MotoGP 2023. Marc Marquez: “Riparlare con Valentino Rossi? Sì, ma tra 20 anni, forse…”
Se fisicamente l’anno è cominciato alla grande lo stesso non si può dire della sua moto: “Settimi, ottavi, decimi” ha risposto Marquez domenica pomeriggio a chi gli chiedeva come si sarebbe piazzato se la gara fosse stata l’indomani.
Marquez ha rilasciato un’interessante intervista al giornalista Daniele Sparisci del Corriere della Sera, di cui riportiamo alcuni passaggi.
Che cosa non rifarebbe?
“Mi sono pentito di alcune cose, ho imparato la lezione. Non ho rispettato l’infortunio. Si prendono decisioni rischiose: a volte vanno bene, altre male. È andata male. Il motociclismo è sempre stato epico, voleva i supereroi. Quante volte abbiamo visto piloti tornare in sella 24 ore dopo un intervento? Se va tutto bene si prendono applausi. Sennò, come nel mio caso nel quale ho scelto di tornare subito a correre (Jerez 2020, pochi giorni dopo la caduta e l’operazione, ndr), ti prendi le conseguenze. Ma sono stato anche sfortunato”
Perché?
“Perché sono arrivate un’infezione e poi la rottura dell’omero. Non potevo fare nulla se non cercare di adattarmi. Ho passato momenti duri, capita a tutti, ma resto un privilegiato. Vivo della mia passione”
Vincere il titolo è un obiettivo possibile?
“Dura, ma è l’obiettivo, sempre”
Poi la parte, immancabile, in cui si parla di Valentino Rossi. Di cui lo stesso Marquez ha parlato tanto anche nella docu-serie a lui All-in. Rossi è stato il più grande rivale che ha affrontato?
“È stato parte della mia carriera, insieme a Jorge Lorenzo e Pedrosa con i quali abbiamo avuto bei duelli. La battaglia con lui però è stata di un’altra intensità, di una magnitudine molto grande. C’è stato un prima e un dopo fra noi”
Si immagina voi due seduti attorno a un tavolo a parlare? Le piacerebbe?
“Mai dire mai. Non succederà domani, ma magari fra 20-30 anni chissà…”
Tra 20 anni, cioè nel 2043, Marquez ne avrà 50 e Rossi 64.
Povero Rossi che gli tocca sfrecciare sui cordoli a Misano con la sua R1.
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