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MotoGP 2023. Pol Espargaro: ”Adesso non sopporterei il 50% del dolore provato dopo l’incidente”

- Il 138esimo episodio di #atuttogas, on line su moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 5 novembre, ha come ospite il pilota della Ktm, che racconta, tra l’altro, come ha vissuto questi mesi dopo il terribile infortunio nel primo GP in Portogallo
MotoGP 2023. Pol Espargaro: ”Adesso non sopporterei il 50% del dolore provato dopo l’incidente”

Me lo aspettavo quanto meno infastidito dalla scelta di KTM di cambiargli il ruolo per la prossima stagione: non più pilota, ma collaudatore. Invece, Pol Espargaro trasmette tutta la sua positività anche di fronte a un qualcosa che, inevitabilmente, gli dà fastidio. E’ la stessa positività che gli ha permesso di affrontare e superare il bruttissimo incidente nel GP del Portogallo, la prima gara della stagione. Un infortunio che, purtroppo, ha avuto conseguenze non soltanto su questa stagione, ma anche sul proseguo della sua carriera.

“E’ stato un periodo durissimo, ancora adesso ho dei ricordi confusi, perché il mio cervello è come se mettesse una sorta di protezione. Noi piloti siamo abituati al dolore, ma se adesso mi facessero vivere solo il 50% del male che ho provato nei primi due mesi, non lo sopporterei. Con KTM ha un grande rapporto, abbiamo iniziato insieme con un progetto complicato: dopo la lesione, ci siamo parlati tanto, loro mi hanno proposto altri lavori. Per me è stato difficile accettarlo all’inizio, ma poi ti rendi conto che è la giusta decisione”.

Nel podcast si ripercorre la carriera (“Vuoi sempre di più, ma i miei risultati non sono così male”), del titolo mondiale della Moto2 (“Te lo ricordi per tutta la vita”), del circuito di Montmelò, a due passi da casa sua (“Non ci andavamo così tanto, perché costava troppo: guardavamo le gare in televisione”), della scelta di correre in moto (“Giocavo a calcio, facevo il portiere. Mi piaceva tantissimo, ma mio papà mi ha detto che avrei dovuto fare una scelta: ho optato per le moto, per seguire mio fratello”). Veramente belli i racconti che Pol fa di Aleix: “Per me è stato tutto un po’ più facile grazie a lui”. Meraviglioso anche l’aneddoto sulla 8 Ore di Suzuka, vinta con la Yamaha.

Perché Pol Espargaro non ha mai trionfato in MotoGP? E come sono stati i due anni in Honda? E il rapporto con Marc Marquez (Pol svela un dettaglio molto interessante)? E la MotoGP di oggi?

Tutte le risposte, alcune davvero emozionanti, nella 138esima puntata di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 5 novembre.

Appuntamento alla settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Credo che lui sia un buon pilota che ha avuto le sue opportunità, magari non gli sarà girato tutto bene come avrebbe potuto essere ma credo che oltre si sarebbe trattato di fortuna sfacciata. Adesso questo incidente terribile sembra abbia messo fine alla carriera che forse aveva sognato ma ha avuto la fortuna di potere rimanere nell'ambiente. Credo possa essere soddisfatto. Saggia decisione la sua. Magari con la relativa calma potrebbe pensare di tornare pilota a tempo pieno in SBK. Un grosso in bocca al lupo.
  • Davidhammer46
    Davidhammer46, Modena (MO)

    Secondo me è un pilota molto talentuoso, ma per emergere deve girare tutto bene: moto competitiva, team giusto, forma fisica e psicologica. Credo che tornerà a gareggiare se ne avrà voglia.
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