MotoGP 2023. GP del Qatar. Fabio Di Giannantonio, trionfo da disoccupato. Pecco Bagnaia, le mani sul titolo
Losail - In una MotoGP dove la logica non esiste più sotto tutti gli aspetti, succede che trionfa un pilota - Fabio Di Giannantonio - disoccupato; che il campione del mondo - Francesco Bagnaia - rischia un incredibile incidente a due giri dalla fine quando ha ormai il titolo in mano; che il pilota più veloce di tutti nelle ultime gare - Jorge Martin - affonda in decima posizione, penalizzato dalla totale mancanza di grip, probabilmente per un problema alla gomma posteriore. Un’altalena di emozioni che non è nemmeno facile da analizzare.
Bagnaia: + 21 su Martin
Cominciamo dalla sfida per il titolo: il GP era iniziato con Bagnaia con soli 7 punti di vantaggio su Martin, finisce con Pecco che ne ha 21 da amministrare su 37 da assegnare. Non è una passeggiata, ma poco ci manca. Cosa è successo? Come aveva detto ieri e come si era visto anche nei turni di qualifica, il campione del mondo, al di là del risultato della sprint, aveva la possibilità di puntare al successo. Oggi si è capito che non mentiva: partito in maniera fantastica dalla seconda fila, Pecco ha girato primo dopo la partenza, e subito ha provato ad allungare, stando però ben attento a non consumare le gomme.
Contemporaneamente, Martin aveva un enorme problema allo spegnersi del semaforo, con la sua Ducati che, come impazzita, ha sbandato prima a destra e poi a sinistra (potrebbe essere il contrario, non cambia il concetto…), tanto da chiudere il primo giro in ottava posizione, già staccato di 1”533 da Bagnaia. La gara di Martin è già compromessa: prova a recuperare, risale fino alla sesta posizione, ma poi perde decimi su decimi, fino al decimo posto al traguardo. Rientrando al box guarda più volte la gomma posteriore: il problema viene da lì, bisogna capire da cosa. Pecco prosegue la sua corsa al comando, ma quando Fabio Di Giannantonio conquista la seconda posizione, si capisce che ne ha per stare con lui, perché la sua guida è morbida, fluida, apparentemente senza fatica.
Mappa 8
Prima del via, nel paddock si dice che a vincere sarà un pilota del team Gresini, perché sia Di Giannantonio sia A.Marquez non hanno ancora ricevuto l’ammonizione per la questione gomme e possono - potrebbero - giocare sulle pressioni. Vedremo.
In pista Di Giannantonio spinge forte, ma al 18esimo giro compare la scritta “mappa 8”, la famosa indicazione che venne data a Lorenzo nel 2017 a Sepang per non dare fastidio a Dovizioso. Ma non è questo il motivo, dal box fanno sapere che era un accordo con il pilota per indicargli quanto manca alla bandiera a scacchi.
In effetti, al 19esimo giro, Fabio attacca Pecco, passa primo. Si pensa: è finita, Bagnaia non ha nessun interesse a replicare. Ma alla prima curva del 20esimo giro, Pecco, risucchiato dalla scia della Ducati davanti a lui, finisce lunghissimo in frenata: per un pelo, ma proprio un pelo, si evita il contatto con Di Giannantonio, contatto che avrebbe avuto esiti devastanti. Pecco va nella via di fuga - qui l’asfalto oltre alla pista è di decine di metri -, poi riporta la sua Ducati in pista per un secondo posto che vale oro.
Per Di Giannantonio un successo tra le lacrime: di gioia, di emozione, ma forse anche di rabbia per tutto quello che gli sta scucendo. Un pilota capace di vincere un GP, è giusto che stia fuori dalla MotoGP 2024?
Marini sul podio
A completare un podio tutto italiano, non accadeva da Silverstone 2015 - ecco Luca Marini, il pilota che sostituirà Marc Marquez sulla Honda. Marini è stato uno dei pochi a partire con la soffice anteriore - come aveva fatto ieri - gestendo molto bene la situazione. Un bel risultato, prima di un’avventura che si annuncia quanto meno complicata.
Bravo Vinales, Bastianini giro veloce
Partito non troppo bene, al solito, Maverick Viñales è poi andato fortissimo, chiudendo a 80 millesimi dal podio. Bravo. E bravo anche Enea Bastianini, che partendo da dietro è risalito fino all’ottava posizione, facendo una serie di giri veloci, l’ultimo dei quali al 22esimo passaggio.
A Enea è successo di tutto in prova, in qualifica e nella sprint, ma in gara ha dimostrato che la vittoria di Sepang non è stato casuale. Bella gara di Fabio Quartararo, settimo con la Yamaha, mentre la prima KTM è come al solito quella di Brad Binder, quinto dopo essere stato a lungo terzo.
-
renzoghilardi, Pieve a Nievole (PT)A proposito di complotti per far vincere il mondiale a Bagnaia pilotando risultati di altri piloti con gomme farlocche, imposizioni di mappe 8 , 000 e via discorrendo, mi pongo una domanda, una sola domanda che pero,'per quanto mi riguarda, mi toglie questo dubbio.La domanda è questa, possibile che in Ducati ufficiale, se veramente pilotano la classifica piloti, si ritrovino ad una gara dalla fine della stagione con il pilota di punta con appena una ventina di punti di vantaggio ????? E' si perche' correre in moto è pericoloso e gli imprevisti sono sempre in sella con il pilota e 20 punti possono essere il niente, quindi secondo me questo predestinato proprio non lo vedo nemmeno se mi metto gli occhiali,,,,,,
-
renzoghilardi, Pieve a Nievole (PT)A proposito di complotti per far vincere il mondiale a Bagnaia pilotando risultati di altri piloti con gomme farlocche, imposizioni di mappe 8 , 000 e via discorrendo, mi pongo una domanda, una sola domanda che pero,'per quanto mi riguarda, mi toglie questo dubbio.La domanda è questa, possibile che in Ducati ufficiale, se veramente pilotano la classifica piloti, si ritrovino ad una gara dalla fine della stagione con il pilota di punta con appena una ventina di punti di vantaggio ????? E' si perche' correre in moto è pericoloso e gli imprevisti sono sempre in sella con il pilota e 20 punti possono essere il niente, quindi secondo me questo predestinato proprio non lo vedo nemmeno se mi metto gli occhiali,,,,,,