l'analisi

MotoGP 2023. Le pagelle del GP Austria: Pecco Bagnaia perfetto, Brad Binder quasi, Maverick Vinales sfrizionato

- I voti di Zam dopo il weekend austriaco, dominato dal campione del mondo della Ducati
MotoGP 2023. Le pagelle del GP Austria: Pecco Bagnaia perfetto, Brad Binder quasi, Maverick Vinales sfrizionato

Francesco Bagnaia voto 10 e lode

Il capo tecnico Cristian Gabarrini lo ripete spesso: “Pecco ha ancora margine di miglioramento”. Sembra impossibile, ma è la verità: è in crescita costante. E non sembra conoscere limiti. Impossibile fare meglio. Può aprire un ciclo vincente?

Brad Binder 9

Senza Bagnaia avrebbe vinto, alla grande, due gare. Come si sa, con i “se” e con i “ma” si fa poco, ma il pilota della KTM è uno di quelli fortissimi, senza “se” e senza “ma”. Piace la sua determinazione, la sua serenità nell’accettare ogni tipo di risultato, la sua capacità di sfruttare in gara quello che ha a disposizione. Impressionante la differenza con gli altri piloti KTM. Che pilota.

Marco Bezzecchi 8

Ha sbagliato solo in qualifica, un errore che, purtroppo, è costato caro nella sprint. Domenica ha messo in mostra tre grandissime qualità: velocità; determinazione; capacità di aspettare il momento giusto. Come dire: completo.

Luca Marini 8

Un bel fine settimana dopo qualche GP in sofferenza. Con la sua solita analisi accurata lo aveva previsto al giovedì, poi è stato bravo a mettere in pratica quanto teorizzato. E che decisione nel sorpasso su Alex Marquez. Punto di partenza.

Alex Marquez 7,5

Un fine settimana convincente, sempre nelle prime posizioni. Una buona conferma dopo la prestazione di Silverstone. Costante.

Maverick Vinales 5

Purtroppo, ancora una volta, la sensazione dell’occasione persa è superiore al dolce sapore della bella rimonta. Aveva il passo per conquistare il podio sia il sabato sia la domenica, ma dopo un secondo, le sue possibilità erano già svanite. Partenza falsa.

Jorge Martin 5

La sua partenza di sabato è stata sicuramente sbagliata ed eccessiva, anche se non è stata così clamorosamente fuori misura. Giusto sanzionarlo, ma andava fatto subito (ma questo è un altro discorso…). Domenica riesce comunque a limitare i danni con un buona prestazione. Sotto accusa.

Fabio Quartararo 7

Anche a Silverstone aveva fatto una buona prestazione, ma qui è stato più costantemente ai suoi livelli. Purtroppo, più di così non si può fare, ma non è colpa sua. Più sul pezzo.

Aleix Espargaro 5

Questa pista non gli piace, non si adatta al suo stile di guida e non riesce a fare la differenza che fa di solito. Ma è un eccezione, non la regola.

Enea Bastianini 5

Fatica, non è lui, non ha in mano la moto, come spiega bene nella 127esima puntata di #atuttogas, disponibile su Moto.it. Sabato ha mostrato uno scoraggiamento preoccupante: non solo non è ancora a sua agio con la GP23, non lo è ancora dentro al box. Preoccupante. Ma ha le qualità per uscirne.

Franco Morbidelli 6

Nel complesso un fine settimana quasi in linea con quello del compagno di squadra. Deve tenere botta ancora metà stagione, poi sarà Ducati Pramac ufficiale. Tanta roba.

Marc Marquez 6

Sufficienza perché è comunque sempre lui il miglior pilota Honda al traguardo. Ci riesce andando a “spasso”, senza prendere nessun rischio. Giusto così? In questo momento, sì.

Johann Zarco 4

In questo fine settimana, aveva altro a cui pensare, correre è passato inevitabilmente in secondo piano. Ci può stare.

Jack Miller 4

Nel giro secco c’è quasi sempre, sulla distanza non c’è quasi mai. Non è una novità.

Pol Espargaro 7

Difficilmente lo vedremo in pista nel 2024, perlomeno non a tempo pieno, ma lui sta provando di dimostrare, sopratutto a se stesso, di essere ancora un pilota. Forza Pol.

Fabio Di Giannantonio 4

Purtroppo non riesce a essere veloce nemmeno su una pista disegnata per la Ducati. Addio MotoGP.

Joan Mir 4

In questo momento è probabilmente il pilota più in difficoltà sotto tutti gli aspetti.

Voti alle moto

Ducati DesmosediciGP voto 9,5: È vero che senza Bagnaia avrebbe vinto per due volte la KTM, ma quattro DesmosediciGP ai primi cinque posti certificano chiaramente la competitività.

KTM RC16 voto 9: Discorso opposto: senza Bagnaia, avrebbe vinto due volte. Ma solo Binder ha fatto la differenza; in ogni caso, vera alternativa a Borgo Panigale.

Aprilia RS-GP voto 8: Sicuramente deve migliorare in partenza tecnicamente, ma sicuramente c’era il potenziale per salire sul podio.

Yamaha M1 voto 6: Appena meglio del solito

Honda RC231V voto 5: Un voto in più perché la nuova aerodinamica dimostra che in Giappone lavorano. Ma la strada è lunghissima.

  • Zio03
    Zio03, Bologna (BO)

    FB1 è l'unico sempre veloce da due anni, anche quando si stese era cmq veloce, gli altri sono discontinui. Non è un fenomeno? Una volta dicevo no, adesso dico non lo so..e poi in confronto a chi? Rispetto a questi che ci sono adesso è stra più forte sull'arco del campionato, non c'è paragone. Ovviamente parlo di quelli con moto competitive.
  • Nietzsche
    Nietzsche, Omegna (VB)

    Questa che sto per fare non è una critica a Bagnaia ma una semplice riflessione. Mi riesce difficile considerare il dominio Bagnaia simile o in qualche modo equiparabile ad altri domini più o meno recenti. Ho sempre l'impressione che Bagnaia domini grazie, o perlomeno agevolato dall'assenza di avversari di livello. Freno subito chi vorrà tentare di far paragoni col "vincere facile" di Rossi. Rossi arrivò è vinse con gli avversari che c'erano e continuò a vincere anche con gli avversari che arrivarono. Bagnaia non proprio e mi lascia sempre quel sapore in bocca. Credo che possa essere questa una spiegazione razionale della sensazione istintiva di questo amaro che mi ritrovo in bocca dopo le gare. Altrimenti non saprei proprio perché dovrei averlo.
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