... a salvaguardia della sua salute e nell'ottica di una conquista del mondiale senza strafare, per così dire: con intelligenza.


    ahahahahahahah cosa non direste pur di non affrontare la realtà che è sotto gli occhi di tutti


    La Iena Ridens (Grande Bruno!) è stata BOICOTTATA da Honda e ha smesso di ridere.


    E pensare che sono due anni che ve lo vado dicendo ahahahahah


    se fosse come cianciate voi, non avremmo assistito alle carambole ed acrobazie a cui abbiamo assistito nel 2021. Se fosse come cianciate voi, non avrebbe vinto le tre gare come ha fatto l'anno scorso con la moto 2019.



    Quello che però proprio non riesco a capire, è come facciate a digerire una Honda che, giustamente, ha deciso di disfarsi di un personaggio ritenuto ingombrante, ma che comunque è riuscito a far breccia nei vostri cuori e che andrebbe difeso.


    Ma probabilmente, esattamente come lui, siete fatti della stessa pasta di cui sono fatti coloro abituati a rispettare gli ordini di scuderia (vedi Honda 2015)


    Ecco! questo siete: degli SCUDIERI... ahahahahahah

  • Andrea8612
    Andrea8612, Livorno (LI)

    Il 93 ha portato a casa 11 punti che potrebbero rivelarsi preziosi alla fine ma il suo team mate ha fatto meglio di lui e non di poco, a parte la posizione finale che non racconta tutta la realtà. Ha preso un terzo posto in qualifica ma sfruttando ampiamente qualsiasi scia gli capitasse, come dire che da solo non sarebbe stato terzo. 2 protagonisti si sono sdraiati. Insomma non vedo tanto motivo di soddisfazione però se lui è soddisfatto, come dice, gli auguro un campionato pieno di soddisfazioni...
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