Silverstone - Ci ha creduto fino al traguardo, anche se il tentativo di Marco Bezzecchi di ricucire lo strappo con Alex Marquez era quasi disperato, perché all’inizio dell’ultimo giro il vantaggio di Alex era di 0”852.

Marco ha spinto, recuperando in ogni settore. T1 +0”664; T2 +0”534; T3 +0"439; traguardo +0”366. “Forse, se avesse iniziato a spingere un paio di giri prima, ce l’avrebbe fatta” si rammarica un po’ il capo tecnico Matteo Flamigni, ma il suo è un secondo posto di valore e sicuramente più che soddisfacente, come poi ha sottolineato lo stesso Flamigni.

Bezzecchi, che partiva dalla pole, si conferma pilota di spessore: ormai è costantemente davanti. Non lo era da un po’ Alex Marquez, che dopo il podio ottenuto in Argentina, sempre sul bagnato, era un po’ sparito, incapace di ripetere certe prestazioni. Ma a Silverstone è tornato efficace e il terzo posto in qualifica gli ha permesso di gestire al meglio una indubbia competitività con le gomme “rain”. Alex è andato al comando al secondo giro, poi ha gestito benissimo, bravo nel controllare la sua Ducati e il tentativo di recupero di Bezzecchi. Complimenti.

Certo, fa un certo effetto vedere Alex Marquez primo e Marc Marquez 18esimo, staccato di 29”326 dal fratello, oltretutto in condizioni dove, in passato, Marc era assolutamente imbattibile. Ma la Honda è questa, Marquez non ha più voglia di farsi male, non è nelle condizioni fisiche e psicologiche di spingere di più.

Bravo Vinales

Ottimo terzo posto per Maverick Viñales, efficace questa volta nello scatto dalla griglia. Purtroppo, Maverick è stato penalizzato da qualifiche al di sotto delle sue possibilità, ma in gara è tornato efficace. Settimo alla fine del primo giro, Vinales è arrivato sul podio al quinto giro, mostrando di avere un buon ritmo.

Per qualche passaggio ha provato a recuperare il distacco subito da Bezzecchi, per poi accontentarsi negli ultimi due giri di un podio comunque importante. Quinto Aleix Espargaro, superato nel finale dal solito Johann Zarco in crescita giro dopo giro. Complessivamente un buon risultato per la Casa di Noale, che ha anche visto risalire Miguel Oliveira dalla 16esima posizione fino al decimo posto finale.

Il solito Miller

La prima KTM al traguardo è quella di Jack Miller, settimo, ma considerando le condizioni della pista e che scattava dalla seconda posizione, ci si aspettava molto di più. Invece, l’australiano, dopo essere stato anche in testa, ha fatto la sua solita gara, perdendo progressivamente smalto e posizioni.

La peggiore gara per Bagnaia

Solo 14esimo Francesco Bagnaia che partiva dalla quarta casella: le immagini hanno mostrato come il campione del mondo non riuscisse a guidare, a essere incisivo, solo attento a non finire a terra. Poi ci spiegherà cosa è successo, sicuramente è la sua peggior gara del 2023: per la prima volta, non è stato assolutamente competitivo.

Pecco è finito dietro anche al compagno di squadra Enea Bastianini, 13esimo: davvero inaspettato, considerando le premesse e che Bastianini partiva dalla 13esima casella.

Honda e Yamaha chiudono la classifica

La prima moto giapponese al traguardo è la Yamaha M1 di Franco Morbidelli, 15esimo, con Joan Mir 17esimo, Marc Marquez 18esimo, Takaaki Nakagami 20esimo, Fabio Quartararo 21esimo e Iker Lecuona 22esimo. E non è un caso.

Alle 19.15 (italiane) diretta con René Pierotti per commentare quanto successo a Silverstone.