MotoGP 2023. Parla Tetshuhiro Kuwata, direttore di HRC [VIDEO]
Tetsuhiro Kuwata è il protagonista del quinto episodio della seconda stagione della web serie “Behind the Dream”, disponibile per tutti su YT.
Si parla del direttore di HRC, volto noto del paddock e dell’ambiente delle due ruote. Kuwata è in Honda Motor dal 2000, dopo aver lavorato per la Formula 1 è arrivato in MotoGP nel 2010 e dal 2016 è direttore di HRC.
Supervisiona tutte le attività di HRC nelle competizioni a due ruote dalla MotoGP alla Dakar, passando per Trial, MXGP e Mondiale Superbike.
Gran lavoratore. “Mio padre lavorava come un matto, dalla mattina fino a mezzanotte, a volte a a anche fino alle due o alle tre del mattino. Ma sembrava fosse felice”.
“Ora, lavoro ogni giorno fino a mezzanotte o anche più tardi. Un giorno i miei figli mi hanno chiesto: ‘Perché lavori così tanto?’. Odiavo lo stile di vita di mio padre, ma sto facendo lo stesso!”.
Il pensiero. “Cerchiamo sempre di migliorare la vita degli esseri umani e di dare ai clienti qualcosa di divertente. C’è chi vuole avere una moto sportiva o una MotoGP, ma c’è anche chi vuole fare solo 10 metri oppure non può camminare. Dobbiamo trasmettere il messaggio di Honda che i sogni diventano realtà”.
Sugli anni difficili in MotoGP. “Questo tipo di risultati negativi sono difficili da accettare. C’è una grande opportunità di ottenere qualcosa perché ciò che non mi piace, che odio, è perdere”.
Realizzare una moto competitiva, oggi è difficilissimo perchè le aree in cui si può lavorare sono molto ristrette e sono già state percorse con largo anticipo dalla concorrenza acquisendo un bel vataggio, inoltre poi ci vogliono i piloti in grado di fare la differenza che nelle moto conta ancora molto ma che con loro non ci andranno fino a quando non dimostreranno di avere una moto a posto, un bel da fare insomma. Ducati ci ha messo una quindicina di anni per ritornare vincente! In pratica (lo dico sempre) si sta ripetendo ciò che gia succede in F1 da decenni, l'organizzatore stabilisce il regolamento, chi lo interpreta nel modo più conveniente e riesce a metterlo in pratica meglio degli altri acquisisce un vantaggio che difficilmente verrà colmato prima di un nuovo cambio del regolamento in essere. Questo concetto è facilmente dimostrabile se facciamo un attimo mente locale sull'andamento dei risultati a cicli della F1 moderna, Williams, Mc Laren, ad un certo punto Ferrari sembrava essere imbattibile, cambiarono i regolamenti e vinsero anche gli altri, la Mercedes fece poi valere il suo peso incentivando una rivoluzione regolamentare difficilmente sfruttabile dai team indipendenti e hanno cominciato a vincere loro per anni. Ultimamente RedBull in collaborazione con Honda (guarda caso) che gli ha fornito un motore con prestazioni simili al Mercedes hanno ricominciato a vincere. Da anno scorso Honda ha cessato la collaborazione diretta delle forniture ma ha lasciato a RedBull tutto il materiale necessario per poterelo tenere aggiornato e grazie all'ottimo lavoro del loro progettista Adrian Newey stanno dominando il campionato! Un uomo geniale e una ditta che di mestiere produce "acqua zuccherata gassata" stanno mettendo in ginocchio i grandi costruttori mondiali del settore auto!!! L'Ing. Luigi Dall'Igna in pratica sta facendo con le moto quello che Adrian Newey fa da tempo con le auto: studio minuzioso dei regolamenti, loro interpretazione letterale, studio approfondito di come si possano mettere in pratica, giuste intuizioni e collaboratori in grado di assecondarlo nei minimi dettagli.
All'origine di tutto ci deve comunque essere la mentalità giusta, una mentalità "europea", un giapponese difficilmente potrebbe assimilare lo stesso metodo di lavoro, lo dimostra che loro in F1 hanno vinto diversi titoli mondiali ma solo come fornitori di motori ad assemblatori europei: Mc Laren, Williams, Lutus, RedBull....
In pratica se non ci sarà una rivoluzione regolamentare che privilegi la tecnologia, la vedo durissima per il Sig. Kuwata.
Valentino Masini.