Austin - Quando il pilota fa la differenza: questo si è visto nelle meravigliose qualifiche di oggi, qualifiche che, purtroppo, con il nuovo formato, vengono dimenticate alla velocità della luce.

Ma i 15 minuti cronometrati sono stati intensi, spettacolari, belli, sportivamente drammatici, pieni di rivalità. “Alex ha in casa il re di questa pista, gli può dare qualche consiglio” aveva detto ieri Bagnaia dopo la giornata di libere.

Forse però Pecco non si aspettava che il più giovane dei fratelli Marquez facesse esattamente come ha fatto tante volte Marc: dopo che i due, con la prima gomma morbida, avevano ottenuto lo stesso tempo al millesimo (2’02”242, Bagnaia primo, Marquez secondo), Alex ha fatto di tutto per rimanere in scia a Pecco con la seconda gomma, aspettandolo in uscita dal box.

Il campione del mondo se ne è accorto e ha scartato nella corsia box, facendo sfilare il rivale. Ma dopo due curve, se l’è ritrovato attaccato: Pecco ha iniziato a tirare, poi ha rallentato nuovamente, si è alzato.

Marquez ha fatto lo stesso. Si è andati avanti così per un giro, poi Bagnaia ha fatto un dritto, a quel punto Alex ha dovuto per forza andare avanti da solo, cadendo però alla curva numero 15. Pecco aveva ancora un tentativo e con una grandissima volontà ha conquistato la pole: 2’01”892.

Una grande dimostrazione di forza, prima di tutto psicologica: avrebbe potuto innervosì, invece è rimasto calmo. Bravo Pecco: è il favorito anche per la vittoria.

Grande Rins

Il pilota fa la differenza. L’ha fatta anche Alex Rins, capace di portare la Honda fino al secondo posto: se si toglie Marquez, era tempo che non si vedeva una RC213V così competitiva.

Alex, che ha scartato il telaio sviluppato per Marc, arrabbiato con Honda perché non gli fa testare quello di Mir, ha guidato alla grande: su questa pista lui va veramente forte. Qui sorge un dubbio, ne abbiamo parlato anche nella diretta con il team manager KTM Francesco Guidotti: è bello che il pilota faccia ancora la differenza, ma non potrebbe farla anche su altre piste? D’accordo, tutti hanno un tracciato preferito, ma mi sembra che in questo caso la differenza sia tanta. Comunque bravissimo Rins: per quello che si è visto fino adesso, si può giocare qualcosa di importante.

Bravo Marini

Ottimo risultato di Luca Marini, che torna in prima fila dopo parecchio tempo. Luca, scivolato nelle FP, perdendo di fatto tutta la sessione, è stato bravo a ritrovare concentrazione e velocità: anche lui ha un buon passo, deve concretizzare.

Sicuramente ha un ottimo passo anche Alex Marquez: può puntare al podio. Marco Bezzecchi è quinto dopo essere passato dalla Q1: sta ritrovando velocità anche su questo tracciato.

Aprilia: sempre il “capitano” davanti

Quando il pilota fa la differenza. L’ha fatta, ancora una volta, Aleix Espargaro in Casa Aprilia: in grande difficoltà fino a ieri, Aleix riesce quasi sempre a tirare fuori un gran giro quando serve. Bravo.

Ci si aspettava di più da Maverick Vinales, che ieri sosteneva di puntare alla peggio al quarto posto: il passo ce l’ha, ma dopo un problema nelle P3 che l’ha tenuto a lungo fermo al box, in qualifica si è nuovamente perso, compromettendo forse le sue possibilità nella Sprint.

Yamaha, la peggiore

Quando il pilota non può fare la differenza. Dispiace vedere Fabio Quartararo così in difficoltà, solo settimo: di più, con la M1, non si può fare. La sensazione è che adesso la Yamaha sia la peggior moto in griglia.

Male Jorge Martin, 12esimo e caduto due volte, decimo Jack Miller, anche lui finito a terra due volte.

Sprint alle 22 ora italiana.

Classifica finale Q2