MotoGP 2023. Il monito di Gigi Dall’Igna: “Se continuiamo con le mille e aumentiamo la velocità ogni anno ci saranno problemi”
Nel 2027 scade il regolamento attuale della MotoGP. I Costruttori e gli organizzatori devono accordarsi per stabilire le linee guida del regolamento tecnico fino al 2031.
Gigi Dall’Igna, in un’intervista con Speedweek, ha raccontato i rapporti tesi nella Msma, cioè l'Assemblea Generale della Motorcycle Sports Manufacturers: “Un buon rapporto alla MSMA è impossibile. Nella MSMA si parla di futuro. In alcune aree siamo d'accordo. Ma sarà certamente impossibile raggiungere l’unanimità su tutti gli aspetti del nuovo regolamento tecnico” ha detto il manager italiano.
L'ultima parola in ogni caso spetta a Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato Dorna: “Sì, certo, alla fine deciderà Ezpeleta – ha confermato Dall'Igna -. Potremo mettere sul tavolo delle proposte a fine stagione. Troveremo una decisione a maggioranza su alcune questioni legate alle moto. Ma alla fine la decisione finale sarà presa dalla FIM e da Carmelo”.
Sulla riduzione di cilindrata: “Su cinque Case tre e mezzo sono favorevoli, una e mezzo contro” ha detto Dall’Igna. Chi sarebbe contro? Aprilia. Chi è a metà? KTM, che per dare l’ok chiederebbe 1-2 moto in più in griglia.
Sulla velocità massima: “In MotoGP si costruiscono prototipi e la velocità massima ci causerà problemi in futuro se non facciamo nulla. La velocità è già troppo alta. Va tenuto presente che le nuove norme si applicheranno fino alla fine del 2031, tra otto anni. Se fino ad allora resteremo con 1.000 cc e aumentiamo la velocità ogni anno, avremo problemi”.
Ecco che per Dall’Igna ridurre la velocità è “un obbligo per motivi di sicurezza”.
E' strano che di tutti questi commenti solo un paio accennino agli e-fuel e solo di sfuggita.
Credo che sarebbe la soluzione più semplice e stimolante a livello tecnologico.
Le elettriche ci sono già.
Un fornitore unico per il carburante (idrogeno) come c'è per le gomme. Il valore energetico dell'idrogeno è molto più basso e, almeno all'inizio, si avrà una riduzione netta delle potenze.
Iniezione diretta e via... magari permettendo alle 2t di competere (rispolverando le vecchie 500).
Sarebbe una "rivoluzione conservatrice".