GP DI SPAGNA A JEREZ

MotoGP 2023. GP di Spagna a Jerez. Sprint race: Brad Binder, che sorpasso! Bel secondo posto per Pecco Bagnaia [RISULTATI]

- Trionfo di Brad Binder, davanti a un ritrovato Francesco Bagnaia e al compagno di squadra Jack Miller. Ottimo sesto posto per Dani Pedrosa a 1”7 dalla vetta. Altri italiani: Marco Bezzecchi nono, Luca Marini decimo, Fabio Di Giananntonio 11esimo, Franco Morbidelli 16esimo. La prima moto giapponese è la Yamaha di Fabio Quartararo, 12esimo in una gara accorciata di un giro dopo un incidente al primo via. Gara spettacolare: voto 8,5
MotoGP 2023. GP di Spagna a Jerez. Sprint race: Brad Binder, che sorpasso! Bel secondo posto per Pecco Bagnaia [RISULTATI]

Jerez de la Frontera - Nella Sprint delle staccate furibonde, vince Brad Binder, bravissimo a partire al comando pur scattando dalla quarta posizione, ma, soprattutto, incredibile nel suo sorpasso alla curva 6 al decimo giro, con la moto tutta di traverso, con la gomma posteriore in derapata anche nel successivo cambio di direzione.

Un sorpasso veramente da applausi, contro il compagno di squadra Jack Miller, che non è esattamente uno che frena piano. Prima del successo di Binder, va fatto un passo indietro: al primo via, un contatto tra Franco Morbidelli, Marbo Bezzecchi, Alex Marquez ha costretto a esporre la bandiera rossa, perché la moto di Bezzecchi era rimasta in pista.

Tutti i piloti sono riusciti a ripartire, in una gara accorciata di un giro, quindi di 11 e non più di 12. Come nel primo via, sono i due piloti KTM a prendere il comando, con la differenza che davanti a tutti in questo caso c’è Binder e non Miller, con Jorge Martin terzo, Pecco Bagnaia quarto e Aleix Espargaro quinto.

Al sesto giro, la prima caduta importante, proprio quella dell’autore della pole: Espargaro è scivolato alla 9 mentre era quinto: era leggermente troppo stretto, ha messo le ruote sulla riga bianca interna ed è volato via. Parliamo sempre di centimetri, ma è un’altra occasione sprecata.

Che sfida davanti

Davanti le KTM a dettare il ritmo, con Miller primo, Binder secondo, con un’altra sfida tra compagni di Marca a infiammare il pubblico, quella tra Bagnaia e Martin.

Poco più indietro, Miguel Oliveira e un grandissimo Dani Pedrosa, sempre attaccato al rivale dell’Aprilia.

Al nono giro, primo tentativo di Binder alla sei: gran staccato, troppo largo, per Miller è facile riprendere il comando. Al decimo, però, Brad ha chiuso la traiettoria - chissà come ci è riuscito - incurante della moto che saltava e con la ruota posteriore tutta di traverso è riuscito a conquistare il primo posto, conservandolo fino al traguardo.
Per lui è la seconda vittoria nella Sprint dopo quella in Argentina.

Bravo Pecco

Subito il sorpasso dal compagno di squadra, Miller è stato subito avvicinato da Bagnaia, che non ha dovuto nemmeno forzare la staccata per passare l’ex compagno di squadra, finito largo alla 6 nell’ultimo giro.

Per Bagnaia un secondo posto molto significativo, considerando i grandi problemi che ha avuto fino alle P3. Poi, in Q1 è riuscito a conquistare il passaggio in Q2 (così come Binder), ottenendo poi il quinto posto sullo schieramento.

Piano piano ha ritrovato sicurezza, convinzione, determinazione e il secondo posto è un bel segnale: vedetela come volete, ma è quasi sempre la sua la prima Ducati al traguardo. Per Miller un terzo posto di valore, ma anche un po’ amaro considerando che era primo fino a metà del penultimo giro.

Grande Pedrosa

Anche Jorge Martin era convinto di finire sul podio, invece, pur avendo tanta velocità all’inizio, non è riuscito a concretizzare una buonissima velocità, mentre Miguel Oliveira è il primo pilota Aprilia al traguardo, quinto: la sua è stata una gara consistente, finita a 1”6 dalla vetta, con in scia un grandissimo Dani Pedrosa, che ha anche provato a superarlo nell’ottavo giro, senza riuscire ad affondare la staccata. Bravo Dani, talento cristallino.

Vinales, che peccato

Un altro che può recriminare è sicuramente Maverick Vinales, settimo dopo essere stato decimo al primo giro: come spesso succede, Vinales è stato il più veloce da metà gara in poi, aumentando i rimpianti per la posizione di partenza.

Yamaha e Honda non pervenute

La prima moto giapponese è quella di Fabio Quartararo, che nel primo via era riuscito a risalire dalla 16esima alla ottava posizione in due curve. Ma nel secondo via è stato molto meno efficace e alla fine raccoglie un 12eismo posto che significa 0 punti.

Ancora più indietro la Honda: Sono caduti Nakagami e Mir, mentre Rins ha finito lontanissimo. Che disastro.

Tutti appesi a un filo

La Sprint di oggi ha confermato, una volta di più, che sono tutti - chi più chi meno - appesi a un filo: è facilissimo perdere il controllo e finire a terra. Temo sarà così per tutta la stagione.

Alle 19 diretta con Alessio Salucci per commentare quanto successo in pista.

Classifica finale Sprint race
Classifica finale Sprint race
  • CBFfona ✅️
    CBFfona ✅️, Alzate Brianza (CO)

    All'inizio della stagione avevo previsto un disastro KTM specialmente per Miller. Ammetto di essermi gravemente sbagliato. Il loro progetto è sano e bello vispo! I due ufficiali guidano da paura in totale controllo. Uno spettacolo.
    Su Pedrosa, che ho sempre ammirato e che riconosco come campione, dico che ha preparato questa gara con diversi giorni di test che lo hanno sicuramente avvantaggiato. La moto la stra conosce, sicuramente più dei piloti ufficiali. Con il format attuale poi, il tempo per sistemare la moto è pochissimo quindi avere l'assetto bello pronto fa una differenza mostruosa.
    Pecco bravissimo a raddrizzare un weekend partito male capitalizzando il massimo, troppo altalenanti tutti gli altri... se perde questo mondiale è un asino patentato. La honda torna dove deve essere e conferma che ad Austin ha vinto Rins.
    Yamaha nel baratro...
    Aprilia non ha i piloti. In ogni caso stavo pensando che se anche i giapponesi si dovessero ritirare in massa, io mi divertirei lo stesso!
  • Piano ma sicuro
    Piano ma sicuro, Lucca (LU)

    Su Pedrosa, personalmente la vedo così: si è ritirato prima che calasse come pilota, spinto da una HRC che con Puig lo ha messo alle corde.
    Ora come collaudatore, con il regolamento attuale, gira 3/4 volte di più sulla MotoGP dei piloti titolari.
    Questa pista la conosce bene, ci ha fatto i test 2 settimane fa e ha preparato il week end (confermato da Guidotti).
    Come abbiamo visto 2 settimane fa, un pilota a cui piace una pista fa ancora una grandissima differenza.
    Vedremo nella gara lunga quanto avrà da dire.
    Chiudo dicendo che oltre a essere un grande sviluppatore (la Honda di MM è gran parte merito suo), è e rimane ancora oggi un grandissimo pilota.
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