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MotoGP 2024. Alberto Puig parla delle difficoltà di HRC in questo inizio 2024: “Miglioreremo dopo l’estate”

- Il team manager della Casa giapponese: "La gente conosce Honda, non ci fermeremo fino a che non raggiungeremo l'obiettivo"
MotoGP 2024. Alberto Puig parla delle difficoltà di HRC in questo inizio 2024: “Miglioreremo dopo l’estate”

Nelle prime due gare dell’anno nessun pilota Honda ha finito a punti in una Sprint. I migliori risultati in gara sono i 12esimi posti di Zarco in Qatar e Mir in Portogallo.

Alberto Puig, team manager di HRC, ha parlato con Motogp.com riguardo al GP di Portimao: "I nostri piloti non sono del tutto soddisfatti della prestazione, ma vedono che stiamo facendo del nostro meglio. Siamo in fase di sviluppo, questo è chiaro".

Puig è convinto che la sua fabbrica "stia progredendo" ma “anche gli altri lo stanno facendo. Abbiamo una missione. Il nostro piano è chiaro. Non è facile, ma stiamo investendo molte risorse. Abbiamo rafforzato il progetto anche in termini di personale". Insomma nonostante la scarsità di risultati Puig è convinto che la strada sia quella giusta.

Per percorrere questa strada è stata creata anche una collaborazione tra il team di F1 e quello di MotoGP, per sviluppare la RC213V: “È un processo – ha aggiunto Puig -. Certo, in questo momento preferiremmo essere davanti. Ma le cose sono quello che sono. Continueremo a provarci".

Puig ha poi spiegato, praticamente, quale è la priorità da raggiungere per la guida della moto: "Cercare un maggiore contatto con l’asfalto della ruota posteriore in entrata e in uscita dalle curve".

Poi un riferimento alla filosofia Honda: “La gente conosce Honda. Non ci fermeremo finché non raggiungeremo l’obiettivo. Speriamo di vedere progressi più netti dopo l’estate, nella seconda parte di stagione. Questa è la nostra speranza ed è ragionevole crederci".

  • Angelo142
    Angelo142, Verdello (BG)

    Riguardo Honda, leggendo i commenti dei canarini, si capisce che il loro QI dà come risultato encefalo piatto. L extraterrestre de Tavullia ha trovato una Honda che era invincibile e ha reso l accoppiata Roberts Suzuki divi del motociclismo, al contempo danno merito unico alla honda nei successi all esordio di fenomeni indiscutibili della portata di STONER e MARQUEZ nel periodo d'oro Yamaha. Che confusione, sarà perché ti amo🎺🎺🎺. MARQUEZ da infortunato per 4 stagioni ha mandato honda in malora , doctor perculator da sano e reduce di 3 tituli facili facili omaggio, abbandona l astronave extralusso, portandosi appresso tutto il sapere honda nel garage del diretto concorrente, restando un eroe campione di sportività. La valentinite ha offuscato le povere menti di chi non sa nemmeno comprendere dove sta il vero talento, la riconoscenza, il rispetto per l avversario. Paradossalmente, per questi personaggi, le vittorie di chi non era il 46 erano da attribuire soltanto ad una supremazia motoristica . Che pacchia per er Tavullia avere degli invasati simili a sventolare, bastano 2 teatrini per accapararsi questa sterpaglia da curva all ultimo stadio
  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Onestamente non credo che Puig abbia tutte queste responsabilità che molti gli attribuiscono come non aveva tutti i meriti quando vincevano ovviamente. Credo invece che abbia le responsabilità e i meriti derivanti dalle sue competenze che dovrebbe essere il meglior utilizzo possibile di ciò che gli viene messo a disposizione dalla casa madre, oltre magari fare da tramite con la base in Giappone su ciò che succede sul campo di gara, riguardo le loro scuadre ma anche in riferimento agli altri. Penso invece possa avere una certa libertà di manovra per quanto riguarda la gestione dei piloti, ma anche quì non cerdo che spetti a lui l'ultima parola. Insomma se da qualche anno le loro moto non vanno non è solo colpa sua come molti pensano. Vero invece che la Honda dopo avere vinto tanto (più di tutti gli altri messi assieme tanto per dare un idea a chi non ne ha mezza, stando a quello che scrivono) con tutti i regolamenti che si sono susseguiti nel tempo, anche con ques'ultimo che sembrava non concedesse nulla alla divesificazione in quanto tutto doveva essere "uguale" per tutti, pure le motorizzazioni che aldilà della disposizione dei cilindri non si può andare, stessa gestione elettronica, unico componente su cui esiste una certa libertà dimanovra, il telaio. Honda ma anche le altre case giapponesi non hanno saputo vedere oltre anche perchè vincevano loro a mani basse, hanno vinto fino a 2 anni fa, avrebbe potuto essere 1 anno fa se a Quartararo non gli si fosse annebbiato il cervello fumandosi 110 punti nella seconda parte di campionato. Questo non va dimenticato. Chi ha saputo invece guardare oltre è stata la Ducati che ha incominciato a sperimentare e utilizzare l'aerodinamica, settore non contemplato nel regolamento che ad un certo punto ha cominciato a dare piccoli vantaggi ma sufficienti a fare la differenza con chi è rimasto al palo, ora loro hanno un vantaggio di diversi anni che gli altri non potranno annullare perchè nemmeno in Ducati stanno fermi. Altra pensata dei progettisti Ducati gli abbassatori, possibili grazie ad un regolamento scritto con i piedi che loro hanno studiato dene nella forma, non certo nella sostanza ma le parole scritte contano e hanno ragione loro, alla fine stessa storia, tutti gli altri si sono dovuti adeguare e nelle competizioni copiando non si vince nulla. Poi è anche vero che per vincere i mondiali ci vuole tutto al top, piloti compresi, chi riesce ad avere il pacchetto più perfomante vince. Evidentemente se tutte le Ducati vanno fortissimo e vincono tutto deve essere a posto. Ultima cosa: unico pilota a prendere posizione sul fatto che urge rivedere il regolamento, Marc Marquez (ora pilota Ducati) tutti gli altri muti. evidentemente un motivo ci sarà.
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