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Scozia, la nuova e intelligente segnaletica orizzontale salva motociclisti funziona. Ecco di cosa si tratta

- In Scozia è stata testata una nuova segnaletica orizzontale con l'obiettivo di salvaguardare i motociclisti nelle curve

Negli utlimi anni, le istituzioni sembrano interessarsi un po' di più alla sicurezza dei motociclisti. Benché i processi siano - molto spesso - piuttosto lenti e contorti le promesse ci sono. In Italia il ministro Matteo Salvini ha promesso investimenti importanti nele rifacimento delle strade e nell'installazione di guad rail salva motociclisti. Il nostro Nico Cereghini lo ha intervistato proprio a riguardo.

Vi abbiamo parlato già della trovata austriaca e tedesca per evitare il percorrimento di una traiettoria errata, e pericolosa, da parte dei motociclisti. Su questo modello in Scozia da tre anni si sta sperimentando una nuova segnaletica orizzontale dedicata a salvaguardare i motociclisti. La semplicità è esemplare e l'effetto sembra molto positivo. Ecco di cosa si tratta.

Sicurezza stradale. Ecco come non far tagliare le curve alle moto: la segnaletica salva motociclisti

2 linee per indicare la traiettoria ideale

Dopo i cerchi, le ellissi o le frecce viste in Europa, le linee che sono state sperimentate in Scozia sono più discrete e vengono posizionate esclusivamente nell'area d'ingresso della curva.

Le due rette incidenti delimitano un passaggio che il motociclista deve attraversare durante le varie fasi della curva. Solitamente - per garantire una traiettoria ideale - l'entrata è sempre posizionata leggermente verso il margine esterno della propria corsia. Grazie a questo accorgimento i motociclisti sono incoraggiati a percorrere le curve con una traiettoria più esterna, evitando così di oltrepassare la striscia centrale con la testa, il corpo o la motocicletta. Il progetto è denominato PRIME ed è stato finanziato dal governo scozzese.

La segnaletica sembra funzionare

La nuova segnaletica orizzontale è stata testata per tre anni e i risultati, riportano i nostri colleghi di Motorrad, sembrano essere interessanti. Le nuove indicazioni sono state applicate su 22 curve e - per capire se effettivamente la segnaletica fosse stata in grado di influenzare lo stile di guida dei motociclisti - sono state effettuate delle riprese video.

Dopo questi anni di test e di analisi video sono stati oltre 32 mila i motociclisti che, nelle curve segnalate, hanno rallentato, scelto una posizione di guida significativamente più adatta e frenato in modo visibilmente migliore prima dell'ingresso in curva, senza la necessità di correzioni successive. Gli ideatori del progetto sono particolarmente orgogliosi del fatto che dal momento in cui è stata applicata la nuova segnaletica non si è verificato alcun incidente con motociclisti feriti in quelle determinate curve.

Purtroppo non è noto se le 22 curve prese in analisi fossero state precedentemente - tutte o in parte - punti critici per gli incidenti in moto. Bisognerebbe considerare anche il fatto che la nuova segnaletica, trattandosi di vernice, potrebbe essere particolarmente scivolosa in caso di condizioni limite. Non sappiamo tuttavia se, nell'esperimento scozzese, sia stata utilizzata una vernice speciale ma in tutti i casi potrebbe essere uno spunto utile per riflettere insieme.

  • Luca Pinotti
    Luca Pinotti, Parma (PR)

    Dobbiamo farci indicare la traiettoria corretta perché siamo così stupidi da non riuscirci più da soli.... è la fine......vai con guida autonoma e intelligenza artificiale, il motociclista di domani starà seduto a chattare o ad ascoltare musica su una moto completamente silenziosa e senza un briciolo di adrenalina. Che bello!!!
  • gdn1963
    gdn1963, Casale Monferrato (AL)

    Due considerazioni. Primo, Se siamo arrivati al punto che un "motociclista" debba avere indicata a terra la traiettoria giusta, vuol dire che è finita...Secondo, visto quanto sono scivolose le striscie bagnate, mi pare più che saggio aggiungerne altre, no???
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