Il team VR46 nel 2025 ha compiuto un ulteriore crescita: è divenuto il team di riferimento per Ducati. Di questo e di molto altro si è parlato con il direttore del team, Uccio Salucci. Salucci ha parlato con i giornalisti nella mattina di martedì 28 gennaio.  

Cosa è cambiato ora che siete il team di riferimento di Ducati?

"La parte tecnica è cambiata tanto, perché sono arrivati tutti gli ingegneri Ducati, Cristian Battaglia, Romualdi... quelli che io sognavo fino a ieri. Per assurdo, sono un po' ritornato al passato, ma con un ruolo diverso. Per fortuna, con Valentino in Yamaha abbiamo sempre vissuto delle situazioni factory e adesso rivivo quella situazione lì, con tanta voglia e competenza da parte di Ducati. Ci sono molti più ingegneri, molti più ricambi e di questo devo dire grazie a Gigi (Dall'Igna, dg Ducati Corse, ndr). Per noi come team è un grande onore ed è molto bella questa cosa, quindi abbiamo tanta voglia di iniziare a dargli del gas. Cambia un po' tutto, anche l'approccio dei nostri meccanici e dei nostri capi tecnici: hai più motivazione, hai più voglia, hai più dati da guardare, è tutto molto più eccitante. Quindi sono contento e non vedo l'ora di iniziare"

Ereditate questo ruolo di secono team ufficiale Ducati, da Pramac, che ha dimostrato che si può vincere il titolo con Martin lo scorso anno. Dà motivazione o pressione?

"Tutte e due. A me dà tanta motivazione, perché ho avuto modo di vedere la serietà della Ducati, che ti dà modo di lottare o addirittura vincere il Mondiale come ha fatto Pramac. Per noi questa è una grandissima motivazione e infatti non vedo l'ora di arrivare a Sepang e di vedere il nostro team, come è cambiato, a livello tecnico. Per adesso abbiamo fatto tanto lavoro a casa, con gli ingegneri Ducati che sono arrivati in VR46. Già arrivare alla mattina e vedere lo staff Ducati ufficiale nel nostro box è una cosa molto bella. Abbiamo una delle tre moto più veloci in pista. La GP25, almeno penso e spero, che sarà la moto da battere. Una di quelle tre è nostra, quindi bisogna rimboccarsi le maniche ancora di più e dimostrare che la Ducati può giocarsi delle posizioni importanti insieme al nostro team"

Prima non avevate questo supporto?

"Questa è la differenza tra essere un team di riferimento ed un team satellite. Se tu hai una moto dell'anno prima, Ducati ti dà due ingegneri per gestirla insieme a quelli del tuo team. Ora è diverso, è una moto factory, che va in pista per la prima volta, quindi servono gli ingegneri Ducati, quelli interni. Ma è un servizio che Ducati garantisce nel momento in cui tu firmi il contratto come struttura factory supported. In pratica, abbiamo gli stessi ingegneri che l'anno scorso aveva Pramac"

Questi ingegneri lavoreranno solo con Diggia o anche con Franco?

"Seguiranno tutti e due i piloti, anche se Morbidellia ha la GP24"

Come vedi la sfida tra Pecco e Marquez nel team ufficiale Ducati?

"Insieme a Martin sono i tre piloti più forti della griglia. Non vorrei essere nei panni di Tardozzi (ride, ndr), che dovrà essere molto bravo a gestire due piloti fortissimi. Poi il resto si vedrà. Io penso che Pecco sia uno molto forte. Ci sono piloti forti e piloti fortissimi, io Pecco lo metto tra quelli fortissimi, che hanno qualcosa in più. Dovrà essere bravo e per me avrà tutte le carte in regola per giocarsi il campionato insieme a Marquez e ci metto anche Martin e, perché no, Di Giannantonio"

Nel giorno della presentazione avete detto che Valentino sarà più presente quest'anno, è così?

"Vale è sempre più dentro al progetto MotoGP, quest'anno farà meno gare in macchina e vuole venire ad almeno sei o sette GP. Sono contento perché quando lo fa non viene in vacanza, ma passa tanto tempo al box con i nostri piloti. La sua presenza è sempre importante per noi"

Tutti sappiamo come lavora psicologicamente Marquez. Pensi che il fatto che Valentino quest'anno verrà a più Gran Premi possa essere un aiuto per Pecco?

"Sicuramente, Vale più viene ai Gran Premi e più è un aiuto per Pecco. Pecco però ha dimostrato tante volte che psicologicamente è un pilota tosto da battere. Non è facile, soprattutto nel corpo a corpo è uno che ha sempre dimostrato carattere. Se continuerà ad essere così veloce come l'anno scorso, non sarà facile neanche per Marquez"

Nel 2022, voi avevate già una moto factory per Marini. Quindi in quell'occasione non avevate lo stesso supporto dal marchio?

"Nel 2022 è stato un anno un po' strano, perché dopo i test della Malesia la moto ufficiale è diventata un po' un ibrido tra la GP21 e la GP22, noi invece avevamo la GP22, quindi non avevamo lo stesso pacchetto tecnico che avremo nel 2025. Adesso Ducati ha le idee più chiare, quindi avremo la stessa moto. Nel 2022 comunque non avevamo lo stesso numero di ingegneri che abbiamo adesso"

Nel 2022 Bastianini ha vinto delle gare con la moto dell'anno prima, nel 2023 lo ha fatto Bezzecchi. Nel 2024 non è successo perché c'era più divario tra la GP24 e la GP23. Quest'anno ve la prefigurate la situazione del 2022 e 2023 con Morbidelli?

"Assolutamente sì, ma penso che anche la GP23 avrebbe potuto essere una moto molto competitiva se non fossero cambiate le gomme. Tutte le Case avevano chiesto più grip sul posteriore alla Michelin e quella gomma ha creato problemi alla GP23, che era una moto che ne aveva già di suo parecchio, e doveva essere scaricata. L'arrivo di queste gomme l'ha messa ancora più in crisi, o almeno ha messo in crisi il nostro team, perché noi abbiamo passato tutta la stagione non a fare setting per essere veloci, ma per far girare la moto a centro curva. C'è chi c'è riuscito meglio, tipo Marquez, ma soprattutto lui ha fatto la differenza. E c'è chi c'è riuscito peggio come noi. Comunque credo che con la GP24 sarà un po' com'è stato con la GP22, andrà forte. O almeno spero, perché sulla carta è così"

Il contratto di Morbidelli è solamente di un anno?

"Il progetto con Franco non è solo di un anno. Il suo contratto è molto chiaro, avrà la possibilità di passare in un team ufficiale nel 2026 se ne avrà l'occasione. Ma nella mia testa abbiamo iniziato un progetto e spero che rimanga con noi per diversi anni. L'idea è di fare bene con la GP24, per poter poi chiedere alla Ducati una moto ufficiale per lui nel 2026. Arriva da tre anni non semplici e per questo motivo vogliamo che ritorni al top con noi e che stia almeno due anni con noi"

KTM è in crisi, come si sa, e potrebbe lasciare la MotoGP a fine 2025. Potreste approfittarne per prendere Acosta?

"Per prima cosa, mi spiace per quello che sta succedendo alla KTM, perché abbiamo corso con le loro moto in Moto3 ed abbiamo un bel rapporto con loro. Detto questo, Pedro è un pilota fantastico, forse il miglior giovane talento, ma non abbiamo mai parlato seriamente di lui nel nostro team e comunque è presto per farlo"

Tra i piloti dell'Academy, manca solamente Celestino Vietti in MotoGP. C'è un piano per lui?

"È troppo presto per parlare di MotoGP per Celestino. Viene da due anni difficili, nei quali ha sofferto anche per gli infortuni. Sono stato io a volerlo nell'Academy 10 anni fa, ma adesso è troppo presto. Deve prima di tutto fare una bella stagione in Moto2 con Boscoscuro, poi vedremo"