MotoGP 2023. GP dell'Indonesia. Jorge Martin domina, ma cade. Torna a vincere Pecco Bagnaia: bravissimo
Partenza: Jorge Martin da sesto a primo. Impressionante. Quinto giro: Martin ha già più di un secondo di vantaggio: 1”5. Decimo giro: Martin fa in giro veloce: +2”4 su Vinales. È un dominio assoluto, Martin continua a spingere.
Troppo? Sì.
13esimo giro: cade alla 11, aveva 3 secondi di vantaggio. Un errore pazzesco, forse inaspettato considerando lo stato di forma del pilota del team Pramac, però in qualche modo nell’aria considerando quanto stava andando forte. Eccesso di sicurezza? Forse. Ma per me è più semplicemente la conferma che questa MotoGP è complicatissima, si viaggia su un filo, sbagliare è facilissimo. Prima o poi capita a tutti, oggi è successo a Martin.
Bagnaia, altro che limitare i danni
Prima del via, la mia opinione era che Francesco Bagnaia oggi avrebbe dovuto pensare soprattutto a limitare i danni. Ma Pecco è un campione, altroché se lo è: è partito con grande decisione, tutto un altro Bagnaia rispetto a quello in grande difficoltà dei giorni scorsi.
Mentre Martin volava davanti, lui rimontava posizioni, fino al terzo posto. Fuori il rivale, Bagnaia ha cominciato a mettere Vinales nel mirino, fino a passarlo al ventesimo giro.
Da lì in poi ha allungato fino a un secondo di vantaggio, poi ha rallentato negli ultimi giri, anche troppo in quello finale, quando Vinales e Quartararo gli sono arrivati nel codone. In ogni caso vittoria, perentoria, bella, di grandissimo valore. Bravissimo. E la classifica torna a sorridere. +18, ieri era a -7. Lo ripeto: campione vero.
Bella sfida per il podio
Nel finale, la gara si è animata per il secondo posto: Vinales in difficoltà come ieri con le gomme, Quartararo pronto a sfruttare l’occasione. I due hanno aumentato il ritmo negli ultimi due giri, la loro sfida li ha portati in scia al primi posto: non ci sono stati sorpassi, ma è stato appassionante.
Maverick deve trarre grande fiducia da questo risultato (adesso si va a Phillip Island, dove va fortissimo), mentre Fabio conferma che il pilota c’è: se gli venisse data una moto un minimo competitiva, sarebbe sempre a giocarsi la vittoria.
Grande Di Giannantonio, Binder fuori controllo
Ottimo il quarto posto di Fabio Di Giannantonio, dopo una brutta partenza: è un peccato che sia arrivato così tardi a prendere in mano la Ducati, ma chissà che queste prestazioni non gli permettano di rimanere in MotoGP.
Al sesto posto Brad Binder, dopo aver effettuato due LLP, il primo per aver steso Luca Marini (uscito un po’ dolorante alla spalla sinistra operata da poco) e poi aver mandato fuori pista Miguel Oliveira. Decisamente troppo aggressivo, un po’ fuori controllo.
Super Bezzecchi, super Rins
La gara racconta anche di un Marco Bezzecchi commovente, quinto al traguardo dopo l’operazione di soli sette giorni fa alla clavicola. Difficile dire dove trovano le forze queste ragazzi, così come Alex Rins, al ritorno in moto dopo l’infortunio del Mugello, nono al traguardo e primo delle Honda, con Marc Marquez caduto un’altra volta all’ottavo giro mentre era decimo: con il senno di poi, Rins sarebbe stato il pilota perfetto per HRC. Bravissimo Alex.
Bastianini, buone sensazioni
Enea Bastianini ha chiuso all’ottavo posto, dopo un problema al primo giro: ha effettuato una buona rimonta, facendo anche segnare il giro veloce della pista. Buon segno, che serva da incoraggiamento. Aleix Espargaro ha chiuso decimo dopo aver azzardato la soffice al posteriore: una scelta che n on ha pagato.
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capiroxy, Udine (UD)SE.. non si vuole dare il merito nemmeno a uno che parte tredicesimo e poi vince la gara.. allora maxpenat vuol dire che non capisce un c... di moto.. ah lo sapevate già..?? beh allora ci ha dato l'ennesima conferma..
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Ivan Cutic (Lodi), Castiraga Vidardo (LO)Forse non sarebbe il male evitare di esprimere i giudizi troppo netti dopo la sprint race.