Incidenti stradali, 454 al giorno (+9,2%) nel 2022: si torna ai livelli pre-pandemia. I dati Aci-Istat
Durante i due anni del periodo pandemico i dati relativi agli incidenti stradali, per ovvi motivi, hanno registrato numeri in decrescita rispetto al 2019. Per il 2022, anno segnato come il ritorno alla normalità, i dati tornano a salire: sulle strade italiane, si sono registrati 165.889 incidenti con lesioni a persone (151.875 nel 2021, +9,2%; 172.183 nel 2019, -3,7%), che hanno causato 3.159 decessi (2.875 nel 2021, +9,9%; 3.173 nel 2019, -0,4%) e 223.475 feriti (204.728 nel 2021, +9,2%; 241.384 nel 2019, -7,4%). In media, rispettivamente, 454 incidenti, 8,7 morti e 612 feriti ogni giorno.
Le statistiche elaborate da ACI e Istat parlano chiaro, stiamo tornando ai livelli del 2019. In Italia 53 province su 107 - praticamente il 50% - hanno registrato un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 53, invece, tale numero è diminuito. In una sola provincia (Lodi), infine, il numero dei morti è rimasto stabile.
La regione e le province con più vittime, in valori percentuali e assoluti
Le statistiche evidenziano come alcune province abbiano registrato valori in estrema crescita per quanto riguarda le vittime della strada: Oristano (+180%: 14 morti nel 2022, 12 nel 2021 e 5 nel 2019), Aosta (+150%: 10 morti nel 2022, 1 nel 2021 e 4 nel 2019) e Novara (+79%: 34 morti nel 2022, 19 nel 2021 e 19 nel 2019), queste sono le tre province con gli incrementi percentuali maggiori.
Le province di Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+44) a seguire la Sardegna (+29) ed la Puglia (+19).
In valori assoluti Roma segna +33 morti, Latina +18, Novara e Foggia +15. Queste sono le province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori di decessi sulle strade.
Le province e le regioni dove i dati sono in decrescita
Nelle province di Vibo Valentia si registra un -67% (3 morti nel 2022, 6 nel 2021 e 9 nel 2019), a Biella -63% (3 morti nel 2022, 13 nel 2021 e 8 nel 2019), Reggio Calabria e Gorizia -60% (rispettivamente 10 morti nel 2022, 22 nel 2021 e 25 nel 2019 e 4 morti nel 2022, 10 nel 2021 e 10 nel 2019).
Tra le province, Brescia (-20 morti), Modena (-17), Forlì-Cesena e Venezia (-16) sono quelle nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa del numero dei morti.
Le Regioni con la più alta diminuzione di decessi in valore assoluto sono state Emilia Romagna (-41), Lombardia (-36) e Calabria (-30). In percentuale invece sono queste le regioni nelle quali si è verificato il maggiore decremento dei decessi: Molise (-50%), Calabria (-29%) e Abruzzo (-24%).
Indice di mortalità raddoppiato in 13 province rispetto al valore medio nazionale
In 13 province, l’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è almeno raddoppiato rispetto al valore medio nazionale (1,90). Le situazioni più critiche si trovano in provincia di Matera (5,91), Foggia (5,18), Nuoro (5,15) e Vercelli (5,13).
Le province di Savona, Prato, Genova, La Spezia, Monza Brianza, Biella, Milano e Gorizia sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.
Mobilità dolce: dati in impennata
Secondo i dati evidenziati dal report Aci-Istat, nel corso del 2022, sono deceduti 485 pedoni (+3% rispetto allo scorso anno), 205 ciclisti (-6,8%) – di cui 20 su bici elettrica (+53,8%) – e 16 conducenti di monopattino (+77,8%), in riferimento al 2021.
Nella provincia di Roma, il più alto numero di pedoni morti (56), seguita da Milano (24), Napoli (23) e Torino (18). Nella provincia di Padova il più alto numero di ciclisti morti (10), seguono Udine (9) e Milano, Venezia e Ravenna (8).
Dei 16 morti su monopattino, 4 sono concentrati nella provincia di Milano, 3 nella provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. Insieme, totalizzano il 56% dei morti a livello nazionale.
Il Rapporto ACI-ISTAT sull'incidentalità stradale 2022 è disponibile sul sito Istat e a questo link.
L'articolo è interessante e documentato. Sarebbe bello conoscere anche qualche dato su noi motociclisti.