Con quale motivazione Fabio Quartararo, dopo l’ennesima gara deludente (non sua ma della sua M1), affronta i giornalisti? Probabilmente con la motivazione del professionista che sa che tutto ciò rientra nei compiti di un pilota del maggior campionato di moto del mondo. Ci sono cose più difficili nel mondo, ma nello sport quella di Quartararo è sicuramente una situazione poco piacevole.

I test di Jerez non hanno portato novità utilizzabili, la moto è aggressiva e ingestibile e ieri, con Zam, Maio Meregalli ha provato a definire i contorni di questa crisi Yamaha (trovate l‘intervento di Meregalli a questo link oppure in fondo a questo articolo).

Ma ora le parole di Quartararo dopo la caduta di oggi, mentre era ottavo e in rimonta.

Una buona rimonta, la cosa positiva?

“Sì, è la cosa positiva, specialmente la velocità che abbiamo avuto in gara, ho girato in 1.31.7 prima di cadere. Credo che sia importante crederci e cercare di imparare il comportamento della moto, ma sul davanti siamo sempre al limite”

Ancora sulla gara…

“Alla fine il primo giro è stato difficile, la prima curva non l'ho fatta veloce, ho perso tante posizioni, ma per me sorpassare è stato difficile. Il problema è lo stesso: sulla gomma davanti andiamo troppo al limite. Abbiamo scelto la media, con la soft sarei caduto cinque giri primi, la media non era male. Il problema è che sono veloce in gara ma non in qualifica. Prima potevo fare cinque errori in una sessione, ora sono al limite ogni giro"

Sulla scelta della gomma media all’anteriore...

“L’abbiamo scelta per vedere se andava meglio, ed era anche meglio, ma non abbastanza”.

Hai ancora in fiducia in Yamaha, che possa migliorare?

“Se sono fiducioso? No, abbiamo provato tante cose e niente ha funzionato. Dobbiamo lavorare e trovare una soluzione il prima possibile. Ora abbiamo tre settimane per risolvere il problema di velocità massima. Oggi ero in grado di sorpassare solo nelle curve 3, 8 e 9”